Prima Categoria

Il Berton si ripete: finale play-off e Monteviale avvertito!!

A.C Berton Bolzano Vicentino – Alto Astico Cogollo  2-0

 

A.C. Berton Bolzano Vicentino: Maimone 6,5, Jotic 6, Marzaro 7, Zini 6, De Checchi 6,5, Morellato 6,5, Breschigliaro 6, (dal 28’st Cracco s.v.), Santini 5,5, Maiorana 5,5 (dal 37’st Primon s.v.), Scanagatta 7 (dal 44’st Vescovo s.v.), Ruzza 6 (dal 35’st Bortoli s.v.). Allenatore: Carlo Comacchio. A disposizione: Donà, Valle, Viola.

Alto Astico Cogollo: Eberle 5,5, Martini 6, Dal Zotto 6 (dal 33’st Passuello s.v.), Bertoldo 5,5 (dal 1’st Andreetto 5,5), Sanfilippo 6, Campese 5,5, Fontana 5,5, Battistella 6 (dal 21’st Dal Pozzo 6), Critelli 6, Giacomelli 5,5, Fracaro 5,5 (dal 28’st Ristic s.v.). Allenatore: Giacomo Lorenzi. A disposizione: Valzelli, Renon, Zanarotti, Zorzi, Omati.

Arbitro: Sig. Nicola Mele di Padova.

La coreografia predisposta dal Berton

Reti: 5’st Scanagatta (B), 28’st Marzaro (B).

Ammoniti: Bertoldo (A), Andreetto (A), De Checchi (B).

Angoli: 3-1 per il Bolzano.

Recupero: 0 minuti primo tempo, 5 minuti secondo tempo.

Il Berton per inseguire il sogno Promozione, l’Alto Astico per riscrivere la sua storia. Al Comunale di Bolzano Vicentino è andata in scena l’attesissima semifinale playoff che ha visto contrapposti i granata padroni di casa agli ospiti in tenuta bianca. Sotto lo sguardo vigile di tifosi, dirigenti e addetti ai lavori, l’intera posta in palio se la portano a casa i ragazzi di mister Comacchio, che festeggia con qualche settimana di ritardo il rinnovo di contratto. “Ora prendiamoci quello che ci meritiamo” sentenzia a fine partita Franco Bertuzzo, lanciando di fatto la sfida al Monteviale di Cicero e bomber Cappelletto, presenti sugli spalti.  In casa Cogollo c’è sicuramente rammarico per l’occasione sfumata ma anche la consapevolezza di aver disputato una stagione al di sopra delle aspettative. Momento commovente a fine partita, con gli addii annunciati a fine stagione di De Checchi e Barci, due colonne portanti del Berton degli ultimi anni.

 

LE FORMAZIONI

Entrambi i mister scelgono il 4-2-3-1. Comacchio scende in campo con Maimone in porta, Jotic e Marzaro terzini, Morellato e De Checchi a comporre la coppia centrale. In mediana Santini e Zini, sulla trequarti agiscono Ruzza, Scanagatta e Breschigliaro alle spalle di Maiorana unica punta. Lorenzi risponde con Eberle tra i pali, Martini e Dal Zotto sulle corsie laterali, Sanfilippo e Campese difensori centrali. A proteggere la retroguardia capitan Bertoldo e Battistella, il trittico Fontana-Giacomelli-Fracaro dietro a Critelli.

 

LA CRONACA

Al 6’ primo squillo granata: conclusione di Santini respinta dalla difesa rivale, Ruzza arpiona la sfera e calcia, Eberle blocca a terra sicuro. Al 10’ arriva la risposta ospite: girata di Fontana allungata oltre il palo da Maimone, che scuote la squadra chiedendo maggiore attenzione. Al 14’ Ruzza parte da sinistra, si accentra e libera il destro, la sfera sorvola nettamente il montante superiore. Il ritmo alto che contraddistingue i primi minuti di gioco cala alla lontana, così come lo spettacolo. Non ci sono grandi azioni da raccontare e velocemente si arriva alla fine della prima frazione di gioco. Prima però del fischio del direttore di gara, al 40’ il Bolzano spaventa l’Alto Astico: Scanagatta pennella su punizione, Marzaro schiaccia debolmente di testa, favorendo la respinta avversaria.

Al 45’ le due squadre rientrano negli spogliatoi, mentre per tutto lo stadio risuonano le inconfondibili note musicali dei Green Day. Nella ripresa il Berton è più ispirato e al 50’ sblocca la contesa: Zini allarga per Ruzza, che scarica spalle alla porta su Scanagatta: finta e mancino a bucare le mani di un non perfetto Eberle che non vede partire la palla.

Grande festa in tribuna, con i giocatori locali chiamati a raccolta sotto la curva. Sul ribaltamento di fronte, Critelli sfrutta un lancio lungo dalle retrovie ed in spaccata conclude verso la porta avversaria; Maimone smanaccia con sicurezza. Al 54’ sponda aerea di Breschigliaro, Ruzza davanti a Eberle spreca tutto mandando a lato di poco. Al 57’ punizione battuta lateralmente da Scanagatta, la palla arriva sui piedi di Santini, che si coordina ed esplode la bomba; Maiorana insacca da due passi ma il direttore di gara annulla per fuorigioco.

Al 73’ raddoppio granata: angolo del solito Scanagatta, deviazione vincente sottomisura di Marzaro, ad anticipare Maiorana e a superare Eberle. Il terzino ex Sandrigo mette di fatto il sigillo sulla vittoria del Bolzano, con l’Alto Astico ora costretto a fare tre goal ma incapace di rendersi veramente pericoloso.

esultanza Marzaro

I padroni di casa si limitano ad amministrare il vantaggio, gestendo il pallone e giocando con il cronometro. Mister Lorenzi cerca di scuotere la squadra, gettando nella mischia diversi giocatori offensivi come Ristic e Dal Pozzo, non ottenendo però l’effetto sperato. La fortuna volta le spalle agli ospiti al 96’ quando il neoentrato Del Pozzo, con una splendida punizione svernicia l’incrocio dei pali. Non si aspetta altro che il triplice fischio del direttore di gara, il signor Mele e dopo ben cinque minuti, può partire la festa granata. I giocatori e lo staff, assiepati nei pressi del cerchio di centrocampo, si stringono in abbracci mentre fa il suo ingresso in campo proprio Franco Bertuzzo, nominato ad inizio articolo che, microfono alla mano, annuncia i dolorosissimi addi al termine della stagione di Andrea Barci e Mattia De Checchi. Compagni dapprima nelle giovanili dell’Azzurra Sandrigo e poi nel settore giovanile del Cittadella, insieme hanno scritto pagine recenti della storia del Bolzano. Solo per dare alcuni numeri, in due più di 700 partite in carriera e oltre 100 con la maglia del Berton. Si conclude la giornata con le lacrime versate in campo e fuori e i discorsi d’addio di Barci e De Checchi, salutati dai compagni di squadra.

Barci e De Checchi con le maglie firmate dai compagni

Il Bolzano, superato il primo ostacolo, sarà chiamato domenica alla scalata finale contro il fortissimo Monteviale. L’Alto Astico invece, una volta accantonata la delusione, può iniziare a progettare la prossima stagione.

Cronaca di Francesco Andreotti

Si ringrazia per le foto Sara Anni.   

 

 

Sull'Autore

Francesco Andreotti