Promozione

Marosticense poderosa nel big match del Maroso. Sarcedo annichilito e agganciato

Successo inequivocabile della truppa di Ezio Glerean nella sfida di cartello di questa giornata, ai danni della squadra più in forma del girone alla vigilia del match. Sale in cattedra Salif Nonni nella prima frazione di gioco: doppietta micidiale a cui fa eco l’acuto di Merlo in avvio di ripresa. Futile e inconsistente la reazione del Sarcedo, festa pura per la Marosticense.

MAROSTICENSE – SARCEDO 3-0

(Primo tempo 2-0)
MAROSTICENSE (3-4-3): Bortignon; Lunardon, Bernardi, Russo; Minato, Contro, Signori (78’ Bellossi), Parise; Nonni (90’ Palermo), Merlo, Torresan (59’ Guadagnini)   All. Glerean

SARCEDO (4-3-3): Dal Maso; Gianesini, Marchetti, Simonato, Dal Santo; Zanin (29’ Stefani), Giacomelli, Berlato (69’ Cancarevic); Moro (62’ Carotta), Calgaro, Azzolini (82’ Milani)   All. Fontana

MARCATORI: 9’ Nonni (M), 39’ Nonni (M); 51’ Merlo (M)

AMMONITI: 8’ Dal Santo (S), 69’ Giacomelli (S), 84’ Bellossi (M)

Al Virgilio Maroso di Marostica va in scena l’atteso match tra compagini rossonere, tra compagini impegnate specialmente in una serrata lotta per la vetta della classifica del girone B di Promozione. È il giorno di Marosticense-Sarcedo, Glerean contro Fontana, filosofie e idee a confronto. Per gare come queste le presentazioni non sarebbero mai sufficienti, tanti aneddoti quante aspettative su questo big-match sulla carta davvero avvincente. La vittoria in circostanze simili può essere l’unico imperativo plausibile, il Sarcedo ha negli intenti quello di pianificare la fuga, la Marosticense punta all’aggancio in vetta. Insomma, allacciate le cinture!

LA CRONACA

Potrà essere una gara di scacchi, almeno a giudicare dalle battute iniziali e prendendo in esame gli schieramenti diametralmente opposti: modulo alquanto ibrido quello proposto da Ezio Glerean, ma altrettanto utile allo scopo di togliere eventuali punti di riferimento agli avversari; si affida invece all’usato sicuro Mauro Fontana, confermando il trio offensivo Moro-Calgaro-Azzolini e proponendo Simonato nel ruolo di centrale difensivo, contando così di poter contare su un regista arretrato. Sfide di scacchi a cui spesso occorre un’invenzione per vedersi sbloccate, come in questo caso! Al 9’ Salif Nonni sfodera su punizione una traiettoria tagliente e letale per Dal Maso, che sfiora solamente ma non scongiura la rete. Balistica e precisione serafica contraddistinguono la prodezza di Salif Nonni, Marosticense al comando delle operazioni.

Un abbozzo di reazione il Sarcedo, ad onor del vero, tenta di sfoderarla: quattro giri di lancette e Calgaro impegna Bortignon incrociando col sinistro, un minuto più tardi è Zanin ad incornare di testa su suggerimento da sinistra e a sfiorare la traversa, al 23’ tenta il colpo da fuori area Moro ma trova ancora attento Bortignon. L’esperienza e i riflessi del portiere ex Cartigliano e Schio si rivela un fattore in questo squarcio di gara.

Abbiamo parlato dei tatticismi come possibile spartiacque degli equilibri in campo, ipotesi che pare confermarsi col passare dei minuti. Si nota particolarmente ad esempio come il Sarcedo, ogni qual volta cerchi di allargare il proprio raggio di azione, venga prontamente soffocato dalla morsa di molteplici avversari, mentre al tempo stesso la Marosticense è abile a crearsi spazi con movimenti intelligenti e imprevedibili. Ad esempio, sulla laterale destra presidiata dall’ottimo Parise, come accade a cavallo del 40’: discesa palla al piede del classe ’98, traversone rasoterra a liberare al tiro Nonni a centro area, provvidenziale Dal Maso; sul prosieguo dell’azione altra autostrada sulla fascia destra, ci si infila questa volta Torresan, suggerimento per Nonni che aggancia e mette sotto la traversa. Doppietta di Salif Nonni, quattro centri per lui in campionato.

Doppio vantaggio per la squadra di Glerean al termine del primo tempo, frutto di un’autentica lezione di cinismo ed efficacia nel manovrare la palla. Sarcedo dal canto suo non certo inerme, ma piuttosto fumoso nei venti metri conclusivi e poco reattivo in fase di non possesso. Quarantacinque giri di lancette per confermare o ribaltare il verdetto, tutto può ancora accadere.

A giudicare dai primi minuti della ripresa, in ogni caso, diviene complesso ipotizzare una riscossa ospite: al 51’ un lancio in diagonale da sinistra consente a Merlo di liberarsi in area, di eludere l’uscita di Dal Santo con una spizzata di testa e di accompagnare letteralmente il pallone oltre la linea di porta. Una seria ipoteca sul successo della Marosticense, secondo centro in campionato per il classe 2000 e gioia ben palesata sui volti dei presenti al Maroso!

Sarcedo di fatto tramortito e ora ben distante dal riacciuffare la contesa. Timida reazione degli ospiti rappresentata da iniziative estemporanee: poco oltre l’ora di gioco Azzolini scodella su punizione, Simonato sponda di testa, Carotta avvita col sinistro ma trova attento Bortignon. Pericoloso anche Gianesini, su corner battuto da Cancarevic, palla deviata in corner e minaccia sventata. Un match che di fatto, come testimoniano roteazione di interpreti e calo d’intensità, diviene sempre di più pura accademia, in cui l’unico acuto lo sfodera il solito immarcabile Salif Nonni: dopo novanta minuti di corsa a perdifiato, l’esterno rossonero si incunea in area eludendo un paio di avversari e grazia Dal Santo con uno scavetto di poco a lato. Premio di MVP insindacabile per lui!

Il match scivola lentamente verso l’epilogo, la Marosticense conquista successo e tre punti dal peso specifico enorme. In gergo si definiscono sfide, queste, “dal valore di sei punti: ne guadagni tre e ne togli altrettanti ai rivali.” Legge di fatto confermata nel pomeriggio del Maroso, i rossoneri tornano al successo nelle mura amiche dopo il passo falso con il Chiampo e soprattutto agguantano la vetta, con tanto di festa col pubblico. Incidente di percorso per un sin qui ottimo Sarcedo, la cui striscia di imbattibilità va in frantumi. Imperativo ora non costringere alla stessa sorte compattezza e certezze maturate negli ultimi tempi, Mauro Fontana ha saldamente in mano il gruppo e una sconfitta del genere, se analizzata e assimilata, può fungere da insegnamento per gli impegni futuri.

In vetta al girone troviamo, al termine di questo turno, un trittico di compagini assai agguerrite completato dalla tenace Union La Rocca Altavilla. Senza troppi giri di parole, ci attende un campionato da capogiri!

Marco Marra

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