Serie B

Quel fallo su Meggiorini che grida ancora vendetta

QUEL FALLO SU MEGGIORINI CHE GRIDA ANCORA VENDETTA

 

“Di se e di ma son pien le fosse..” recita un vecchio adagio, sintesi di estrema chiarezza. Ovvero, coi se e coi ma non si portano a casa punti, calcisticamente parlando. E’ vero, non ci piove, e del resto l’ultima analisi della partita del Lane persa contro l’Entella, fatta insieme con Federico Formisano in uno con quella più generale sullo stato di salute del Vicenza, lascia pochi margini di spazio per ulteriori commenti significativi.

Meggiorini a terra dopo il colpo subito (foto dal Giornale di Vicenza)

Tuttavia mi sono rimaste sulla penna due considerazioni che, pur essendo aspetti particolari rispetto al quadro d’insieme, meritano a mio avviso di essere sinteticamente sviscerate. Per prima cosa ripenso al fallaccio perpetrato dal capitano dell’Entella, Paolucci, ai danni di Riccardo Meggiorini, sceso in campo al meglio e dimostratosi sin dall’avvio perfettamente in palla, con un paio di tocchi dei suoi che lasciavano ben sperare. Meggio è un talentuoso, l’ho seguito per anni nelle partite del Chievo, anche con i gialloblù il suo apporto è stato più volte determinante, e parliamo di massima serie. Le sue giocate, i suoi dribbling, le sue alzate d’ingegno, le sue sforbiciate e rovesciate con relativi gol d’autore parlano per lui.

Un tentativo in rovesciata contro la Reggina

Chiaro che in serie B tutti lo conoscano, in particolare Paolucci che spesso ha giocato contro di lui, visto che si tratta di giocatori  che frequentano da anni gli stessi palcoscenici ed hanno entrambi giocato con il Cittadella anche se in anni diversi.

Ecco allora che, avendo subito constatato la buona forma di Meggio, il buon Paolucci, che è pure giocatore di qualità e intelligente, abbia pensato bene di dare un segnale chiaro a Riccardo: oggi non è giornata di numeri, oggi è battaglia. Lo dico perché ho visto ben bene la sua entrata più che decisa sul numero 69 biancorosso, e mi è parsa chiara “senza alcun ragionevole dubbio“ l’eccessiva determinazione impiegata nell’episodio, tanto è vero che (eravamo intorno al 7’ del primo tempo) alcuni minuti dopo Meggiorini ha dovuto abbandonare il campo, con tutto quello che ciò ha comportato per il prosieguo della gara.

Ora, nel calcio vero, maschio e sanguigno, un’entrata del genere ci può anche stare. Io forse penserò male, epperò – come diceva il famoso romano GA – a pensar male spesso ci si azzecca. Penso cioè che Paolucci l’abbia fatto intenzionalmente il fallo, appunto per intimidire fortemente il nostro Riccardo “Corso” (entrambi veronesi un po’ si somigliano, anche se l’interista era di altra dimensione), il quale pur se aduso a subire trattamenti del genere, talora perde la pazienza e cerca di rifarsi sul suo maramaldo di turno, beccandosi lui cartellini vari.

Posso naturalmente sbagliare, però oggettivamente il fallo grave c’era tutto, tanto che l’arbitro avrebbe dovuto estrarre il cartellino rosso, non quello giallo. Deve finire la storia che recita:”siamo all’inizio della partita… l’arbitro ritiene che sia troppo presto per il rosso…, etc. “. No, se il fallo è grave va punito col rosso. Tanto più che, appunto, a sbattere fuori dal campo Meggiorini è stato Paolucci e non l’arbitro, che invece avrebbe dovuto espellere proprio lui.

Rimango convinto, alla faccia del se e del ma, che con Paolucci fuori, la partita sarebbe andata ben diversamente. E questo senza nulla togliere al giudizio non positivo sulla prima linea biancorossa. Qui sta la seconda considerazione, proprio sul nostro attacco. Va bene la sfortuna che c’è stata e copiosa, va bene che Russo ha parato il parabile e anche di più, va bene tutto, però là davanti è mancata la cosa essenziale per chi vuole segnare: la grinta, la cattiveria giusta sotto porta. Così non si va da nessuna parte, mentre l’Entella ha avuto due occasioni e per poco faceva doppietta. Ma vuoi mettere la fame dei liguri? E quella degli ascolani? E dei pescaresi? Tutte squadre risorte all’insegna della fame e della voglia di battersi alla morte sul campo, sia in difesa che all’attacco. Mi auguro che il 2021 porti in regalo al Lane proprio queste caratteristiche che sin qui ha mostrato a corrente alternata, mentre le concorrenti la hanno fatte proprie da qualche settimana in qua e ora sembrano volare. L’Entella ha fatto sette punti in tre partite, mejo di Empoli e Salernitana. Forza Vicenza!

 

Luciano Zanini

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