Serie B

Diaw, meglio tardi che mai!!!

IL PUNTO DI LUCIANO ZANINI SULLA SERIE B

 

DIAW, MEGLIO TARDI CHE MAI….

Lo confesso candidamente. Quando la scorsa Domenica pomeriggio al Menti – Vicenza vs Alessandria, eravamo quasi al 30′ – ho visto Meggiorini fare la sua giocata di classe dando il là a Diaw (che dopo tante partite deludenti pareva in effetti finalmente ispirato sin dall’avvio) mi sono detto tra me e me:” Se non fai gol qui, se non centri stavolta almeno lo specchio della porta, possiamo chiudere baracca e burattini”. Per fortuna il numero 9 biancorosso ha fatto quello che ci si aspetta da uno come lui, ben valutato e pagato quale giocatore di prima fascia per la serie B. E’ scattato con i tempi giusti, è entrato in area, ha finalmente tirato come si deve, bruciando l’estremo grigio (per dire il portiere dell’Alessandria!).

il primo gol di Diaw (Da Facebook /lrvicenza)

Gran gol sia per come è stato congegnato dal duo di cui sopra, sia per i tempi e le modalità di esecuzione. Il Menti si è impazzito, come succede quando arriva il gol che aspetti come la manna dal cielo, e il sangue biancorosso è tornato a scorrere nelle vene. Certo, le premesse della partita erano tutt’altro che incoraggianti, visto come l’Alessandria ha approcciato la gara. I ragazzi di Longo, infatti, avevano fatto capire sin da subito di voler portare a casa almeno un punto, e nel primo quarto d’ora hanno dominato la gara sfiorando pure il gol (sarebbe stato fatale) su tiro malizioso di Milanese, cui Grandi ha detto no! Poi, piano piano, il Lane ha preso coraggio (ma batto sul concetto: non puoi farti mettere sotto così in casa e in una partita del genere) e ha cominciato a ribattere colpo su colpo. Fino appunto all’ora x del gol di Diaw che ha aperto nuovi scenari sulla disastrata scena biancorossa. Tutto lineare? Macchè, visto che lo svarione è sempre dietro l’angolo: il grigio-vicentino Chiarello ha fregato la palla a tutti su un cross da sinistra e l’ha messa nel sacco. Difesa e portiere incerti, tutto da rifare.

Eupalla però c’era e ha fatto la sua parte

Sarà stato l’interesse che una sfida tra due squadre blasonate (come lo sono Vicenza e Alessandria, quest’ultima sette volte campione d’Italia !!) può suscitare. Sarà stata la sosta del campionato, con lo svolgimento di altre due sole partite di recupero (Cittadella – Cosenza e Parma – Crotone) . Sarà stato che in campo si è vista una battaglia maschia, di scontri veri, di lotta su ogni pallone, insomma non un calcio da signorine che mi piace poco. Sarà stato tutto questo mix di fattori che ha fatto giungere qui a Vicenza la dea Eupalla, che presidia al calcio. Benvenuta e ben disposta. La sua presenza si è del resto sentita subito subito, con la benevola influenza irradiata su Davide Diaw, finalmente pimpante sin dall’inizio e sbloccato. Poi, in occasione dell’espulsione di Ba Baou che commette il secondo fallo da ammonizione proprio sul redivivo David. Infine, nel guidare la traiettoria del colpo di testa del sunnominato Diaw il quale, su cross laterale di Crecco, si alza in volo e colpisce la sfera che va quasi a posarsi a mò di palombella sotto l’incrocio dei pali, alla destra del paralizzato estremo grigio. Una testata dalla traiettoria balisticamente perfetta. Colpi di testa così ne fai uno su trenta, quando va bene….

Se Diaw avesse segnato una mezza dozzina di gol ….

