Serie D

Serie D: Alessandro Ferronato legge le carte al campionato

L’altra sera in occasione della presentazione del Cartigliano abbiamo avuto modo di affrontare con Alessandro Ferronato un’analisi della stagione che sta per iniziare con la sua squadra e del campionato.

Ferronato questo torneo lo conosce bene: ha giocato con il Real Vicenza   “ a quarant’anni compiuti, insieme a Vecchiato, anche lui prossimo al ritiro e che adesso è l’allenatore del Belluno che ritroveremo in questo torneo“.  In precedenza aveva giocato in D con il Treviso, con l’Este, con lo stesso Belluno (due stagioni). E prima ancora tante stagioni in C2 e in C1 e l’esordio in serie B con la Lucchese.  “Oltre a Vecchiato ritroverò altri allenatori che ho conosciuto come compagni di squadra (Florindo, conosciuto al Padova) o come avversari (Andreolla mister del Feltre)  o come allenatori (Feltrin del Montebelluna)

Avete giocato già con l’Arzignano e il Montebelluna e con il Levico in amichevole. Ti sei fatto un’idea della forza delle avversarie ?

Con l’Arzignano abbiamo fatto una buona gara ma mi hanno fatto un’ottima impressione, è una squadra bene messa in campo e apparentemente senza punti deboli che ripeterà certamente l’ottima stagione appena conclusa.  Anche se non ho visto tutte le squadre è un campionato tosto con molte possibili protagoniste, il Campodarsego e una squadra che si è sempre fatta rispettare e che appare attrezzata in tutti i reparti, secondo me temibili sono anche Adriese (è arrivato un personaggio come Alju)  e Porto Tolle, mentre extraregionali vedo bene Trento e Cjarlins Muzane che si è rinforzato in attacco con Kabine (e che ha preso anche Politti e Duravia). Insomma una prima fascia di 5-6 squadre che giocheranno per le prime posizioni, ma visto che le sorprese possono essere sempre all’ordine del giorno non escluderei che qualcuna di quelle che ho nominato incorresse in flessioni e che al posto di queste ci fossero altre squadre pronte a subentrare: io ad esempio non vedo male il Belluno del mio ex compagno Vecchiato”

In che fascia collochi il tuo Cartigliano ?

Il nostro obiettivo è chiaramente la salvezza. Come avrai capito dagli interventi che mi hanno preceduto in sede di presentazione noi riteniamo che si va in campo in undici contro undici e non partiamo mai battuti. Come ho detto stasera i giocatori sono pronti alle difficoltà; siamo forgiati e caricati dalla cavalcata dello scorso anno.  La campagna acquisti è stata ottima ed il mio rapporto con la società e con il direttore Torresin sono improntati a piena collaborazione.

Come vedi il gruppo di quest’anno ?

Noi siamo partiti dal presupposto di confermare lo zoccolo duro della squadra ed effettivamente molti dei ragazzi sono rimasti con noi convinti dal progetto. I nuovi si sono inseriti bene. Frachesen era uno dei riconfermati ma è stato lui a voler andare a Bassano; ha fatto una scelta importante non per la categoria ma per la piazza, sapendo anche che qui a Cartigliano partiva un pò chiuso. Ma avendo iniziato anche ad allenare le giovani leve giallorosse ha pensato di andare anche lì a giocare. Gli faccio i miei più sinceri auguri di cogliere tante soddisfazioni” 

Per affrontare un campionato come quello di serie D che cos’è più importante, essere bene preparati atleticamente, essere dotati sul piano tecnico o essere un gruppo coeso e con dei valori forti ?

Ovviamente le componenti debbono esserci tutte, una squadra deve avere tenuta e qualità tecniche ma personalmente ho sempre ritenuto che l’aspetto morale della squadra sia quello determinante e che ho sempre ricercato anche prima degli altri. Lavorare sul gruppo non è solo uno slogan: è un’esigenza per chi fa calcio. Saper affrontare i momenti di difficoltà, saper reagire è questo che io cerco primariamente in una squadra. E credo che anche questo gruppo possa farsi valere sotto questo aspetto. 

Allora mister non ci resta che augurarvi un grande in bocca al lupo per la stagione!

 

 

 

Sull'Autore

Federico Formisano