Promozione

Lo Schio boccia con un 4 il quadri… Mestrino ed è secondo della classe in Promozione

Nei primi 45′ un solo acuto firmato Munarini, l’allungo dopo il break ma sul 2-0 per i giallorossi l’ammaccato Carlotto riapre i conti su punizioni e i padovani sfiorano il pari, prima di crollare nel finale finale sotto i colpi degli scledensi.
Lo scontro da podio designa la prima outsider del Camisano e allunga la serie d’oro di Simonato e compagni. 

SCHIO-MESTRINO 4-1 [pt 1-0]

SCHIO: Zironelli, Ruviero, Dalla Riva, Simonato [C], Zerbaro, Dal Santo, Prumucci, Ferretto, Munarini, Andreetto (dal 34′ st Benvegnù), Eberle (dal 43′ st Palmadessa). All. Zenorini (A disposizione Bogdanic, Palmadessa, Mazzone, Plcido, Benvegnù, Toniello).

MESTRINO: Pranovi, Romio (dal 13′ pt Bagarello), Bado (dal 17′ st Brotto), Antonello, Zanetti (dal 33′ Guengane), Banzato, Menale (dal 38′ st Trabuio), Fantin, Spessato [C], Trevisan (dal 1′ st Carlotto), Moreschi. All. Bernardi (A dispozione Coppo, Guengane, Andreasi, Bagarello, Tagliapietra, Trabuio, Carlotto, Brotto).

RETI:  nel primo tempo 31′ Munarini (S); nel secondo tempo 4′ Andreetto (S), 16′ Carlotto (M), 30′ Primucci (S) e 47′ Munarini (S).

Arbitro: Forzan di Castelfranco Veneto (assistenti Daminato e Facci di Bassano del Grappa).
Note. Spettatori 250 circa. Ammoniti Ferretto, Andreetto, Simonato, Primucci (S), Banzato, Bodo, Brotto (M). Allontanati allenatore Zenorini (S) al 37′ st per proteste e un dirigente Mestrino al 25′ st per proteste. Angoli 7-4 (pt 2-1).

Schio – servizio di Omar Dal Maso

Il  quadrimestrino è servito. Sì, allo Schio, per alzare la media e continuare la scia di “voti” alti in pagella dopo la prima interrogazione dell’anno nuovo. Un compito per nulla facile quello che attendeva gli scolaretti gialorossi del prof Zenorini, che se è vero che finisce dietro la lavagna dei cattivi per l’allontanamento lo fa col ghigno di soddisfazione di chi ha istruito alla perfezione i suoi discepoli. Spinto dall’ottima vena di Munarini (doppietta più assist e un gol sacrificato all’abbaglio di un guardalinee) ma più in generale da un reparto avanzato brillante, lo Schio sfonda quattro volte, anche se sul 2-1 i padovani dell’ex Bernardi hanno sfiorato il pareggio facendo passare davvero dei brutti cinque minuti ai tifosi della Val Leogra. A proposito di freschi ex, il gol della speranza e che sarà poi solo della bandiera lo sigla proprio Carlotto, stoicamente in campo dopo l’intervallo nonostante le “ammaccature” contro la sua ex squadra. A segno pure Primucci e e Andreetto a completare l’armata offensiva ben sorretta da una mediana ispirata e gagliarda.

Si parte con panchina corta per gli scledensi, senza alcune pedine, ma in avanti i galantuomi del gol ci sono tutti. Anche se si presenteranno un po’ in ritardo all’appuntamento col vizietto, nei secondi 45′. Nella prima frazione, infatti, tolto il lampo dell’1-0 firmato Munarini di crapa dall’area piccola, con parole e musica del crossatore seriale Eberle, tutto sommato meglio gli ospiti: Mestrino che spreca una palla gol e colpisce pure una traversa. Ma la polpa del match sarà tutta nella ripresa dopo un primo round post pandori.

Munarini

Si parte con i padovani a mettere il naso in area avversaria, ma nulla da inchiostrare sugli appunti fino al quarto d’ora, quando prima su cross dalla banda sinistra c’è bagarre per toccare palla sottoporta e sul successivo corner battuto dall’altra parte la sfera sfila davanti Pranovi sfiorata dal mucchio, prima di morire sul fondo. Solo Dalla Riva al 18′ prova il tiro da fuori, in torsione e sugli sviluppi del secondo angolo della partita, palla centrale e sopra il montante. Si viaggia oltre metà frazione, al 24′ l’occasionissima per lo sgambetto ospite: il Mestrino s’incunea in area di casa con Spessato a calciare deciso in porta, Zironelli ci arriva ma respinge in zona rossa, dove Trevisan indisturbato prende la mira per la piazzata con il portiere ancora a terra, il colpo d’interno finisce fuori.
Pericolo uno scampato per lo Schio, che però non si accontenta e concede un altro spiffero che si tramuta in brivido: al 30′ colpo di nuca di Banzato che prova a dire “banzai” nella giungla davanti a Zironelli, colpo goffo e quasi gobbo perchè la sfera impennatasi colpisce la parte alta della traversa. Doppio pericolo scampato e subito dopo arriva l’uno a zero: bravo Eberle a lavorare palla sulla destra, primo traversone ribattuto sempre sulla destra, c’è il tempo per calibrare bene al centro dove Munarini corregge frontalmente col tempismo giusto. Un gol che anestetizza il match fino al break. Una volta avanti i giallorossi tengono il pallino del gioco ma non combinano granchè davanti, ad eccezione di un altro cross di Eberle che crea scompiglio, mentre i padovani gettano ai tarassachi un paio di traversoni sballati, complice il campo semighiacciato sulla fascia sotto le tribune.

