Redazionali

Le Olimpiadi più azzurre di sempre terminano in gloria

L’Olimpiade è finita: chiudiamo con 40 medaglie!!  Con l’ultimo bronzo ottenuto stanotte dalle farfalle nella ginnastica ritmica.

 dieci medaglie d’ oro

Vito Dell’Aquila nel Taekwondo,
Rodini Cesarini nel canottaggio 2 di coppia femminile,
Gimbo GianMarco Tamberi nel salto in alto,  atletica leggera
Marcel Jackobs nei 100 metri di atletica leggera
Ruggero Tita e Caterina Banti nella vela misto foiling Nacra 17,
Consonni, Ganna, Lamon e Milan nell’inseguimento su pista di ciclismo,
Massimo Stano e Antonella Palmisano nella marcia 20 Km maschile e femminile di atletica leggera
Gigi Busà nel Karate Kumite
Patta, Jacobs, Desalu, Tortu nella staffetta 4 x100 maschile di atletica leggera

dieci d’argento (Luigi Samele nella Spada, la staffetta composta da Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo nella 4 x 100 stile libero, Diana Bacosi nello sket, Daniele Garozzo nel fioretto maschile, Giorgia Bordignon nel sollevamento pesi, Montano, Curatoli e Berrè nella sciabola maschile a squadre, Greg Paltrinieri negli 800 stile libero, Mauro Nespoli nel tiro con l’arco, Manfredi Rizza nel K1 della Canoa sprint ),

venti di bronzo ( Odette Giuffrida nel Judo, Elisa Longo Borghini nel ciclismo, Mirco Zanni nel sollevamento pesi, Nicolò Martinenghi nei 100 rana maschili, Rossella Fiamingo, Federica Isola, Mara Navarria, Alberta Santuccio nella Spada Femminile, Maria Centracchio nel Judo, Lodo, Vicino, Castaldo e Di Costanzo nel quattro senza di canottaggio, Federico Burdisso nei 200 farfalla, Stefano Oppo e Pietro Ruta canottaggio doppio pesi leggeri maschili , Arianna Errigo, Alice Volpi, Martina Batini ed Erica Cipressa nel fioretto femminile a squadre, Lucilla Boari nel tiro con l’arco), Simona Quadarella negli 800 metri femminili di nuoto, Irma Testa nel pugilato femminile, Nino Pizzolato nel sollevamento pesi, Ceccon, Martinenghi, Burdisso e Miressi nella staffetta 4 per cento mista, Greg Paltrinieri nella 10 km di fondo, Elia Viviani nell’Omnium di ciclismo su pista,  e Viviana Bottaro nel Karate (Kata) Abraham Conyedo Ruano nella lotta e Alessia Maurelli, Agnese Duranti, Daniela Mogurean, Martina Centofanti e Martina Santandrea nella ginnastica ritmica-

Photo by Martin BUREAU / AFP

Nel medagliere siamo noni davanti all’Olanda, alla Francia, alla Spagna e alla Svezia a quasi tutte le nazioni europee, ma anche davanti al Canada, a Cuba e al Brasile e siamo dietro alla Germania che ha lo stesso numero di medaglie d’oro ci precede per gli argenti, ma è dietro a noi per numero complessivo di medaglie. Prima delle Olimpiadi il bottino finale dell’Italia veniva stimato secondo alcuni osservatori a 32 medaglie secondo altri a 41.  L’Italia ha già fatto meglio delle precedenti edizioni  visto che a Londra 2012 e a Rio 2016 ci si fermò a 28 medaglie.

Scrive La Gazzetta dello Sport: La più grande Olimpiade di sempre per lo sport italiano. Un risultato straordinario, ottenuto da sabato 24 luglio a domenica 8 agosto, dall’argento con Luigi Samele nella sciabola – subito seguito dall’oro di Vito Dell’Aquila nel taekwondo – al bronzo delle nostre meravigliose farfalle nella ginnastica ritmica in questa domenica di pioggia a Tokyo. Una raffica di emozioni che non dimenticheremo.

Mai la nostra spedizione aveva raccolto un numero così alto di medaglie: 10 ori (2 in più rispetto a Pechino, Londra e Rio), 10 argenti, 20 bronzi per un totale di 40. Stracciato il primato di 36 che risaliva a Los Angeles 1932 e Roma 1960. Mai l’Italia aveva conquistato almeno una medaglia in ciascuno dei 16 giorni di Olimpiade. E in ultimo, e forse è questo l’aspetto più prezioso, mai aveva raggiunto il podio in 19 discipline differenti (erano state 17 ad Atene 2004), segno tangibile di un movimento che complessivamente è da considerare tra le potenze mondiali. Il nuoto è il settore dal quale sono arrivate più medaglie (6, Paltrinieri nel nuoto in acque libere va considerato a parte). Ma è indubbio che i 5 ori dell’atletica, il 50% del totale, rappresentino un tesoro inestimabile. La notte del 1° agosto, con il trionfo di Gimbo Tamberi nell’alto e quello di Marcell Jacobs nei 100, e quella del 6 agosto, con l’apoteosi della 4×100 azzurra composta da Patta, Jacobs, Desalu e Tortu, entrano di diritto nelle primissime pagine del grande libro sportivo italiano. Va anche considerato infine, il numero mai raggiunto di bronzi (20) e i tanti quarti posti.

Siamo orgogliosi di questi successi e lasciamo per qualche ora il nostro calcio per celebrare un momento in cui lo sport è comunque sovrano e protagonista. Abbiamo gioito per alcune imprese come ad un gol.

Certo nel bilancio trionfale non possiamo omettere di valutare negativamente la prova delle discipline a squadre. Alle Olimpiadi di Rio De Janeiro chiudemmo con due argenti (pallanuoto femminile e pallavolo maschile) e un bronzo (pallanuoto maschile) .A Londra ottenemmo l’argento nella pallanuoto maschile e il bronzo nella pallavolo maschile.  In questa edizione le nostre quattro nazionali sono uscite presto con pallavolo maschile e femminile, pallacanestro e pallanuoto  ai quarti e Pallacanestro femminile 3 contro 3 e softball alle eliminatorie.

E a fronte dell’eccezionale successo dell’Atletica Leggera (5 ori contro nessuno delle precedenti due edizioni con un modesto bronzo ottenuto a Londra e zero medaglie a Rio) non possiamo non sottolineare il risultato  della Scherma da sempre vera cassaforte di medaglie per l’Italia che non ha ottenuto nessun metallo prezioso ( un oro e tre argenti a Rio, tre ori, due argenti e due bronzi a Londra)

Ma le delusioni (poche) si attenuano ulteriormente di fronte delle magiche imprese di Jacobs, Ganna, Palmisano, Stano e c.

Sull'Autore

Federico Formisano