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La giornata storica di Busatto e Busato…Vicenza ultimo atto!!

Scritto da Luciano Zanini

IL PUNTO DI LUCIANO ZANINI

VICENZA, ULTIMO ATTO CON SUSPENCE

LA GIORNATA STORICA DI BUSATTO & BUSATO

 

Personalmente ero dell’opinione che la partita contro il Trento – quella delle perle di gol del duo Della Morte & Ronaldo – sarebbe stata decisiva per la migliore collocazione del Lane nella griglia delle pretendenti alla serie B via playoff. Era assolutamente necessaria la vittoria per tenere fuori gioco la Triestina dal terzo posto. Così è stato. Non davo invece soverchia importanza all’ultima gara contro l’Alessandria, ormai spacciata da illo tempore. Si diceva però: contro i grigi, già retrocessi, potrebbe essere l’occasione per tentare di ottenere un ulteriore vantaggio in più, ossia il piazzamento tra le teste di serie dei playoff. Purchè si realizzassero due coincidenze: vittoria del Lane per 3 a 0 e sconfitta della Carrarese (guidata sino a febbraio dall’ex-mister vicentino Dal Canto) contro il Pontedera, nel derby toscano di serie C, girone B. Tutto vero, tutto bello, ma il calcio ha dei suoi precetti e un proprio “codice” (non scritto) che spesso e volentieri si materializzano magari contro ogni previsione. Tanto per dire, sappiamo che un derby ha una sua storia unica, in cui spesso la squadra più forte soccombe o viene bloccata. Così pure succede anche per le tante squadre che raggiungono un grosso traguardo, la stessa promozione, con qualche turno di anticipo, e tac… immancabilmente poi deludono nelle gare successive. Tanto per stare in tema, basta parlare del Mantova che – una volta promosso – ha beccato sonoramente dal Lane e successivamente ha fatto ripetuti flop. Ecco quindi che, a terzo posto raggiunto dopo una cavalcata di 15 risultati positivi consecutivi, anche al Lane poteva benissimo applicarsi questo “codice” calcistico. Così è successo in buona sostanza anche domenica pomeriggio al Moccagatta di Alessandria, contro la squadra peggiore del campionato e con i due piedi in serie D. La squadra di mister Vecchi ha giocato un primo tempo floscio floscio, buscando il gol alessandrino e riuscendo a salvare la pelle solo allo scadere e per un pelo (grazie Eupalla!).

Il record delle sedici partite senza sconfitte

Ben compreso insomma che il Vicenza è sceso in campo nell’ultima giornata, avendo già raggiunto l’importante obiettivo alla sua portata prima dei playoff, ossia il terzo posto, va sottolineato che alla fine è riuscito a sfangarla ed evitare il pareggio, o peggio la sconfitta, contro l’ultima della classe. Certamente un bel segnale. Un ottimo viatico per i playoff prossimi venturi partendo dal terzo posto conquistato sul campo. Quel terzo posto – dobbiamo ricordarlo – che pareva un’utopia, un traguardo impossibile dopo un girone d’andata disastroso. Solo grazie all’avvicendamento in panchina tra Aimo Diana e Stefano Vecchi, le cose sono cambiate e il Lane ha pian piano ripreso sangue e classifica. Erano 15 i punti a distanziare i biancorossi dalla Triestina, che pareva una corazzata, e invece proprio in concomitanza con l’arrembaggio biancorosso ha cominciato clamorosamente ad imbarcare acqua, sino a farsi raggiungere e superare nello sprint finale. Una rincorsa eccezionale che ha portato con sé anche un record storico che va a tutto merito di mister Vecchi: la serie di sedici risultati positivi conseguiti dal Lanerossi Vicenza. Non è una cosa di poco conto, anzi, perché segnala che accanto a gioco di squadra, coesione tra i reparti, gran centrocampo, c’è anche la presenza di una giusta dose di buona sorte che non guasta mai nel conseguire grossi traguardi. Contro i grigi mi aspettavo una partita non banale da parte dell’Alessandria, in virtù del blasone che questa società (che in passato ha formato il celebre “quadrilatero piemontese” insieme con Novara, Casale e Pro Vercelli) poteva far valere. Nella sua storia infatti può vantare molti campionati di serie A e B, e l’aver dato i natali a diversi campioni: su tutti il pallone d’oro Gianni Rivera, talento calcistico puro e giocatore di livello mondiale per tanti anni. E poi, proprio quando non hai nulla da perdere, come appunto concerne l’Alessandria di questo momento, non rimane altro che fare di necessità virtù e tentare di fermare o battere un’avversaria di rango.

