Eccellenza

Nubi sul Bassano, messo in… riga da due rigori. Il Villa la fa franca grazie ai primi 45′

Scritto da Omar Dal Maso

BASSANO 1903-VILLAFRANCA VERONESE 0-2 (pt 0-2)

BASSANO 1903 (4-3-3): Segantini 6,5, Michelon 5  (S), Da Riva 5 (S), Carraro 6,5, Pellizzer 5,5, Nikolic 5 (S), Xamin 5,5 , Falchetto 5,5 (S), Guccione 6, Munarini 5 (S), Bounafaa 5. All. Maino.
A disposizione Gottin, Rossi 6, Gheno 6,5, Equizi, Venturin, Gusella, Tescaro 6, Loggia, Miloradovic 6,5.

VILLAFRANCA VERONESE (4-3-3): Bertacco 7, Gardini 7,5, Amoh 6,5, Abbate 7 , Taddeo 6,5, Bortignon 6 (S), Ratti 6,5 (S), Cordioli 6,5, Scariolo (S) 6,5, Chinellato 6, Cibin (S) 6,5. All. Corghi.
A disposizione Anderloni, Guerrini, Foroni, Marcantoni, Cannoletta 6, Fornari 6,5 (S), Pape Faye 6, Vicentini, Pizzini.

RETI nel primo tempo  15′ e 39′ Scariolo (su rig.) Scariolo (V).
ARBITRO Roberto Carrisi di Padova. Voto 5: non convince in general, ma sono almeno cinque gli episodi contestati in area. Giusti i due rigori assegnati agli ospiti ma “grazia” Segantini, non c’era quello su Miloradovic che si lascia cadere, grossi dubbi sul primo e l’ultimo non fischiati in area veronese. Nel battibecco che porta all’ammonizione di Taddeo ha ragione il giocatore.
SOSTITUZIONI Bassano (5): entrano nel st 1′ Gheno (Michelon), 1′ Rossi (Da Riva), 1′ Tescaro (Falchetto), 11′ Miloradovic (Munarini), 32′ Equizi (Nikolic). Villafranca (5): entrano nel pt 44′ Fornari (Bortignon), nel st 9′ Cannoletta (Ratti), 20′ Pape Faye (Scariolo), 30′ Vicentini (Cibin) e 38′ Marcantoni (Fornari).
FALLI 18-16 (pt 9-7)
TIRI totali 11-8, in porta 4-3
CORNER 5-6 (pt 2-6)
OFFSIDE 6-4
NOTE Recupero 2′ e 5′
CARTELLINI Ammoniti Segantini, Xamin e Rossi(B), Taddeo, Abbate, Chinellato e Cordioli (V). Espulso il team manager Vettorazzi al 41′ st per proteste (B).

STADIO MERCANTE (BASSANO DEL GRAPPA). Il cielo è grigio sopra Bassano. E non solo per il meteo che è stato meno inclemente di quanto si possa pensare sopra il “Mercante”, con nubi cariche per tutti i 90′ che non infieriscono quanto un Villafranca che edifica la sua torre con due gol di rigore nel primo tempo. Firmati dal bis di Scarioli , pistolero sul primo, barricadero sul secondo aizzando gli animi sul secondo. Una frazione in cui per mezz’ora gli uomini di Maino non mettono a fuoco ordine e motivazioni, facendosi zappare due volte l’orticello di casa da sotto il naso. Tutto ciò dopo un discreto avvio volitivo di un match da vincere a tutti i costi dopo i due pareggi più “agro” che dolci contro Camisano e Montecchio nei due derby vicentini. Solo nella ripresa si vede in campo una squadra giallorossa più somigliante ai desideri di chi l’ha costruita fuori e di chi l’ha messa dentro in campo domenica alla terza del mini-torneo di Eccellenza, ma le 4-5 occasioni gustose costruite nella ripresa (più le due contate del primo round) finiscono con gli attaccanti a mordersi le dita e rimanere a pancia vuota. I tre cambi dopo 45′ la dicono lunga su come mister Maino ha rivisto in corsa l’assetto dato al suo undici iniziali, ma di certo non è il condottiero del nuovo Bassano a mangiarsi sottoporta le occasioni costruite, contando in tutto 7 azioni da rete nell’arco della terza apparizione 2021. Con un solo gol realizzato in tre partite, lo dicono i numeri e pure la logica, è difficile fare strada.

