Redazionali Terza Categoria

Editoriale: la terza così non va ma dagli errori si può ripartire

Anche la settimana scorsa abbiamo dedicato ampio spazio alla terza categoria con le corrispondenze da Breganze, da Lugo, da Carmignano, il punto sui campionati, diviso girone per girone, l’aggiornamento delle classifiche cannonieri. Ci riteniamo dunque in diritto di dire la nostra anche se magari non tutti saranno contenti.

Federico Formisano

Anche la settimana scorsa abbiamo dedicato ampio spazio alla terza categoria con le corrispondenze da Breganze, da Lugo, da Carmignano, il punto sui campionati, diviso girone per girone, l’aggiornamento delle classifiche cannonieri. Ci riteniamo dunque in diritto di dire la nostra anche se magari non tutti saranno contenti.

Federico Formisano

Il Comitato Regionale Veneto ha sbagliato nel formulare la terza vicentina in questo modo. Troppe squadre extraprovinciali, trasferte troppo lunghe, campionato a tredici squadre con turno di riposo. E nel girone B quella partita che non conta per la classifica che crea solo problemi di strada da fare e di ammonizioni da non prendere.

Un allenatore (che non menzioniamo per carità di patria) ha postato questo commento sul gruppo Whatsapp di un girone di ritorno ” in tanti anni faccio fatica a ricordare un campionato strutturato così male. Partite valide, non valide, recuperi, riposi. E’ vero che alla fine tutti giocano contro tutti ma un conto è averle giocate un conto e doverle giocare sapendo il risultato… qualunque cosa voi ne pensiate per me è un campionato del menga...”

Gli ha fatto eco un altro mister che ha scritto” Uno scandalo, comunque bisognava imporsi sin dall’inizio con la Figc e non ora che è troppo tardi

Un terzo mister interviene: “effettivamente ormai è inutile lamentarsi anche se ci sarebbero tante cose da dire”.

In conclusione ” E’ un campionato del C.. Ed ora al ritorno quando tutto pesa doppio è ancora peggio

L’errore commesso è stato quello di voler mantenere tre gironi per la nostre provincia. Per tutta la scorsa estate il nostro sito ha sostenuto la necessità di articolare il campionato su due gironi: in fondo le squadre vicentine doc sono solo 20 (7 nel girone A, 9 nel girone B e 4 nel bassanese). Aggiungendo le formazioni che tradizionalmente sono sempre state nel vicentino come Gazzo, Grantorto, Pozzetto, Lampo, Facca, si sarebbe arrivati ad avere  due gironi da tredici con trasferte viciniori e con un’articolazione più funzionale.

Adesso la situazione nei raggruppamenti è la seguente:

Girone A: dominio delle squadre veronesi con rischio concreto che nessuna squadra vicentina sia tra le promosse ( Il Motta è staccato di 7 punti dalla prima piazza e di 6 dalla seconda). Nella corsa ai play-off che dipende dal distacco del Motta dalla seconda in classifica ci sono anche Badia Calavena e Boca Junior, veronesi. 

Girone B: candidata alla promozione è il Lugo con una lotta serrata per il secondo posto ( e tra le aspiranti c’è anche il Lampo)

Girone Bassano: in testa in questo momento è un derby bellunese fra Arten e Lamonese con il Belvedere pronto ad approfittarne e Facca e Comitense in lotta per i play-off.

Coppa dei Comitati (Vicenza) la finale è tra Lugo e Altair (Bassano) la finale vedrà di fronte Arten e Lamonese-.

Se l’obiettivo dei tre gironi era quello di acconsentire a 6 squadre vicentine di scalare di categoria oltre ad altre due formazioni vincitrici di coppa di aspirare concretamente al ripescaggio,  oggi si può prevedere con buona approssimazione che le squadre vicentine destinate  al salto non saranno più di tre o quattro ( ma addirittura potremmo fermarci a 2).

Era impossibile prevedere un tale disastro? Forse si, forse no. Resta la considerazione che l’anno prossimo alcune squadre che quest’anno hanno partecipato ad un campionato privo di soddisfazioni ma caratterizzato da sacrifici e costi ingenti, potrebbero dirottare la squadra sui campionati amatoriali. 

Anche perchè si sono dimostrati del tutto inutili e anzi controproducenti le proposte attuate nell’ultimo periodo (assolutamente fallimentare ad esempio la proposta di spalmare il campionato su più giornate e quella di ammettere fuori classifica le squadre B).

E allora ?

Definiamo un quadro di proposte (alcune delle quali non nuove):

1- ammettiamo  le squadre B di Prima categoria, Promozione, Eccellenza, ma regolarmente in classifica. Nel caso in cui la squadra B venga promossa e venga a trovarsi nella stessa categoria della società “madre” dovrà rinunciare alla promozione o cambiare nome 

2- riduciamo i gironi cercando se possibile di formulare gironi  con un numero pari di squadre (14) senza turno di riposo.

3- archiviamo la proposta di spalmatura del campionato.

Prendiamo anche in considerazione l’ipotesi di eliminare il campionato di terza (come ultima spiaggia) ristrutturando la seconda categoria con un maggior numero di gironi senza retrocessioni.

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Federico Formisano