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Una vicenda umana tutta da raccontare: Andrea Maino

Scritto da Federico Formisano

Ho dovuto aspettare finora nel poter dare riscontro alla Vostra notizia risalente ai primi di giugno scorso riguardante i miei problemi di salute e la conseguente impossibilità nel proseguire l’incarico di guidare la prima squadra del Calcio Poleo per la prossima stagione. Mi avete messo lì un assist troppo bello, voglio cogliere la palla al balzo, fare goal e spaccare anche la rete della porta! Da troppo tempo me né sto zitto, digerisco falsità di ogni genere sul mio conto, faccio finta di nulla senza mai rispondere, agire e/o reagire…ora basta!

A coloro che affermano che sono un mercenario, che faccio calcio per i soldi, che pago per allenare, che offendo gli avversari, che protesto di continuo contro gli arbitri, addirittura che insulto i mie giocatori e chi più né ha più né metta, vorrei semplicemente narrare il mio trascorso in ambito calcistico e nella vita di tutti i giorni.

Dall’estate del 2006, subito dopo essermi diplomato come ragioniere gestisco con l’aiuto della mia famiglia nativa le piccole aziende di famiglia. La prima una tessitura che produce tessuti per abbigliamento, la seconda da poco “fondata” tratta combustibili ecologici ( pellets/legna/tronchetti e derivati del legno ).

Da maggio 2011 sono innamorato delle donna più bella del mondo che non cambierei proprio con nessuna!

Da sempre sono appassionato, quasi maniaco, innamorato di calcio.

La prima avventura inizia praticamente per scherzo, il segretario del Lakota il Sig. Piergiorgio Bonato, a maggio 2013 mi chiede se voglio allenare per la stagione 2013/2014 gli amatori della sua squadra AICS Lakota Perlena, accetto tanto non è una cosa tanto impegnativa…lo spirito è quello giusto, un solo “ allenamento “ a settimana, svariati giri post allenamento, partita al venerdì sera…punti pochi birre troppe ma risate a volontà!

A luglio 2014 decidiamo di andare a convivere, perché insieme si sta che è una meraviglia, ma le responsabilità aumentano! Il lavoro è in lento declino ma sia galleggia nonostante tutto.

Sempre in questo periodo, il buon Piergiorgio Bonato mi affida la formazione allievi provinciali annata 98/99 del Lakota Calcio, anche qui le responsabilità sono diverse: devi tentare di farli crescere, di dargli anche un po’ di cultura calcistica, di farli maturare come giovani uomini senza mai tralasciare il divertimento…in campionato arriviamo terzi dietro a realtà come Summania e Schio, vinciamo la coppa disciplina, arriviamo in finale al Città di Bassano e perdiamo 2 a 1 contro il Cartigliano che è palesemente di altro pianeta.

A inizio 2015 la convivenza va benissimo e si progetta di mettere su famiglia, anche senza il matrimonio per ora…Nonostante il lavoro non desse molte garanzie economiche.In questo periodo con il Signor Bonato nasce un malinteso ( più suo che mio a dire il vero ), successivamente risolto ma lì per lì ho deciso di non rimanere e di aspettare eventuali altre proposte. Arriva subito il Colceresa per la categoria allievi provinciali, stagione 2015/2016 ma dopo poche settimane di preparazione e qualche partita di campionato mi faccio da parte. Ho ancora di più tempo per concentrare forze e energie per la mia vita…vogliamo un figlio…nonostante gli innumerevoli tentativi, i test, le analisi, acido folico, integratori niente da fare, il nucleo famigliare non si allarga. A aprile 2016 ricevo la proposta di allestire e allenare la nuova squadra juniores ( che da qualche anno mancava ) del nuovo Dueville Calcio a inizio era del Presidente Sig. Stefano Rasotto.

Proprio quando ti rassegni e non ci credi più succede l’incredibile…la mia compagna è incinta, sono felicissimo e consapevole che cambierà tutto nelle mia vita! La gioia però dura poco, neanche il tempo di realizzarla che dopo una dozzina di settimane è già ora di procedere con la raschiatura.

La nuova squadra si amalgama bene, si conoscono sempre meglio, si divertono e…dopo 8 giornate è prima da sola in classifica; ma poi, causa molteplici defezioni in prima squadra la rosa viene privata dei giocatori più “importanti”, a quel punto tento di “pescare” sotto dagli allievi ma mi viene comunicato che quella squadra non va toccata in quanto deve provare a vincere il campionato ( non lo vincerà ). Si entra in “conflitto” con i Signori DS, la mia rosa ormai ristretta all’osso, classifica precipitata e il Presidente Rasotto decide per l’esonero.