Tra i protagonisti in campo i migliori tra gli ospiti con il portiere Bertacco, il baby Gardini (2003) e Scariolo a farsi benvolere nel contesto di una prestazione di squadra più che buona, mentre nel Bassano si fa snocciola qualche sufficienza risicata a Carraro, Segantini e Miloradovic, quest’ultimo per aver risposto presente su tre occasioni in mezzora di gettono, ma senza trovare la zampata da bomber. In generale bene o benino i subentrati nella ripresa, spronati evidentemente a dovere in spogliatoio, con Gheno a mettere tre cross (due buoni, uno meno) e anche Rossi una palla d’oro poi non sfruttata. In attesa di recuperare qualche tessera del mosaico, solo un filotto di vittorie genuine potrà rilanciare il Bassano nella corsa alla serie D “da subito”, altrimenti se ne riparlerà a settembre.

PRIMO TEMPO. Al 2′ minuto il primo lampo della partita è firmato da Guccione, tuffo in corsa sul cross di Carraro e prima parata decisiva di Bertacco . E’ un Bassano che sembra voler stazionare nella metà campo ospiti sin dai vagiti del match, con all’8′ un secondo traversone stavolta da sinistra di Da Riva che trova il portiere stavolta un po’ incerto nella respinta. All’11’ da un lancio al bacio dalle retrovie di Falchetto primo episodio da moviola della sfida: Bounafaa steso in contrasto appena dentro l’area, per il direttore c’è il tocco del difensore sul pallo e nulla di fatto (11′). Il Bassano versione offensiva sarà tutto qui, ad eccezione di una palla gol limpida capitata a Munarini e una appena più torbida per Guccione poco prima, mentre il Villafranca comincia dal 14′  sgusciare in avanti, arrampicandosi in area giallorossa (oggi bianconera) con ben 6 corner. Al secondo assolto veronese arriva il primo dei due penalty della prima frazione: l’azione dei blaugrana è ben oliata, con palla in area per Chinellato su Nikolic mette il braccio sul rimbalzo. Rigore se non solare almeno soleggiato: sul punto di battuta Scariolo, che sceglie un tiro basso, Segantini ci arriva in tuffo rasoerba ma respinge verso centro area e il n°9 ospite non completa il harakiri e appoggia nella prateria. In tribuna e dal divano di casa per chi sta seguendo in streaming il confronto ci si aspetta la reazione tonante del Bassano, che invece si avviluppa su se stesso e anzi regala campo – soprattutto le fasce – a un Villafranca che stantuffa dal quarto d’ora in poi con il giusto mix di aggressività e intensità. La risposta s’intravede al 20′, con Gaccione lanciato in profondità che salta un birillo e libera un sinistro incrociato non così tagliente da trafiggere Bertacco, che respinge ben piazzato, e il fatto che il primo corner giunga solo al 24′ fa intuire che la spinta non sia proprio quella auspicata da Checco Maino.

