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Un sabato con i fiocchi, emozioni a gogò….

Il  punto di Luciano Zanini sul campionato  di serie B

L’appuntamento  con la 35^ giornata

 

UN SABATO CON I FIOCCHI, EMOZIONI A GOGO’…

 

La situazione di classifica ora è decisamente diversa, ma i tifosi biancorossi ricorderanno senz’altro com’era quella di qualche mese fa, esattamente il giorno prima di fine anno, quando il Vicenza si trovava in notevoli difficoltà. Basta citare il pareggio al Menti contro la Reggina, ottenuto grazie ad un errore, un vero e proprio regalo di Natale, del portiere calabro Plizzari che si fa soffiare il pallone da Longo, una volta tanto tempestivo e cinico, così da marcare il gol dell’ 1 a 1 finale.

Longo festeggiato dopo il gol

E come non ricordare la partita successiva in casa proprio contro la Virtus Entella? Che riesce ad espugnare il Menti grazie al gol messo a segno dal giovanissimo centrocampista greco Ilias Koutsoupias. Una bella tegola in testa ai biancorossi, la rete segnata al 15’ del secondo tempo dal greco-ligure nella serata del 30 dicembre 2020.

Vicenza Entella parata di Russo (foto da Facebook Entella)

Da allora di acqua ne è passata sotto i ponti, ma il ricordo ci aiuta a riflettere un po’ sui “misteri” del calcio, sulle sue vie più o meno imprescrutabili. Sono passati dunque quattro mesi precisi da allora e, come dicevo, la cose sono cambiate parecchio per quanto riguarda le tre squadre allora in difficoltà, chi per motivi di gioco e chi, come il Lane, causa Covid 19. Prima di scendere al Menti, a fine anno, la Virtus Entella era come adesso ultima a quota 8, la Reggina a 11 in zona playout, il Vicenza in tredicesima posizione a 17, ossia  tre sole lunghezze sopra i playout. Ora la Virtus Entella è praticamente spacciata e non da ieri: con i suoi 23 punti raccolti in 34 partite, del resto, c’è poco da recriminare, tanto più che dalla vittoria ottenuta contro di noi in poi – era la sedicesima giornata –  è riuscita a racimolare solo dodici punti. Troppo poco, appunto, per avere rimpianti adesso, a quattro turni dallo stop del campionato. Viceversa, la Reggina che in quel periodo era messa malissimo, è riuscita a trovare la giusta soluzione per i suoi problemi. Si chiama Marco Baroni, bravo tecnico, molto conosciuto in serie B dove ha maturato un notevole curriculum. Il quale Baroni, settimana dopo settimana, ha saputo ricreare lo spirito di squadra che il suo predecessore Mimmo Toscano aveva perso per strada, trasmettendo le motivazioni del caso ai suoi ragazzi. I calabresi sono gradualmente saliti di tono e di classifica, e ora sono lì a 47 punti, a due passi dai playoff. E meritatamente. Un buon aiuto, come sapete, l’hanno ricevuto purtroppo anche dal Lane: tre punti offerti due giornate orsono su un piatto d’argento, con l’aggiunta del rigore sbagliato da Giacomelli.

Giacomelli contro il Monza

Ecco, io rimango convinto che il Vicenza, che ha percorso invece un sentiero suo proprio arrivando vicino ai playoff, avrebbe potuto fare di più e meglio nelle ultime gare: e non mi si venga a dire che non era possibile. Basta guardare la partita contro il Lecce, che a mio avviso non ha meritato la vittoria: se il Lane avesse giocato con la testa e con lo spirito dispiegato contro i salentini, staremo probabilmente qui a raccontare un’altra storia. Chissà perché siamo incorsi in questo deludente decisivo abbiocco? Mah!, sono appunto i misteri… del calcio.

A CHIAVARI CON LA “NECESSITA’” DI FARE PUNTI  

Torniamo però al presente, o meglio all’immediato futuro che ci aspetta in Liguria. Detto che la Virtus Entella è ormai fuori gioco, non dobbiamo cadere nella trappola della partita facile, dei tre punti già in tasca perchè sarebbe l’errore più macroscopico da fare. Vorrei sottolineare – al di là della formazione che Mimmonostro metterà in campo, finalmente con il recupero dei Meggio, Nalini, Dalmonte e forse Lanzafame – la necessità di affrontare questa partita soprattutto con la testa, ossia con le determinazione di voler vincere. Se non scendiamo in campo con questo spirito, anche la trasferta contro l’ultima in classifica potrà riservare sorprese. Perché? Semplicemente perché l’Entella non ha più nulla da perdere, ciò che consente ai ragazzi di Gennaro Volpe, subentrato di recente al tecnico Vivarini ( e ricordo che nel corso del campionato, peraltro, i liguri oltre a noi hanno battuto anche squadre del calibro di Cittadella e Pisa)  di giocarsela alla grande senza pensieri, con la testa libera.