Dopo la batosta per la perdita di un figlio, nonostante la delusione, ci siamo resi conto che il tutto ci ha fortificato ancor di più e uniti ancor di più…ci sposiamo il 01/07/2017!

Tra i vari invitati 4/5 personaggi dei prestigio degli amatori AICS Lakota Perlena ( tutti presenti ), e poi senza invito un bel gruppo con un paio di genitori dei miei ragazzi del Dueville Calcio ( quando li ho visti mi sono commosso, e il bomber Benetti per tagliare l’aria mi fa: “ mister, non ho mai visto una sposa così bella “ ).

A maggio 2017 arriva l’irrinunciabile proposta del Costa Barausse Fara in prima categoria. Con il nuovo DS Simonato ci attiviamo per allestire una squadra con budget di 1/3 rispetto le ultime gestioni e con un solo unico grande obiettivo: salvarsi all’ultimo minuto dell’ultima giornata spendendo 1/3 degli anni precedenti! Dopo le partite di coppa, inizia il campionato: alla prima in casa vinciamo 2 a 0 contro il Grisignano, la seconda vinciamo 2 a 1 in casa del Silva, la terza perdiamo immeritatamente 2 a 0 a Tezze ( che risulterà vincere campionato e coppa Veneto in quella stagione ) e ricevo la telefonata di complimenti dal mister Paolo Castaman, la quarta vinciamo 2 a 1 in casa contro il Chiampo di Nicolè ( poi promosso in promozione tramite play off )…insomma 9 punti in 4 partite!

Andrea Maino: alla presentazione del Fara c’eravamo e questa foto l’abbiamo scattato noi

E’ l’inizio della fine, tra alcuni dirigenti con cariche importanti inizia a girare la voce…se non andiamo ai play off è da spararsi ?!?!? Alla 5a giornata andiamo a Marola ( che arriverà terzo a fine campionato ) e perdiamo nettamente 5 a 2, il giorno successivo il DS chiama a rapporto presso il proprio rinomato negozio colui che vorrebbe mi avesse sostituito…la società tiene botta e mi sostiene ma il giocattolo si è inesorabilmente già rotto…da lì in poi un disastro con l’inevitabile esonero subito dopo la 14a giornata, comunque con 10 punti in classifica, prima dell’ultima partita d’andata contro le Alte Ceccato.

Nella vita di tutti i giorni gli impegni non mancano, da poco sposato quindi con una mia famiglia, lavoro sempre abbastanza stressante, mio padre si ammala seriamente (poi tutto si risolve grazie a Dio ), e la delusione anche calcistica mi manda un po’ in confusione…né risente purtroppo chi non dovrebbe! Ma siamo forti, tutti sbagliamo nella vita ma il bene e l’amore reciproco è davvero tanto!

Fatto sta che alla fine di quella stagione, la società capitanata dalla famiglia Costa ( che ringrazierò sempre a priori ) termina il campionato, 30 partite, con 21 punti in classifica…di cui 6 fatti contro le Alte Ceccato ( unica squadra che io non ho mai affrontato in quella stagione ) e squadra che giocherà lo spareggio play out proprio contro il Fara…si salva il Costa Barausse Fara con un goal al 90 di un vero uomo e unica vera bandiera di quel Costa Barausse Fara che di nome fa Mirko Ronzani…come da obiettivo di inizio stagione, salvi all’ultimo minuto dell’ultima giornata ( poi se sia stato speso 1/3, di meno o di più rispetto alle annate precedenti non è più stato di mia conoscenza essendo stato allontanato da mesi…se posso sbilanciarmi dico sicuramente di più ! ).

A inizio estate 2018 iniziano i problemi di salute e tutte le problematiche, i pensieri e i casini che né consegue…

Il lavoro non è un gran che ma nonostante tutto si va avanti…

A maggio 2018 l’Alto Astico Cogollo viene promosso in prima categoria, trascinato dalla valanga di goal di bomber Sy ma a mio avviso principalmente dal numero uno dei mister ai nostri livelli della zona, il Signor Pietro Dalle Carbonare. Fatto sta che la squadra è promossa in prima categoria, si trova senza mister, si trova senza il capocannoniere e non ha nessuna esperienza della categoria.

