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Questo sono io: Elia Dal Cortivo da Juric a Maicon

Per le interviste di calciovicentino.it, oltre ai tecnici che hanno raggiunto vette importanti, siamo andati a sentire anche giocatori partiti da formazioni dilettanti che hanno avuto modo di affacciarsi al calcio che conta.
Oggi conosciamo Elia Dal Cortivo giovane del 2001 giocatore del Sona Calcio che disputa il campionato di serie D insieme alla nuova stella brasiliana Maicon appena arrivato in Italia dopo aver vinto tutto con la maglia dell’Inter e della nazionale brasiliana.

In questa foto alle spalle del capitano Maicon e del portiere del Sona, ecco Dal Cortivo!

Elia cresce nella sua Montecchia di Crosara dove abita e calpesta i suoi primi campi in erba prima di passare all’età di 10 anni nell’Hellas Verona.
Percorre tutta la trafila del settore giovanile dagli esordienti alla Primavera e dove l’anno scorso è aggregato spesso alla prima squadra di mister Juric durante la settimana.
Studia all’ISEF Scienze Motorie di Verona, alterna i suoi impegni universitari con gli allenamenti quotidiani con la sua nuova squadra del Sona di mister Tommasoni(  ex CastelBaldo ) che disputa la serie D nel girone Lombardo. Stazza da granatiere 190 cm, difensore centrale, grande muscolarità e intelligenza tattica,infatti ha segnato  2 gol nel campionato attuale dove ha sempre giocato da titolare.

Elia con la maglia del Verona

Elia raccontaci il tuo percorso che ti ha visto protagonista per 10 anni nelle file dell’Hellas.Questo
 
La mia è la storia di tanti ragazzi partiti dalla periferia ( da bambino giocavo nella Valdalpone) e poi arrivati al grande calcio fino alla soglia della prima squadra, un bellissimo percorso che mi ha regalato tante soddisfazioni personali, compresa quella dell’anno scorso dove giocavo da titolare nella Primavera di mister Corrent e mi aggregavo spesso con la squadra di mister Juric.
Tanti campionati giovanili, tante vittorie, grandi sfide con Milan, Inter, Roma, Atalanta, l’ultima bellissima al Mapei Stadium nella finale di coppa Italia il 28 agosto scorso  contro la Fiorentina persa per 1 a 0 dopo aver giocato un grande macht, peccato.
Molti di quei ragazzi ,oggi, sono in prestito in molte squadre compreso il sottoscritto, sempre di proprietà del Verona dove l’anno prossimo vedremo cosa succederà.
In questo tuo percorso decennale nel Verona immagino anche qualche delusione oltre ai ricordi indelebili.
 
Certo come in tutte le cose i momenti difficili arrivano , personalmente ho avuto un brutto 2017 dove contro il Brescia mi sono rotto il legamento crociato anteriore e il calvario per tornare è stato faticoso, ma poi sono arrivati i momenti felici che ripagano di tutti i sacrifici fatti, il debutto in Primavera  con mister Porta e poi il posto da titolare l’anno scorso con Corrent, i numerosi allenamenti a Peschiera con la prima squadra di Juric che reputo un grandissimo professionista, il quale teneva in grande considerazione i giovani senza la paura di farli esordire in serie A. Trovarsi a marcare nella partita del giovedì capitan Pazzini, Di Carmine o Pessina non capita tutti i giorni e mi sprona tutt’oggi a impegnarmi per poter un giorno far parte di quel gruppo. Per Juric non esiste che si perda neanche la partitina con le mani durante il riscaldamento, grande trascinatore .
Poi la svolta con l’arrivo della chiamata del D.S. Ferrarese al Sona, raccontaci.
Dopo la finale di Coppa Italia in agosto 2020 il D.S. del Sona Ferrarese già ex giocatore del Verona mi ha contattato e in sintonia con L’Hellas ho deciso di proseguire il calcio ad un certo livello e in contemporanea di iniziare gli Studi all’ISEF di Verona che mi permettono di conciliare le mie più grandi passioni, giocare a calcio e un domani poter insegnare lo sport sotto tutti i punti di vista,magari restando nel mondo del calcio. Attualmente mi alleno tutti i pomeriggi a Sona, mentre il mattino alterno lo studio con il tirocinio presso la Scuola Media di Montecchia di Cr.
Oggi sono felice della scelta , la squadra è competitiva e l’arrivo della stella brasiliana Maicon ha portato un grande entusiasmo a tutto l’ambiente, condividere lo spogliatoio con tanti campioni mi fa venire la pelle d’oca. Lui è un grande giocatore lo si vede subito, fisico, carisma, doti tecniche incredibili, grande umiltà. Chi ha giocato a calcio a certi livelli lo noti a distanza chilometrica,da noi ci sono anche Della Fiore, Zamboni ( ex Juve ,Napoli ) Da Mota persone che hanno giocato in tutto il mondo, giocatori dai quali s’impara tutto anche dai semplici comportamenti.  Siamo partiti male ma in questi ultimi mesi abbiamo ingranato la marcia giusta e la classifica comincia a farsi interessante,anche se la sconfitta di sabato a Oggiono ci ha fatto male, ma sapremo risalire nella parte alta della classifica.
Intervista di Maurizio Lissandrini

Sull'Autore

Maurizio Lissandrini