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Serie B senza un attimo di respiro: il punto di Luciano Zanini

Il  punto di Luciano Zanini sul campionato  di serie B

L’appuntamento  con la … 14^ giornata

 

QUANDO VINCI (AL 93’) E’ PURA GODURIA…      ALT ALLE CRITICHE !

“Signori, dite quello che volete. Ad esempio, che l’Ascoli a Vicenza non meritava di perdere per quanto visto sul terreno di gioco. E noi vi rispondiamo il contrario. Sono i dettagli nei momenti clou che fanno la differenza. Per questo, per salvaguardare questo fantastico dogma, è giusto che a segnare quel gol, in quel modo, in quel momento, sia stato proprio Capitan Emanuele Padella. Senza identità non si va da nessuna parte nella vita. Figuriamoci nel calcio…”. Domanda ai lettori: ”Secondo voi chi ha scritto questa frase a commento della sconfitta dell’Ascoli di sabato scorso al Menti?”. Un tifoso del Lane? Qualche simpatizzante del Vicenza? Oppure qualche giornale locale? No, amici miei. Nessuno di questi, anche perché sulla carta stampata di casa nostra veneta ho letto varie legittime critiche, neanche troppo velate contro i biancorossi, rei di aver giocato una partita sottotono, con cali di quà e cali di là, e con Mimmonostro appena appena sufficiente, una difesa così così e altro ancora.

Il gol di Padella (S. Sartore da Facebook /Lr Vicenza)

TRE PUNTI CHE VALGONO ORO

Torniamo però alla domanda, ossia chi ha scritto quanto sopra? L’ha scritta un collega del Resto del Carlino, uno che segue il calcio da parecchio e che, secondo me, ha offerto una sintesi azzeccata della partita e della vittoria del Vicenza che ha battuto l’Ascoli con merito, proprio perché ha saputo tenersi in partita sino all’ultimo respiro. Curando il dettaglio decisivo, ossia quell’essere lì al momento giusto in area di rigore ascolana per freddare Leali e soci. E’ questo lo spirito giusto da serie B, quello che da poco ha adottato, ad  esempio, il Pisa che, colabrodo sino ad un mese fa, ha infilato poi quattro vittorie su quattro ( con relativi dodici punti freschi in classifica). I tre nostri ottenuti contro l’Ascoli sono oro puro, se la squadra saprà goderseli prima e quindi capitalizzarli. A parte il gran voto per Padella – ossia l’uomo-partita che ad Ascoli rimpiangono talmente tanto da fargli dire che il suo gol è buono e giusto – promuovo con piena sufficienza tutti quanti i biancorossi perché l’obiettivo erano i tre punti (ricordo le frasi: “importante è solo vincere” – “contano i tre punti e basta”,  etc.) e così è stato. Bravo Lane, che ci hai regalato intanto una prima emozione  “prenatalizia” e bravo Di Carlo. Padella ha pianto, o almeno sembrava: più emozione di così!

 

Bravo MN, dicevo, perché ha messo in campo sin dall’inizio a sorpresa il trio Dalmonte-Jallow-Meggiorini (in rigoroso ordine alfabetico), che considero oggi come oggi il trio basilare del Vicenza là davanti. Sarà pure casuale, ma le due vittorie ultime (Pescara e Ascoli) sono arrivate proprio con questo terzetto all’avvio. Certo, mentre Dalmonte e Meggiorini, hanno fornito prestazioni di valore, Lamin Jallow dopo l’exploit di Pescara ha giocato così così contro l’Ascoli e non ha dato tutto quello che può dare (forma ancora da recuperare del tutto?). Però in campo, quando si muove, fraseggia o punta la porta, ecco un vero attaccante di categoria che le difese avversarie temono molto. Specialmente nelle ripartenze a campo aperto,  là dove dà spettacolo, e peccato proprio che sabato pomeriggio si sia impappinato, o scivolato, nell’azione che avrebbe portato il raddoppio al 26’ del primo tempo. Se stando alle premesse contava solo vincere, dunque la vittoria è arrivata. Fa bene all’ambiente, mostra un Vicenza a quota 15 con una partita da recuperare e un bel distanziamento (parola tristemente troppo in voga) dalle parti basse della classifica, dove Entella e Ascoli si trovano a navigare con poche fortune. A proposito degli ascolani, la mano di Delio Rossi si è vista domenica, ma quello che probabilmente è mancato ai marchigiani (per nostra fortuna) è stato proprio l’animus pugnandi, la feroce determinazione che deve mettere in campo la squadra che vuole salvarsi. In questo senso sono curioso di vedere se la cura “Delio Rossi” riuscirà a fare il miracolo, come ha fatto in quel di Pisa il tecnico Luca D’Angelo, che la società toscana ha tenuto in sella nonostante il disastroso avvio di campionato, memore e riconoscente per il gran lavoro svolto dall’allenatore abruzzese negli ultimi campionati.