 

Assieme a una bella persona, il Signor Dario Fattor, nonostante le mille problematiche allestiamo la squadra ( il primo acquisto è fatto da me, si chiama Mattia Balzarin, abita a Castelnovo di Isola Vicentina, lavora a Dueville e non salta MAI un allenamento…ad Arsiero ) che a detta dei professori del settore sarebbe arrivata ultima ( dove vuto che i vaga senza Sy e con Maino che li allena?!?!?…gia retrocessi )…ricordo che con Dario dicevamo: se ci salviamo all’ultima giornata abbiamo fatto un miracolo!

Subito dopo la chiusura della campagna acquisti Dario si dimette, né capii più tardi i veri motivi.

Alto Astico Cogollo

Il 24 luglio 2018 ( giorno di presentazione della nuova squadra, tra l’altro ), mi viene asportato d’urgenza il testicolo sinistro che da qualche giorno si era gonfiato triplicando le sue dimensioni normali senza cause conosciute.

L’esame istologico dice tumore…gli addetti ai lavori mi tranquillizzano subito dicendo che si tratta pur sempre di quel male lì, è quello che hai più possibilità di curare ma nonostante tutto mi propongono ( a mia scelta, facoltativa ) una seduta di chemioterapia adiuvante come prevenzione per possibili ricadute future di questa malattia.

Se non hai figli e hai intenzione di averne vai a Padova a conservare il seme ( andiamo ma non ci danno molte speranze ).

Fatto tutto, seme conservato e singola seduta di chemioterapia facoltativa ai primi di settembre ( senza mai rinunciare a nulla, famiglia, lavoro, passione del calcio ).

Calcio: vinciamo tutti e due i derby per 2 a 1 contro la Pedemontana, sbanchiamo a Malo, battiamo il Dueville, roviniamo il filotto della capolista Montebello…alla 25a giornata vinciamo 5 a 1 contro i resti della Stanga, alla 26a giornata facciamo 0 a 0 ( con 6 ragazzi fuoriquota in campo ) contro il coriaceo Grisignano…finita la partita esonerato! Nono in classifica, con 31 punti, alla 26a giornata, con 9 vittorie, con 4 partite rimanenti da giocare tutti scontri diretti di cui 3 in casa ( tra l’altro anche contro il già retrocesso Junior Monticello )!

Motivazioni: hai tutta la squadra contro, o mandiamo via te o restiamo senza giocatori e poi hai modi troppo aggressivi con i ragazzi!!!

Alla fine l’Alto Astico Cogollo si salva ( mai avuto dubbi ), traghettato dal preparatore atletico Busato Stefano ( anche qua non avevo dubbi ), come da obiettivo di inizio stagione, ossia all’ultima giornata!

Qua veramente vado fuori di testa e non ci capisco più niente…ho perso un figlio, ho avuto un tumore e perlopiù al testicolo, conservo il seme ( e mi tolgono speranze anche qua ), lavoro sempre più responsabilità, e poi il calcio… Fortunatamente ho la fortuna e anche la forza di farmi aiutare psicologicamente, è maggio 2019.

Successivamente rimetto in ordine la mia vita, la mia famiglia davanti a tutto, tento di recuperare qualche rapporto che nel tempo si era spento o comunque logorato, dò al lavoro la giusta importanza e rifiuto le proposte calcistiche che mi giungono tra maggio e settembre 2019 ( Nove – Lugo – Union LC ), i problemi di salute sono un ricordo, ricordo passato ! Tra ottobre e novembre 2019, mi chiamo il Poleo Calcio che finora ha disputato 10 partite e ha solamente 5 punti in classifica…il Presidente Signor Padovani Massimo decide di affidarmi la squadra con l’obiettivo: dare una scossa all’ambiente e provare a salvarsi nonostante la “ drammatica “ situazione di classifica e nonostante la difficoltà di un girone mai così tosto!

la formazione del Poleo allenata da Maino

Non nascondo che avevo paura di sbagliare e di commettere l’errore che ha segnato la mia vita, né parlo però con mia moglie e alla fine penso: “ voglio dimostrarti che non sbaglio più, voglio dimostrarti che ho imparato la lezione, il calcio è un gioco e lo vivrò come tale…spensierato”

Accetto il Poleo, l’inizio è traumatico tant’è vero che in 5 partite raccogliamo un solo punto frutto del 2 a 2 in casa nostra contro il Dueville…nonostante il non cambio di rotta sperato dalla società e le mie assenze ( preventivamente comunicate per impegni familiari e per viaggio a Cuba programmato da tempo ), il clima è sereno, tutti collaborano, tutti incitano, magari non ci crede nessuno però siamo tutti dalla stessa parte, tutti sulla stessa barca!

