Serie B

Il Punto di Luciano Zanini sulla Serie B

Scritto da Luciano Zanini

IL PUNTO DI LUCIANO ZANINI SULLA SERIE B

 

IL VIRUS COLPISCE ANCORA: STOP  AL  CAMPIONATO, VICENZA SULLE SPINE              

 

Siamo giunti alla fine del 2021, ma a ben guardare pare di essere tornati a quella dello scorso anno, mese più mese meno! Allora la “novità” del Covid-19 pareva una calamità da affrontare una volta per tutte e poi via, nel dimenticatoio. Ricordo le tante frasi di circostanza sparate a destra e a manca da virologi, parascienziati da bar, medici dilettanti e via dicendo. E’ passato un anno di quelli tosti, con tanto di milioni e milioni di dosi vaccinali iniettate nelle braccia di altrettante persone, ma alla fine ci ritroviamo qui, dodici mesi dopo, a dover ritarare un pò tutto e fare i conti con la realtà fattuale di oggi. Una realtà amara, con restrizioni generali, con timori vari, senza una vera prospettiva di uscirne bene, se non quella di continuare a vaccinarsi con la terza e quarta dose. Un quadro a tinte fosche che comprende pure il calcio, e quindi il nostro Lane. Per il Vicenza vale un pò lo stesso discorso: a novembre 2021 si registra una prima “strage” da viruscinese che colpsce sei giocatori, poco dopo altri cinque, quindi alcuni membri dello staff sino portando al rinvio della partita contro il Chievo (all’epoca in gran forma, poi sparito dalla scena del calcio che conta), che viene giocata successivamente, portando in dote un’importante vittoria dei biancorossi. In serie B le prime avvisaglie di ritorno del Covid-19 ci sono già state e, nel nostro caso, hanno provocato il rinvio – come noto – dell’attesa partita contro il Lecce, formazione di primo piano del torneo. Viaggio a vuoto  della nostra squadra e dei valorosi tifosi biancorossi, letteralmente beffati dalla decisione del rinvio partita dopo essere giunti in Salento: vedremo se saranno indennizzati, come ci auguriamo e come giusto.

Oltre ai tifosi anche i giornalisti (qui Mutterle del Giornale di Vicenza) a Lecce per nulla…

Neanche a farlo apposta, poi, a ruota del rinvio di questa gara, ecco giungere mercoledì sera la notizia meno gradita, ossia la presenza di alcuni casi di positività al Covid 19 all’interno della squadra biancorossa.  Annullata la seduta di allenamento e così, tanto per andare al sodo, ci troviamo subito di fronte alla prospettiva di rinvio della partita contro l’Alessandria,  in programma domenica alle ore 15 al Menti. Tanto più che la stessa squadra piemontese ha  nel frattempo reso nota la positività di un suo giocatore, mentre nel frattempo le squadre interessate dal Covid-19, chi più chi meno, sono diverse e non è detto che il loro numero si fermi. Oggi come oggi sono coinvolte: Lecce, Como, Pisa, Monza, Spal, Alessandria e noi. Ma potrebbero esserci ulteriori novità, con qualche aggiunta. Per questo è arrivato ,nella mattinata del 23 dicembre, lo stop del torneo in attesa di tempi migliori. Una situazione brutta, certo, con cui però bisogna fare i conti.

 

 

STOP DEL TORNEO: CHI  NE TRARRA’ PIU’  VANTAGGIO ?

 

La decisione degli organismi preposti è arrivata – come detto – nella tarda mattinata di giovedì ed è stata in certo qual modo dirompente, proprio perchè abbastanza radicale. Non solo, va detto pure che alcune società (leggasi Reggina, Perugia, Brescia, Frosinone, Cremonese) si sono opposte alla decisione, perchè a loro parere il campionato sarebbe risultato falsato o fortemente condizionato. Certo, ognuno può fare le proprie considerazioni, visto che quasi sempre – basta guardare al passato – una pausa abbastanza prolungata di torneo provoca conseguenze diverse. Ci sono le squadre che hanno problemi di infortuni e così possono recuperare. Ci sono quelle che ne approfittano  per tirare il fiato in mancanza di una panchina lunga. Ci sono invece altre, in piena corsa e forma, che finiscono per perdere il ritmo e spesso si imballano proprio dopo la pausa. C’è insomma di che meditare sullo stop che, a mio avviso, pare  a questo punto una scelta doverosa, nel senso che tende a limitare i danni del contagio e la sua propagazione, puntando a mettere in campo alla ripartenza del camipnato le squadre per così dire risanate. Questo ovviamente ce lo auguriamo tutti, perchè la vera imparzialità sta appunto nell’assunto che tutte le concorrenti possano giocare avendo a disposizione la rosa al completo, senza infettati da virus. Così le ultime due giornate come previste nel calendario vengono traslate a gennaio: la 19.ma giornata verrà giocata il 15 gennaio 2002, mentre la 20.ma (che è la prima di ritorno) avrà luogo subito dopo, il 18 gennaio. E’ stata decisa anche la data del recupero della gara contro  il Lecce, rinviata a data da destinarsi: si giocherà il 13 gennaio e così la squadra biancorossa dovrà prima tornare in Salento, tre giorni dopo scontrarsi contro l’Alessandria al Menti e quindi contro il Cittadella il 22 Insomma il Lane avrà tre partite da giocare (e che partite!) in soli nove giorni. Cose turche!  Cose da covid. C’è di che stare sulle spine, senza mai arrendersi!

