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I migliori numeri 10 di sempre del Vicenza

Scritto da Federico Formisano

I migliori numeri 10 di sempre del Vicenza

Sono numerosi i numeri 10 che hanno vestito la maglia del Vicenza calcio. Alcuni sono passati inosservati, altri invece hanno lasciato un segno indelebile nei cuori dei tifosi biancorossi e non solo, diventando delle vere e proprie leggende del calcio italiano.

Attualmente, la numero dieci è sulle spalle di Ronaldo, omonimo del più famoso Cristiano e del leggendario Fenomeno, ma accumunati solo dalle origini brasiliane. Ronaldo Pompeu da Silva è passato a titolo definitivo con il Vicenza il 22 luglio 2022 e da allora ha totalizzato 57 presenze tra campionato e coppe realizzando quattro reti.

Ronaldo (Foto Sartore)

Ad oggi il Vicenza è in piena zona promozione e le quote dei siti senza deposito analizzate da topbonus.info sono favorevoli ai biancorossi. Ovviamente, siamo molto lontani dalla possibilità di vittoria poiché il Mantova ha preso il largo già da tempo, ma l’accesso ai playoff non è in discussione e le probabilità di successo sono ampie.

Ma tornando ai migliori numeri 10 di sempre, probabilmente il giocatore più iconico del Vicenza calcio, colui al quale è stato intitolato lo stadio di casa e altri tre stadi (quello di Castellamare di Stabia, di Nereto e di Montichiari), è Romeo Menti. Nato a Vicenza il 5 settembre 1919, ha esordito in prima squadra a soli 16 anni giocando in maglia biancorossa per tre stagioni prima di essere ceduto alla Fiorentina.

Morì insieme ai suoi compagni di squadra nella tragedia di Superga e fu proprio lui a segnare l’ultimo gol, contro il Benfica su calcio di rigore, del Grande Torino. Romeo Menti era un’ala destra veloce, tecnica e capace di giocare con ambo i piedi. Nel periodo vicentino ha collezionato 82 presenze arricchite da 34 gol.

Come Menti, un altro grande protagonista del nostro calcio ha esordito con la maglia del Vicenza per poi trasferirsi a Firenze: Roberto Baggio. Il Divin Codino è la quintessenza del numero dieci ed è riconosciuto da tutti come il miglio giocatore italiano di sempre. Parlare delle sue qualità umane e calcistiche sarebbe superfluo, perciò ci limiteremo a ricordare che, anche grazie alle sue 29 presenze e 12 reti nella stagione 1984-85 il Vicenza è riuscito a ottenere la promozione in Serie B.

Passiamo ora da un pallone d’oro a un altro: Paolo Rossi. Nato a Prato nel 1956, ha iniziato la sua carriera da professionista con la Juventus, ma è col Vicenza che si è affermato. Grazie all’intuizione di mister Fabbri, che lo spostò da ala a centravanti, Pablito realizzò nel triennio vicentino 66 reti in 108 partite tra campionato e coppe, conquistando prima la promozione in massima serie, poi la convocazione in nazionale e quindi il mondiale di Spagna 82. Quasi sempre ha indossato la maglia numero 9 ma per caratteristiche avrebbe anche potuto giocare con il numero 10 vista la classe pura che lo contraddistingueva.

Morto a Siena il 9 dicembre 2020, è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano nel 2016 e nel 2021 nella Walk of Fame dello sport italiano. Come confermato dagli esperti di bookmakerstranieri.net, occupa la 42ª posizione nella classifica dei migliori calciatori del XX secolo ed è stato inserito nella FIFA 100, la lista dei migliori calciatori selezionati da Pelé e dalla FIFA.

Ovviamente non possiamo ignorare Roberto Baggio  che con il Vicenza ha giocato ed ha esordito giovanissimo  disputando 36 partite e realizzando 13 reti  prima di passare alla Fiorentina e da lì spiccare il volo per grandi palcoscenici (Juventus, Milan, Bologna e Inter) e sopratutto divenire protagonista in azzurro con cui ha realizzato 27 reti in 56 partite conquistando il bronzo e l’argento nei mondiali del 1990 (in Italia) e del 1994 (negli Stati Uniti).

Chiudiamo con Renato Miglioli, nato a Caronno Varesino il 3 ottobre 1021 e meritevole di aver vestito la prima maglia numero 10 del Vicenza calcio. Era la stagione 1955/56 e Miglioli, dopo una lunga carriera con le maglie di Catania, Atalanta, Inter e Novara, decide di scendere di categoria per supportare la missione del Lanerossi Vicenza, contribuendo alla promozione in serie A con 47 presenze e cinque reti. La vittoria del campionato italiano di serie B rimarrà l’unico trofeo della sua bacheca. Una soddisfazione per lui e per tutti i tifosi biancorossi.

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Federico Formisano