Da novembre però ritorna il pensiero che non te lo cerchi tu, ma arriva e quando arriva fa danni…durante un controllo di routine ( lo chiamano follow up, ogni 6 mesi nel mio caso che ho avuto il tumore al testicolo ) ho un valore del sangue sballato…tetto massimo 240 avevo quasi 500. Le successive analisi mostravano un sempre maggior incremento di tale valore, l’oncologo mi prescrive la visita diagnostica ( PET ) a fine gennaio 2020 per approfondire e capire a fondo il problema.

Il girone di ritorno inizia alla grande, vinciamo 1 a 0 contro la corazzata Zanè, pareggiamo 0 a 0 a Sandrigo ( ai punti avremmo stravinto noi ), alla 3a di ritorno vinciamo 3 a 2 al 93esimo dopo che il primo tempo eravamo sotto 2 a 0 contro Arcugnano. Poi due sconfitte, episodi a Valdagno per 3 a 1, e nettamente meritata 3 a 1 in casa contro il San Lazzaro, è il 2 febbraio 2020.

Lunedì 3 febbraio arriva il referto dell’esame svolto, massa addominale ( tumore ) di circa 13 centimetri linfonodale retroperitoneale che ingloba l’aorta da recidiva del testicolo di luglio 2018. L’oncologo mi dice senza tanto girarci intorno, è brutto è in un brutto posto non è operabile e sta crescendo molto velocemente!

I pensieri e le paure non serve raccontarle, credo che a volte gli occhi delle persone parlino…ma il mio principale pensiero era mia moglie, poi le nostre famiglie, poi a seguire il lavoro e per finire il Poleo.

Il 4 febbraio chiedo al mio Presidente Padovani un colloquio pre allenamento, lui e nessun altro prima d’ora sapeva nulla. Gli dico: “ Massimo ho un tumore brutto che mi hanno scoperto in questi giorni, quando sono venuto qui ai primi di novembre non avevo niente. Siamo penultimi, la squadra ha dato segnali di essere viva, io ho questo grande problema, non posso darti più nessuna certezza perché dal momento in cui non so a cosa andrò incontro non so se avrò tempo, forze, possibilità di venire ancora qua, chiama un altro mister se vuoi tutelarti meglio…sappi che qualsiasi cosa decidi di fare, la mia stima nei tuoi confronti è inalterata “…risposta sua in tempo zero: “ dopo quello che mi hai detto che il Poleo si salvi passa in secondo piano, se tu stai bene qua e venire qua quando riesci per te è una valvola di sfogo io sono contentissimo vederti qua “…rimango senza parole, parole che però devo trovare la forza di trovare per comunicare la situazione a staff e giocatori che mi aspettano in spogliatoio…

Dissi tutto…c’è chi è andato via senza allenarsi, chi piangeva, chi non ha avuto coraggio di dire niente e mi ha scritto per telefono, chi non parlava più, chi mi ha abbracciato, chi mi ha dato una botta sulla spalla, chi si è sbilanciato e ha detto: “ mister deso te femo vedare naltri che UOMINI che semo “…ho visto tutto, ho sentito tutto e tutti mi hanno dato forza, anche chi crede di non aver fatto nulla!

La domenica successiva facciamo 0 a 0 a Grisignano, sbagliando l’impossibile.

Il lunedì inizia la chemioterapia, si chiama PEB, arrivi all’ospedale di Santorso alle 9 di mattina, ci rimani su un maledetto letto fino alle 3 del pomeriggio per tutti i giorni della settimana e ti sparano in vena 11 flebo di ogni nome più impronunciabile…mi accompagna mia cognata, mi assiste mia suocera, poi terminato lavoro arriva mia moglie a prendermi per accompagnarmi ( toccata e fuga a lavoro ) a casa. La settimana successiva solo al lunedì, la settimana dopo ancora solo al lunedì…1 ciclo è di 21 giorni!