gol Carlotto

Secondo tempo di tutt’altro spessore, forse aizzato dall’arrivo del “grande ex” Carlotto, ritardatario a prendere parte allo show. Il 2-0 quasi subito, al 4′, con Schio a punire un Mestrino più intraprendente nelle intenzioni: c’è lo zampino di Primucci sulla sinistra, ma a concludere l’azione d’attacco ci pensa Andreetto piazzando un tiro perfetto dopo lo spunto altrui, a 12-13 metri dalla porta. Il 2-0 mette le ali a Simonato e soci, che sfiorano il tris già al 6′, “Primu”ancora in banda dopo il corpo a corpo col terzino, converge e infila Pranovi ma sbatte sul palo. Ancora Schio al 12′: filtrante d’oro di Simonato per Munarini lanciato e messo giù al limite da Bado che… bada al sodo, rimediando un giallo.

Punizione fuori misura, allora sull’altra sponda ci pensa Carlotto a dare lezioni di “palle da fermo”: sfera appostata sull’erba a 22-23 metri, calciata a sorvolare la barriera di ex compagni e Zironelli, forse coperto, rimane immobile. Dopo la risposta di Simonato, che spara un tiro sporco sugli sviluppi di un corner, ecco i famosi 5′ minuti terribili per lo Schio: al 25′ la palla gol più nitida, confezionata da Moreschi che compie una giocata da fenomeno dopo un match vissuto nella penombra, scartando in corsa tre uomini e presentandosi davanti a Zironelli che in uscita kamikaze si riscatta con gli interessi negando un 2-2 già sulle mani dei tifosi ospiti. Anche Antonello, due minuti dopo, salta un birillo poco fuori area ma libera un destro malconcio, un rasoterra che finisce ben lontano dai pali ma che prometteva fuochi d’artificio nella preparazione (28′). Ancora Mestrino una manciata di secondi dopo, con Brotto che per una filigrana non anticipa il portiere altovicentino dopo lo spunto di Carlotto sulla sinistra. E intanto anche la terna, ineccepibile tutto sommato fin qui, patisce i bagordi delle feste.

Primucci

La gara diventa tesa, il direttore di gara non lesina cartellini ma solo “permalosi” per proteste, con un assistente che sbandiera fuorigioco inesistenti in almeno due occasioni. Una baraonda, insomma, l’ultima parte del match, con Primucci e Simonato che si beccano un giallo a testa nella stessa “baruffa” verbale, ma non ci pensano più subito dopo quando Munarini, partito ancora una volta sul filo dell’offside, viene tenuto in gioco e dal cuore dell’area regala a Primucci il colpo del botto d’artificio sottomisura. Siamo sul 3-1, Andreetto viene steso davanti alla panchina di mister Zenorini che s’infuria e viene cacciato, intanto il suo team segna la quaterna subito, con Munarini, sulla successiva punizione con gol in mischia. Urlo soffocato in gola perchè l’assistente lontano dagli spalti alza la bandierina ricevendo ogni sorta di “complimenti”. Ancora Munarini al 40′ ha un gol “caldo” sui piedi, e solo una paratona in tuffo basso di Pranovi gli nega la doppietta al 40′. Il Mestrino, dopo l’assalto alla ricerca del pari, è tramortito dal 3-1 e zampilla acqua in retrovia: Benvegnù lanciato ancora dal compagno con il n°9 si appresta ad affrontare il portiere ben lanciato, altra bandierina paradossale alta, ma stavolta i giallorossi si mordono la lingua visto il doppio vantaggio rasserenante. Poi tanto la ciliegina arriverà più tardi, allargando il divario tecnico tra i due team almeno all’Epifania. A recupero inoltrato Munarini si concede così il lusso della doppietta, agganciando bene e predisponendosi per calciare alla destra del portiere, con gran freddezza.
Un fiocco da tre punti sul 2019 e un balzo in avanti in classifica, visto che oltre al Mestrino anche la Godigese incassa uno stop lasciando lo Schio solitario a inseguire l’armata Cerealdocks Camisano, a meno 8 punti.

Sull'Autore

Omar Dal Maso