Coppa Veneto Promozione

La Rocca Altavilla è in semifinale – battuto l’Oppeano

Scritto da Gianfranco

Oppeano – U. La Rocca Altavilla 0 – 1

Reti: Tonani (r) al 40’st

Oppeano: Afyf, Vanzetta, Mereuta, Beghin, Fiorini, Tarocco, Manganotti, Ivanov, Diagne, Pauletto, Lucchini. A disp: De Fanti, Antonioli, Barnaba, Zocca, Visentin, Ferrari, Coraini, Badia Miron.  All. Cherubin Michele.

La Rocca Altavilla: Fantin, Virgilio, Bellon, Da Silveira, Pangrazio, Gomiero, Bertini, Giordani, Tonani, Lombardo, Bianco. A disp: Marocchi, Vanzo De Cao, Scaglione, Pilan, Valerio, De Simoni, Verlato, Preto. All. Beggio Paolo.

Arbitro: Magagnino di Castelfranco V.to  –  Assistenti: Cavallaro di Rovigo e Tosello di  Castelfranco V.to

Note: Spettatori 120 circa, campo in buone condizioni.

La spunta l’Unione La Rocca Altavilla che approda così alle semifinali del Torneo Veneto di Promozione. Una consistente partecipazione di pubblico per un degna partita. Lo scenario è il bell’impianto di Oppeano dove la formazione di casa si giocava con l’Unione La Rocca Altavilla,  il quarto di finale della Coppa Veneto di Promozione. Lo diciamo subito,  non ci sono state occasioni da gol nitide ed eclatanti ma abbiamo comunque assistito ad un incontro gradevole sotto il piano tecnico che agonistico. E non poteva essere altrimenti vista la qualità dei protagonisti in campo. La manovra degli undici di Beggio passa attraverso le geometrie di Pangrazio e Giordani ma non basta e le azioni create restano solo promettenti. Il giovane Bertini a sinistra e Lombardo a destra, sgusciano che è un piacere ma la granitica difesa biancorossa, non concede il pass per arrivare a tu per tu con l’estremo Afyf.  Anche sulla sponda Oppeano c’è la continua ricerca a sbocchi in avanti, ma i tentativi del duo Ivanov – Pauletto, non mettono Manganotti (ex di turno) e soprattutto il più attivo Diagne,  in condizione di impensierire l’estremo Fantin oltre la normale routine.  Nella seconda parte della gara il canovaccio non cambia di molto, anche se agli undici di mister Beggio va riconosciuto di essersi guadagnati piu’ spazi alzando maggiormente il baricentro. Come spesso capita in queste situazioni, l’equilibrio viene infranto da un episodio; Infatti al 40’st , Bianco prova la serpentina in area Oppeanese e viene steso. Per il direttore di gara ci sono gli estremi della massima punizione. Forti sono le proteste del padroni di casa ( a farne le spese è il dirigente dei padroni di casa, spedito anzitempo negli spogliatoi) che ad una manciata di minuti dalla fine, vedono svanire la possibilità di  giocarsi il passaggio del turno alla roulette dei rigori. Dal dischetto, bomber Tonani  è una sentenza: 0 – 1. Gli undici di mister Cherobin tentano un affannoso e disordinato arrembaggio finale che si infrange nel muro ospite. Al fischio finale gli ospiti possono esternare tutta la loro gioia, festeggiando con i propri beniamini sotto la tribuna.

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Gianfranco