Qua né capitano sempre di nuove, difficoltà a urinare, difficoltà a scaricare, poca fame, zero forze, perdi i capelli e tutti i peli del corpo, ti gonfi di più di quanto non lo sei normalmente, poca voglia di lavorare ( ma non salto un giorno ), poca voglia allenare ( ma non salto una seduta ), poca voglia di tutto, prurito ovunque, tachicardia nel raro sonno…Solo un grande pensiero, mia moglie sempre e comunque davanti a tutto, malattia compresa, paura di non farcela inclusa…Lei davanti a tutto!!! Devo fargli vedere che sono forte e che anche in questa situazione Lei è in cima alla mia piramide!!! Alla 7a di ritorno vinciamo al 90esimo contro il  Due Monti. Siamo penultimi, a + 6 dall’Alto Astico Cogollo ultimo, a – 3 dal Dueville e con la quartultima non più così distante… Scoppia il coronavirus…

L’azienda di famiglia che vende prodotti per il riscaldamento lavora sempre essendo bene di prima necessità. Secondo ciclo di chemioterapia sempre a Santorso, stessi orari, stesso letto, stessi flebo, stessi problemi e stessi pensieri…anzi sempre più, tutto il giorno da solo perché nessuno poteva entrare in reparto che non fosse il paziente, e la paura di beccare questo virus che per un malato oncologico privo di difese immunitarie può essere letale! Ciò nonostante avanti sempre, lavoro ( poco ma non salto un giorno ), il calcio nel limbo dell’ombra da covid19.

Nella confusione da pandemia, il reparto di oncologia dell’ospedale di Santorso viene inglobato dallo stesso di Bassano del Grappa, in quanto l’ospedale dell’alto Vicentino diventa esclusiva del Covid19.

Altra rogna…si va a Bassano in mezzo al traffico e ai lavori della Pedemontana, in reparto ammalati da ogni dove ( si parte da Valli del Pasubio arrivando fino a Solagna, passando per Asiago senza tralasciare Villaverla…robe da matti !!! ), pochi letti, poco tempo, tanti pazienti… Il 3o e 4o ciclo li faccio a Bassano, tutto uguale a prima…con la differenza che le bombe di flebo impiegano 3 ore in meno per esserti iniettate ( finivo alle 12.30 ) e il letto era una cosa per pochi eletti…risultato vene bruciate e piaghe nel culo! Mi accompagna sempre, andata e ritorno, esclusivamente mia moglie…è la sua volontà. Nel frattempo il calcio e il mio Poleo si sono dovuti fermare e arrendere definitivamente a causa del Covid19!

La mia unica valvola di sfogo giorno dopo giorno con speranze sempre più esili…ma mi sento orgoglioso, nonostante per cause di forza maggiore non abbiamo realizzato l’impresa, orgoglioso perché ho conosciuto UOMINI…UOMINI VERI, non c’è impresa più grande al mondo!

Poi tutti salvi, proprio tutti…compresi coloro che dopo il mio esonero su 26 partite disputate ( 4 lo scorso anno + 22 in questa stagione ) ne vincono 3 su 26…salvi anche loro, ma senza il salvatore della patria scappato prima che la nave affondasse ( a differenza dello scorso anno )…salvi tutti, le stranezze del calcio!!!

La chemioterapia è finita, la malattia durante il trattamento ha dato risultati abbastanza positivi, ma il male è sempre lì!!! Tra la fine di maggio e i primi di giugno incontro la dirigenza del Poleo, il Presidente Padovani, il Signor Gigi Fochesato ( tra le altre cose zio di mia moglie ) e il Signor Giuliano Sorgato…né esce quanto riportato impeccabilmente su Calcio Vicentino ai primi di giugno!

Il presidente Massimo Padovani   spiega  i motivi di un cambio della guardia con mister Andrea Maino che ha dimostrato di essere una persona splendida e molto capace sul lavoro e che ci aveva permesso di fare qualche punto e di poter puntare sulla salvezza. “Purtroppo – dice il Presidente – Andrea si è ammalato e non ha potuto confermare la sua presenza sulla panchina della nostra squadra. Noi tutti, dirigenti, collaboratori e giocatori gli rivolgiamo un grande in bocca al lupo perchè si riprenda presto.  E lo ringraziamo veramente di cuore per il lavoro svolto. (questo è l’articolo a cui fa riferimento Andrea)

Anche qua si misurano le persone, a differenza delle precedenti pubblicazioni su testate giornalistiche o anche su Calcio Vicentino, dove veniva messo il mio nome in piazza senza che fosse MAI stato chiesto nulla al sottoscritto…mi chiama Gigi e mi fa: “ dobbiamo comunicare la decisione, possiamo dire la reale motivazione o è un problema?”…risposta mia: “ quale problema? Sono ammalato, non lo ha voluto nessuno…non sono un pezzente! “.