il gol di Cappelletti con il Brescia: e se la sosta fosse l’occasione per recuperare il nostro difensore?

 

 BILANCIO DI FINE ANNO (PARZIALE)

 

A fine anno, volenti o nolenti, qualche bilancio bisogna pur farlo. Nel nostro caso è ancora parziale ma fino ad un certo punto. E’ parziale perchè il girone d’andata non è ancora terminato, ma è  completo su alcuni aspetti. E’ completo quando dice che il campionato d’inverno, alias il girone d’andata, l’ha vinto alla grande il Pisa, con una giornata di anticipo. I nerazzurri toscani hanno messo insieme la bellezza di 38 punti in 18 partite, frutto di 11 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte. Un bottino ragguardevole che la dice tutta sulla forza della formazione pisana, ben decisa a continuare su questa strada. Squadra compatta, forte in tutti i reparti, ben organizzata e guidata dalle mani esperte di mister D’Angelo, il Pisa ha le carte in regola per aspirare al salto diretto di categoria, pur tenendo sempre presente la mutevolezza del gioco del calcio che spesso regala sorprese. Nella prima parte del campionato, però, il Pisa è dominatore con 26 reti segnate e 12 subite. Alle sue spalle c’è l’altra big, il Brescia di Pippone Inzaghi, che insegue a quattro lunghezze e ha una voglia matta di tornare nella massima serie. La classifica attuale dice comunque bene, perchè le rondinelle hanno vinto 10 volte, pareggiato 4 e perso 4, ossia esprimono numeri inferiori a quelli della capolista. Al terzo posto una sorprendente Cremonese che quatta quatta (ricordo bene la partita rubacchiata al Menti) si è insediata al terzo posto avendo vinto 9 volte, pareggiato 4 e perso 4. La formazione guidata da mister Pecchia può giocare però senza particolari assilli e, a mente libera, è in grado di mettere in difficoltà chiunque. Finito qui? Assolutamente no perchè, direi che proprio  adesso viene il bello, ossia la totale imprevedibilità di questo campionato cadetto, dove in testa può succedere di tutto.

La Cremonese

 

TRE SQUADRE FORTI IN LIZZA

 

Guardando alla classifica emerge infatti una strana combinazione proprio alla spalle della Cremonese. Sono appaiate a quota 31 Lecce, Benevento e Monza. Tre squadre di prima grandezza, tutte legittime aspiranti al grande salto, e che hanno una partita in meno. Ecco allora che (speriamo ovviamente di no per il nostro Vicenza!) se dovessero fare bottino pieno nella partita di recupero, salirebbero proprio lì a fianco del Brescia. Quattro squadre a 34 punti (ripeto speriamo di no!) che inseguono il Pisa e che si contenderanno la piazza più importante sino all’ultima giornata. Formazioni blasonate, guidate da tecnici esperti e di primo piano, come Baroni, Caserta e Stroppa.

Benevento a Vicenza

 

Per quanto hanno fatto vedere negli ultimi anni, tuttavia, non escluderei dalla lotta al vertice neanche i cugini del Cittadella che sono usi ad uscire allo scoperto quando meno te lo aspetti, salvo deludere magari nei momenti topici (vedi la recente finale contro il Verona persa malamente e addio alla serie A). E neppure i ciociari del Frosinone che presentano un bilancio tutto sommato non malvagio, seppur zeppo di pareggi: hanno vinto solo 6 partite, pareggiate 10 e perse 2, come il Pisa capolista. Ci fermiamo qui in attesa della ripresa del campionato facendo gli scongiuri del caso e sperando che il nostro amato Vicenza – nonostante tutto – si ritrovi, che la società Lanerossi Vicenza faccia il suo, che i tifosi rimangano fedeli e fiduciosi. Come ha dichiarato di recente il sindaco Rucco: “Bisogna avere fiducia nella società Lanerossi Vicenza e sperare anche in un pizzico di fortuna… “.

 

Chiudo inviando gli auguri di Buon Natale e Buon Anno ai lettori di Calcio Vicentino.

 

Luciano Zanini

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