Possono in altre parole voler farci la sorpresa, rifare il colpo dell’andata. Ogni squadra e ogni giocatore – se animato da motivazioni forti – può supplire a carenze tecniche, di gioco, di classifica. Questa potrebbe essere l’occasione giusta per l’Entella: offrire insomma qualche soddisfazione residua alla propria società, alla città di Chiavari e soprattutto ai propri tifosi. Poi, è necessario battere i liguri anche per “vendicare” sportivamente la sconfitta dell’andata, un altro stimolo importante per fare bene. Infine, ma non da ultimo, c’è l’esigenza terra-terra, ossia quella di fare i tre punti per salire in classifica a quota 44, in modo da trovarci definitivamente a maggiore distanza possibile dalla zona playout.  Né vale tanto discutere sulla formula dei playout, che prevede il loro annullamento in caso di distacco di 5 o più punti tra la quart’ultima e la quint’ultima. Lasciamo ad altri questi calcoli e andiamo a vincere.

NEI RECUPERI TRE PAREGGI A SUON DI GOL…

Eravamo rimasti in sospeso, la volta scorsa,  per via dei tre recuperi da completare. Recuperi che poi, alla fin fine, non  hanno inciso più di tanto sulla classifica generale. Il primo recupero, tra Pordenone e Pisa, è terminato 2 a 2, un risultato che in pratica ha raffreddato le ambizioni di playoff dei toscani, dando un po’ di respiro ai friulani che ora si trovano appaiati al Lane a quota 41. La gara è stata bella e movimentata, con il Pisa che ha provato a vincerla. Al 3’ il bomber pisano Marconi ha messo a segno il primo gol del match, cui è seguito all’11’ il pareggio del bravo Ciurria. Ancora il Pisa in vantaggio sul finire del primo tempo con Marconi, che trasforma il penalty concesso ai toscani per il fallo subito dallo stesso attaccante. Nella ripresa è arrivato il pareggio definitivo con il bel colpo di testa di Zammarini sul perfetto cross del solito Ciurria.

Pari e patta, dunque, come accaduto nel recupero tra Pescara e Virtus Entella (1 a 1). Ma qui dobbiamo dire che se c’è qualcuno che ha perso una grossa occasione per rilanciarsi, per poter sperare ancora, questo qualcuno è appunto il Pescara che ha addirittura rischiato di perdere la partita. Come volevasi dimostrare: se gli abruzzesi, che avrebbero dovuto giocare alla morte per ovvi motivi, sono stati fermati in casa dalla cenerentola Entella, ne deriva appunto un ulteriore chiaro messaggio per i  nostri biancorossi, sintetizzabile nel prosaico adagio locale: “su con le recie…”. Per la cronaca, il Pescara ha acciuffato il pari al 45’ del secondo tempo, ossia al limite dell’infarto calcistico, grazie al gol del “nostro” Nicola Rigoni che, dopo tanto vagabondare (Chievo, Monza, etc.) è approdato da poco tra i delfini. Ora, con quattro partite davanti il Pescara dovrà naturalmente cambiare registro se vorrà schiodarsi, o almeno provarci, da quota 29 dove si trova adesso, per cercare di acchiappare le concorrenti: Reggiana (31), Cosenza (32) Ascoli (37).

L’incontro più atteso era però, per ovvie ragioni, Empoli-Chievo, secondo me una gara più importante per i veronesi che non per i ragazzi di Dionisi. A quest’ultimi manca ormai poco per raggiungere la promozione diretta, ossia l’aritmetica, visto che con 67 punti in saccoccia e sette punti di vantaggio sulla terza in classifica, la Salernitana di Castori (colpito pure lui dal virus cinese, auguri mister…) è praticamente impossibile che non raggiungano l’obiettivo a quattro giornate dal termine delle ostilità. Discorso diverso per il Chievo che avrebbe dovuto vincere per fare un salto di classifica decisivo. Certo, il pari contro la prima della classe non è mai da buttare, aiuta psicologicamente a sentirsi all’altezza dei più bravi e alla lunga può tornare utile. Lo vedremo già sabato, visto che è in programma un gran bel derby, Venezia-Chievo: potrà dire molte cose sulla corsa finale delle due formazioni venete.

SALERNITANA-MONZA E LECCE CITTADELLA …

Detto di Entella-Vicenza e Venezia-Chievo, la 35.ma giornata presenta ai suoi clienti un menù di quelli ricchi ricchi, un menù che può regalare più di una sorpresa. Il match-clou è senza dubbio Salernitana-Monza, con le due squadre che si giocano tanto: i campani col pronostico a favore, in caso di vittoria si rafforzano in classifica e scoprono vedute panoramiche da serie A. Oltre che crescere in autostima e consapevolezza dei propri mezzi. Viceversa, in caso di successo dei brianzoli, le loro chances (… dei campani) sarebbero fortemente ridotte, e per il Monza un bel toccasana in vista dei playoff. La seconda partita di rilievo è quella tra Lecce e Cittadella, anche qui il pronostico pende per i padroni di casa, ma di poco perché il Cittadella ha dimostrato di essere capace di cambiare marcia nei momenti più impensabili, per cui qui mi lascio convincere dal classico “incontro aperto ad ogni risultato”. La terza partita di cartello a mio avviso è Ascoli-Empoli, non tanto per le sorti dell’Empoli, quanto per quelle dei marchigiani che si giocano la permanenza in categoria: se perdono e vengono avvicinati dal Cosenza o dalla Reggiana la musica là in fondo cambia completamente, e ne vedremo delle belle proprio nelle ultime tre giornate.  Mi fermo qui. Arrivederci alla prossima, dopo aver gustato la 35.ma giornata, affascinante e promettente, con un unico neo, fastidioso: l’orario delle 14. Un po’ una vergogna!

Luciano Zanini

Sull'Autore

Federico Formisano