Tutto bello, tutto entusiasmante, tutto fortunato. Senza fortuna del resto non vai da nessuna parte e il Lane sotto questo punto di vista rimane in attesa ancora con largo credito. L’Alessandria comunque ha fatto la sua figura e si è dimostrata una bella realtà: d’altra parte, regalare un uomo di difesa-centrocampo come Ba Babou non è cosa da poco. Sul 2 a 1 i biancorossi si sono poi finalmenti consapevolizzati che avevano in mano la partita della svolta, da portare a casa ad ogni costo. Così è stato e ora la visione del futuro è meno tetra. Ovviamente se ci si vuol salvare, non c’è che una medicina: lottare come domenica scorsa, sia in casa e soprattutto fuori casa. A partire da Frosinone dove ci aspettano per farci la festa. Al sodo: come elemento qualificante della partita rimane insomma la doppietta salvifica di Diaw che ha ripreso a segnare. Meglio tardi che mai. Ma va pure detto che con una mezza dozzina in più di gol dei suoi, messi a segno nel girone d’andata, non saremmo qui a parlare di battaglia per la salvezza.

Si riparte con qualche chance in più

Non vedo l’ora di vedere in campo la squadra che dovrebbe condurci alla salvezza. La squadra dal volto nuovo, con tutti i suoi acquisti di peso, come i vari Di Maio, Da Cruz, Teodorczky, Lukaku, Bikel, Boli e la new entry Cavion, giocatore di buona caratura che ha girovagato in serie B con alterne fortune (ma che rimane indubbiamente un giocatore di sostanza). Senza ovviamente mai dimenticare i preziosi Meggiorini, Giacomelli, Pasini, Zonta, etc. etc. A proposito di Meggiorini: un bravo per le ultime partite in cui ha messo in mostra l’usuale classe superiore nonostante l’età non più verde (classe 1985). Un elogio anche a mister Brocchi che ha tenuto botta in maniera signorile pur in presenza di tante situazioni avverse, e ora ha la possibilità di entrare nel cuore dei tifosi. In altre parole il girone d’andata è finito, si volta pagina e si inizia come non fosse accaduto nulla. Nel senso che dobbiamo essere consapevoli di potercela fare (la gara con l’Alessandria lo ha dimostrato) a patto di metterci tutto: cuore e fisico. Ci aspettano 18 gare da qui alla fine, 18 battaglie da affrontare con il piglio giusto, fiduciosi di potercela fare. Cominciando proprio dallo Stirpe di Frosinone dove i biancorossi sono attesi per sabato pomeriggio.

La nostre concorrenti sono nel mirino

La classifica che ci riguarda mostra un volto migliore. Siamo ultimi a quota 11 punti con il Pordenone, ma Crotone e Cosenza sono lì, rispettivamente a 2 e a 4 punti sopra di noi. In altre parole siamo rientrati in gioco proprio grazie al successo nell’ultima partita del girone d’andata. Ora possiamo veramente giocare le nostre carte, senza mai perdere la bussola e soprattutto la giusta concentrazione. Bisogna fare punti anche fuori casa, proprio per acquisire l’autostima che serve  per affrontare qualsiasi avversaria senza timori reverenziali. Non sto qui a raccontare troppo il profilo del Frosinone, basta dire che è una squadra forte in ogni reparto.  Sintetizzo in poche parole: settimo posto in classifica a 34 punti, in piena zona playoff, a cinque punti dalla zona promozione; solo due sconfitte in 20 partite; squadra rinforzata dall’arrivo di mezzo ex-Chievo (Canotto, Cotali, Garritano) ma già forte di per sé, con i vari Ciano, Lulic, Gatti, Novakovic, Zampano e altri ancora. Li guida il campione del mondo Fabio Grosso, quello del gol decisivo su rigore nella finalissima del Campionato del Mondo – giocata il 9 luglio 2006 a Berlino – contro la Francia.  Grosso contro Brocchi: forza Lane!

Cotali

Luciano Zanini

 

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Luciano Zanini