Non potevo dare alcuna certezza, dovevo aspettare la nuova PET di fine giugno; il Poleo giustamente affida la squadra al nuovo mister. Ricevo anche qualche altra gradita telefonata e faccio qualche colloquio, con gli juniores provinciali dello Zanè, con la juniores elite del Summania, e anche con la grande favorita del prossimo campionato di prima categoria del girone C, la Pedemontana…per il mio problema di salute o per altri motivi alla fine non se né fa niente!

29 giugno 2020 a Negrar ( Verona ) a fare la PET…la risposta sembra buona ma non definitiva, praticamente non si riesce a capire se il tumore sia ancora vivo o se è morto. Bisogna rifare la PET ai primi di agosto in modo da far trascorrere altro tempo per aver maggior certezza.

Il lavoro piano piano e gradatamente a fatica riprende ( tessitura compresa ). Ai primi di luglio a mia totale insaputa e senza che me né renda assolutamente conto, senza accorgermi ( forse per la troppa fiducia o per gli effetti delle chemioterapie che mi hanno “drogato”…giuro che non so darmi risposta ) la situazione vicino e attorno a me precipita…nonostante tutto, ancora una volta, il pensiero se il male sia vivo o morto mi scivola addosso!

10 agosto 2020 a Negrar ( Verona ) a fare la PET…quella decisiva! Il titolo è: UN TERREMOTO… DISTRUGGE IL MARCIO, EMERGE IL VIVO, proprio così perché in questo periodo ho pesato tutto e tutti, ho misurato tanto e tanti, è il destino del mio male che ha voluto ciò…sembra strano ma sono felice di aver dovuto tribolare tanto, perché ora ho messo ognuno nel posto che merita, si questo tumore ha tolto il marcio intorno a me nè sono certo!

Se qualcuno, chiunque esso sia, avesse da testimoniare con prove certe che tutto il papiro fin qui scritto non corrisponde al vero…sono qua sempre disponibile, aspetto!

E’ giunto il momento di chiudere la narrazione e passare ai ringraziamenti.

Ringrazio mia moglie Laura per esserci stata a modo suo, ringrazio tutta la famiglia di mia moglie per esserci stata a modo loro, ringrazio l’oncologo Dottor Puccietti per esserci sempre stato, ringrazio tutto il reparto dell’oncologia di Santorso con il primario Dottor Franco Bassan in primis per esserci sempre stato, ringrazio la mia famiglia per esserci sempre stata, ringrazio mio compare Alessandro per esserci sempre stato, ringrazio qualche mio ex giocatore per esserci sempre stato ( Mattia Balzarin è uno di questi ), ringrazio tutta la famiglia del Poleo Calcio ( Presidente, dirigenti, staff, giocatori, collaboratori ) per esserci sempre stati!

Tutti gli altri li saluto, tanti li saluto per sempre!

N.B. per quanto riguarda il futuro: Io sono sempre qua… Al lavoro ora non ci penso perché è chiuso…chiuso per ferie si riapre il 31/08.

Calcisticamente sono disponibile solo per società e squadre composte esclusivamente da UOMINI ( Poleo insegna ). Disponibile perché il gioco del calcio è la mia passione più grande, nonostante il passato, nonostante tutto mi sento fortunato e pure forte in questa mia grande passione. Fortunato e forte proprio come nella vita, vicino a me voglio SOLO gente vera, leale, corretta e per bene…Vi confesso che non ho MAI pensato di morire, potevo morire appena scoperta la malattia, potevo morire durante la chemioterapia, potevo morire da coronavirus perché senza difese immunitarie, potevo morire di ansia in attesa della risposta dell’ultima PET di agosto…sarei morto sereno e in pace con me stesso!

A comunque, per ultima cosa essendo veramente per me la meno importante…IL  MARCIO  E’  MORTO, ANDREA  MAINO  E’  VIVO !!! GRAZIE anche a Calcio Vicentino

E un pezzo lungo, ma vale la pena di essere letto.  Non abbiamo cambiato una virgola, non abbiamo tolto nessun passaggio,  nessun riferimento. Andrea nei suoi toni è garbato ma se qualcuno pensa di dover replicare può farlo e pubblicheremo le sue considerazioni. 

Non servono parole di circostanza. Lui dentro di sè ha una gran forza, una forza che si percepisce e che potrebbe spostare montagne. Se potrà servire noi lo aiuteremo volentieri in questa impresa perchè sappiamo di avere in comune la passione e la passione è forza. 

Andrea vogliamo incontrarti di nuovo in un campo di calcio !!!

 

 

Sull'Autore

Federico Formisano