La giornata storica di Busatto & Busato

Premesso che poi il derby tra Carrarese e Pontedera è finito con la vittoria dei “marmorini” per 2 a 1, togliendo così ogni rimpianto ai biancorossi, possiamo ben dire che la partita del Lane contro l’Alessandria è stata un ultimo atto con suspence. Tifosi e addetti ai lavori si aspettavano una netta vittoria dei nostri solo che ,appunto per quanto sopra detto, le cose sono andate diversamente in campo. La squadra disposta da Vecchi non è quella solita ma risente di squalifiche e infortuni. Ovviamente, però, è sempre forte in ogni reparto per cui ci si aspetta gioco e gol. Succede invece che sui nostri cali una sorta di abulia, di distrazione generale, per cui anzichè mostrare i muscoli il Vicenza si adegua al clima amichevole di fine campionato e la gara assume un fisionomia improntata al gioco svogliato e senza sugo. Ci sono solo un paio di sussulti: il primo con Ferrari che segna ma il gol viene annullato per un suo fallo precedente; il secondo con Delle Monache che ha l’occasione giusta ma spara alto. Gol sbagliato, gol buscato: il vicentino dell’Alessandria Busatto (due “t”) si muove bene in area tanto che Ronaldo per fermarlo commette fallo. Rigore che batte lo stesso Busatto e fa 1 a 0. Il ragazzo ha cuore biancorosso perchè non esulta, ma il gol lo fa bene! A questo punto mister Vecchi capisce che la gita fuoriporta in Piemonte può trasformarsi in spiacevole legnata e decide di suonare la carica ai suoi prima di scendere in campo per la ripresa. Fuori Proia, impalpabile, dentro il “piccolo Sivori” Della Morte per cambiare la famosa inerzia della gara. Qualcosa pare muoversi ma il risultato non cambia con i grigi che tengono bene il campo e rimangono pure in dieci per l’espulsione di Gega (27′). Ci sono comunque due palle gol per i biancorossi create da assist di Ronaldo: una sui piedi di Delle Monache che spreca malamente a due passi dal portiere, e l’altra di Franco Ferrari che fa lo stesso spedendo il pallone a lato da quasi sotto porta. Insomma il Lane non cava un ragno dal buco e si profila un pomeriggio-beffa. Si profila però, perchè al 70′ a Vecchi viene la bella idea di mettere in campo il baby Busato (una sola “t”). La dea Eupalla deve averlo sicuramente in simpatia: è un giovanissimo all’esordio assoluto (classe 2004) e va incoraggiato e protetto, come vedremo. Passano i minuti e il Lane non sfonda, anzi per poco rischia di affondare del tutto quando Confente riesce a sventare una pericolosa punizione di Mastalli (77′). Dài dài arriva il momento d’oro per il baby neo-entrato: a seguito di mischia in area grigia la sfera perviene proprio a Busato che non si fa scappare l’occasione e la piazza in rete (89′). Gol storico per lui e scossa per il Lane che si ritrova e ci riprova con buona determinazione. Tanto che al 96′ el loco, ma generoso, Ferrari si procura un fallo da rigore: va poi sul dischetto e, freddo freddo, fredda il povero Farroni. Finisce in gloria, nonostante tutto. Evviva!.

Ferrari si complimenta con il giovane Busato

Anche l’Arzignano chiude bene e resta qui!

Tutto è bene quel che finisce bene! Il vecchio caro adagio, mai fuori moda, calza a pennello anche per quest’ultima giornata del campionato di serie C, girone A, 2023/2024. Il Lane ha vinto l’ultima partita, sebbene abbia rischiato di lasciarci le penne, e si può intestare tante belle cose, di cui abbiamo detto. Ora la mente del condottiero orobico è naturalmente intrisa di playoff, di studio delle avversarie, di esame approfondito dello stato psico-fisico dei giocatori biancorossi e via cantando. Senza essere fessamente ottimisti, ma solo realisti possiamo comunque nutrire qualche buona dose di speranza in vista dei prossimi playoff. Come tutti sanno, per i playoff vale quasi sempre la regola “vaticana”, che recita “Chi entra (in Conclave) Papa esce Cardinale”, per dire che è difficile fare pronostici quando alla fine la spunta una sola squadra su decine di concorrenti. E non è nemmeno detto che le teste di serie possano arrivare in fondo: basta vedere il Lecco lo scorso anno. Ciò posto, dobbiamo però ricordare che mister Vecchi è bravo e ha esperienza (vincente) di playoff. Che il Lane ha fatto un super girone di ritorno finendo al primo posto della classifica. Che Ronaldo è tornato alla grande e Della Morte scalpita con le sue serpentine. Che il blocco difensivo è esperto. Che davanti – nonostante l’assenza di Rolfini che non ci voleva proprio – c’è gente che sa fare gol di ogni tipo. Con queste premesse a mio parere la parola d’ordine è una sola: giochiamocela con fiducia nei nostri mezzi senza avere complessi di inferiorità verso alcuna concorrente, sebbene forte. Però, e c’è un però grande come una casa, guai a ripetere quello che è accaduto negli ultimi anni: il non metterci l’anima e la grinta, sempre e comunque. Questo sarebbe imperdonabile. Un grande complimento, infine ma non da ultimo, all’Arzignano che proprio nella partita contro una squadra forte (Atalanta U23) ha conquistato il punto salvezza decisivo e con esso la permanenza in serie C. Grande risultato e grande applauso per il presidente Chilese, il suo staff e per i tifosi della Valchiampo.

Luciano Zanini

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