Al 28′ ospiti di nuovo tra l’insidioso e il fastidioso con Pellizzer a mettere un cerotto negando il bis a Scariolo, ping pong con alla mezzora scoccata Munarini in contropiede sull’out di destra lanciato da Gaccione, brucia in velocità il suo marcatore e di punta salta il portiere in uscita ma poi è quasi già sul fondo quando calcia il diagonale che viaggia un metro davanti la linea di porta, poi bravo Gardini a fermare Bounafaa. Poi sul corner Carraro prova la stoccata di prima, palla fuori dal velodromo. Tra la mezz’ora e l’intervallo il Bassano forse mostra la sua faccia peggiore: nessuna palla gol in avanti e qualche imbarazzo dietro su un paio di percussioni ospiti, con al 39′ il secondo gol incassato, ancora dagli 11 metri. Imbarazzo difensivo su un lancio da lodi di Scariolo vede lo sprinter Cibin scattare verso Segantini sul filo del fuorigioco (tenuto in gioco da Nikolic), il portiere disteso in uscita lo aggancia netto. Ci si aspetta la combo rigore-espulsione, ma l’arbitro padovano con un po’ di fantasia immagini che un difensore di casa possa (Pellizzer) rendere meno chiara la già evidente occasione da rete. Il Villafranca chiede il rosso, poi si accontenta della trasformazione stavolta perfetta di Scariolo, con sfera sbattuta sotto il montante per il 2-0 eclatante. Nonostante i “quattro gatti” in tribuna, c’è molta animosità sugli spalti, mentre Ratti, restando nell’ambiente, si fa notare ancora su un tiro ribattuto e sul quarto episodio da moviola in area, il terzo da quelle parti, con Segantini che gli arpiona più pallone che piede in area piccola (43′). Fuori dai giochi il capitano ospite Bortignon per infortunio, fascetta all’altro veterano della squadra, Taddeo.

SECONDO TEMPO. Si riparte con cambio di entrambi i terzini, dentro Gheno e Rossi col compito di spingere ma anche di non farsi infiocinare come nell’ultimo quarto d’ora nel primo tempo. In attacco coppia Guccione-Munarini più la new entry Tescaro, con l’ex Schio (Munarini) che lascerà posto poi all’acciaccato Miloradovic che avrà un tris di chance da gol. E una di clamorosa capita subito al 1′ con Bounafaa, che prova l’interno sinistro ma “sbaglia” la porta non di poco da posizione favorevole, dopo una prima battuta di Tescaro respinta in zona rossa da una schiena rossoblu. Accorciare al primo minuto avrebbe cambiato il destino del match. Sul fronte opposto al 3′ Gardini – tra i migliori in assoluto della sfida – con coraggio tenta la sventola al volo, che finisce nel Brenta e che soprattutto dimostra la volontà del Villafranca di non arroccarsi dal subito a difendere. Si va al 14′ per il bis in zona gol dei padroni di casa, cross mancino di Bounafaa per la crapa del neoentrato Miloradovic che incorna con… testa e chiama al volo plastico Bertacco, che non compie mai miracoli ma colleziona parate efficaci. Fornari tra gli ospiti offre uno spunto rabbioso al 18′, con il portiere a uscire con tempismo per sbrogliare l’insidia. Bassano che ha il pallino del gioco e prova a spingere, ma non fa il terremoto davanti: Tescaro in serpentina muove le braci ma non attizza il fuoco nel cuore dell’area, al 23′ buon traversone di Gheno spinto in corner ma è al 33′ la terza palla-gol della ripresa: bel tocco di Rossi per Miloradovic che, quasi dalla linea di fondo, prova la palombella non trovando di poco il target.

Attenzione che anche il Villafranca ha il match point per chiudere la contesa, assist super di Faye Pape per Marcantoni da poco in campo, Segantini rischia e vince il duello al 39′. Nemmeno la quarta chance clamorosa frutta un gol al Bassano, al 42′ quando dopo un flipper in area ancora Miloradovic  si trova la palla buona anticipando di punta il portiere in uscita e stramazzando a terra chiedendo il rigore: episodio da moviola numero 5, forse ha ragione l’arbitro, qualche dubbio in più a gara quasi conclusa, al 50′, quando Taddeo in scivolata prende palla e stinchi su un bassanese all’ultimo assalto. Domenica prossima a Vigasio sarà già ultima spiaggia per i sogni di gloria, visto che il misero gironcino a 9 squadre di fatto vale già il giro di boa dopo quattro gare e la “metà dell’opera” e che di giallorosso, oggi, si è visto ben poco, se non le malinconiche poltroncine vuote del Mercante.


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Omar Dal Maso