IL GRANDE COLPO  DEL PISA  A LECCE

La tredicesima giornata  del campionato cadetto di sabato scorso è ormai archiviata, ma per la storia calcistica delle serie B 2020/21 rimarrà come la “giornata del Pisa”, quella del colpo micidiale inferto in trasferta dalla squadra toscana alla corazzata Lecce, forse la più indicata pretendente al salto diretto nella massima serie. Le gare richiamate alla vigilia come le più significative sono “scomparse” di fronte all’eco dell’impresa pisana, che fa venire alla mente le scorrerie sui mari dell’antica gloriosa repubblica marinara. Perdere in casa ci può stare, anche per una big ( in B capita abbastanza di frequente) ma buscare addirittura tre reti, rischiandone altre, non è così normale per i pugliesi di oggi. I ragazzi di D’Angelo hanno giocato la gara perfetta, però rimane più di una perplessità sul Lecce che, comunque, non aveva brillato neanche nelle due gare precedenti. Vedremo se e quando saprà riprendere il suo cammino.

 

Cammino a piccoli passi, invece, quello di molte protagoniste di vertice: Salernitana che pareggia con il Frosinone, Chievo-Empoli 1 a 1, Venezia-Spal 0 a 0. Avevo visto giusto su risultati del genere nella semplice convinzione che queste squadre cerchino soprattutto di non perdere gli scontri diretti, piuttosto che vincere “rischiando” magari di perderli.  Il pari e patta lascia tutto come prima e la navigazione procede, puntando poi a battere le squadre meno forti, come ha fatto il Cittadella corsaro a Reggio Calabria dove, seppur menomato dal morso del virus cinese, è riuscito a ribaltare lo svantaggio iniziale, per poi surclassare la povera Reggina per 3 a 1. Cittadella dunque in gran salute, nonostante l’attacco covid. L’altra sorpresona della tredicesima è stata poi senz’altro la vittoria del Pescara ai danni del titolato Monza battuto per 3 a 2, a dimostrazione che in B non si guarda in faccia ad alcuno: classifica, nomi, soldi contano fino ad un certo punto. Chi vuol vincere deve soprattutto sudare, sino all’ultimo. Vero Capitan Padella?

LA REGGINA NON VUOL FARE LA VITTIMA SACRIFICALE

Ed eccoci alla prossima giornata (14.ma) di martedì 22, che vede il Lane impegnato in casa contro i calabri della Reggina. Se un tempo l’area della Magna Grecia veniva “allietata” dalle cerimonie religiose in cui si sacrificavano agli dei animali di vario tipo e specie, le cosiddette vittime sacrificali, oggigiorno per fortuna da noi questa pratica è scomparsa. Tanto è vero che chi pensasse che la Reggina possa scendere al Menti quale  vittima sacrificale si sbaglierebbe di grosso. Ovvio che ci troviamo di fronte ad una squadra in crisi  e con alle spalle sette sconfitte pressoché consecutive (contro il Cittadella, peraltro, ha preso due gol per errori e distrazioni legate proprio all’ansia dei giocatori), ma è proprio questa condizione psicologica “del perso per perso” che può mettere in difficoltà il Lane. Premesso che da pochi giorni l’allenatore è Stefano Baroni, uno con un curriculum lungo così maturato in serie B, sono del parere che i suoi giocatori vorranno dare tutto per il nuovo tecnico, ma l’obiettivo nostro rimane solo uno: vincere, giocando come se la Reggina fosse l’Empoli o la Salernitana. Sottovalutare la squadra calabrese, infatti,  sarebbe una fesseria imperdonabile, anche solo per il fatto che gli eventuali tre punti (facciamo i debiti scongiuri…) farebbero stavolta schizzare il Lane in alto, e accantonare nella “musina” punticini importanti per affrontare al meglio le prossime gare invernali. Vincere aiuta a vincere, come diceva qualcuno. Mimmonostro lo sa bene, ma l’importante è che ne siano convinti i ragazzi: “Con la Reggina conta solo vincere!”. Anche al 95.mo, poi  per il gioco spumeggiante si vedrà.

Bellomo uno degli ex , assieme a Bianchi che giocano con la Reggina

EMPOLI E SALERNITANA POSSONO PRENDERE IL LARGO

Martedì sera, la classifica potrebbe avere un profilo più definito in alto, visto che le due battistrada, Empoli e Salernitana, si trovano di fronte rispettivamente Reggiana e Virtus Entella.

Diciamo potrebbe perché appunto i pronostici in serie B sono sempre ardui, per cui aspettiamo il responso dal campo. Sulla carta, comunque, le probabilità ci sono tutte, soprattutto per i campani che devono superare una formazione come l’Entella, messa decisamente male in tutti i sensi. Meno agevole il compito dell’Empoli che dovrà impegnarsi a fondo contro una coriacea Reggiana, che alterna buone prestazioni con altre bruttine. Vedremo, anche se i matches clou della giornata rimangono la partita tra Cittadella e Frosinone, e quella tra Spal e Lecce. Tutte squadre esperte, forti, candidate alla serie A. Il Citta si è ritrovato e il Frosinone pure, per cui la gara sarà senz’altro un  buon spettacolo. Tra ferraresi e leccesi prevedo battaglia senza esclusione di colpi: entrambe vogliono mostrare la propria forza dopo alcune partite così cosi, se non addirittura pessime (vedi appunto Lecce-Pisa).

Luciano Zanini

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Luciano Zanini