Serie B

Lr Vicenza, game over ??

IL  PUNTO DI LUCIANO ZANINI SULLA SERIE B

 

LR VICENZA, GAME OVER ?

Quando al 17’ ho visto il cross da calcio d’angolo battuto dal perugino Burrai e il conseguente colpo di testa del compagno Curado – che ha potuto colpire e segnare indisturbato come succede nelle partitelle di allenamento o tra scapoli e ammogliati – ho percepito la triste consapevolezza che il destino del Lanerossi Vicenza, edizione 2021/22, fosse miseramente segnato. Non tanto perché il gol del pareggio del Grifo fosse irrecuperabile, tutto può succedere in una partita, quanto per il fatto che subire gol di questo tipo significa ben altro. Significa che una squadra non c’è con la testa, ma corre e gioca spinta solo dalla frenesia e dalla carica agonistica fine a sé stessa.

Parlo della partita di domenica scorsa al Menti, la gara che avrebbe dovuto segnare una svolta determinante nel percorso più che accidentato compiuto sin qui dal Lane. Nuovo allenatore in panchina, con un bagaglio di buone intenzioni appresso, possibilità di fare tre punti veramente corroboranti, pubblico come sempre straordinario per passione e tifo. Insomma le condizioni di partenza per fare bene sulla carta c’erano. Non dico al 100%, ma c’erano. E l’avvio dei biancorossi non poteva essere più incisivo e incoraggiante. Cavion, alla sua maniera, si impossessa di un pallone prezioso, vede Diaw davanti e lo serve, questi gira bene la sfera a Zonta che fatti pochi passi rimette al centroarea dove il rapido Dalmonte brucia tutti i grifoni presenti e segna un gol che fa andare in visibilio il Menti. Tutto bello e così presto, da non crederci. Si spera ovviamente nel secondo gol in modo da mettere prima possibile le cose a posto. Lo stesso neomister Baldini si sgola incitando i nostri per colpire ancora. Il Vicenza gioca con grinta e determinazione tanto da intimorire la retroguardia perugina che stenta a difendersi dalle folate del Lane. Primo quarto d’ora aureo o quasi. Poi l’imperdonabile crack del 17’ di cui sopra.

Foto da Facebook Perugia

DOPO LA MAZZATA UN LENTO, INESORABILE DECLINO…

Sembrava quasi che il Perugia fosse consapevole che, dopo il pareggio, le cose avrebbero preso una piega ben diversa dal primo quarto d’ora di gioco. Gradualmente il palleggio di Matos e compagnia ha caratterizzato l’incontro, dal 30’ in poi il Perugia ha praticamente preso in mano le operazioni, lasciando poche chances ai nostri. Tanto più che un gol di De Luca –  dapprima assegnato dal direttore di gara – è stato poi annullato dal Var per un fallo del centravanti ospite su Contini. Insomma, la differenza tra le due compagini in campo si è man mano fatta vedere e si è consolidata nel secondo tempo. Un’occasione sprecata da Jack Giacomelli, ma poi il gol di Segre su cross perfetto del solito Matos ha praticamente chiuso la partita, con i grifoni autorevoli e decisi a portarsi a casa i tre punti, che li hanno rilanciati in chiave playoff. C’è poco da dire a questo punto perché in questa fase per il Lane contano solo i risultati e mi spiego. Avesse giocato da cani e avesse avuto una fortuna sfacciata, ma avesse vinto, ecco allora che ogni valutazione sul gioco, sulla stagione ormai compromessa, sugli errori della società, sulle scelte del tecnico, e via di questo passo, sarebbero state relegate in cantina. Tutto avrebbe assunto una luce diversa, appunto perché queste ultime partite sono solo da vincere. Punto e basta. Il resto, tutto il resto, viene dopo. A questo punto non mi soffermo proprio su quello che poteva essere e non è stato, ma  provo a ragionare: è game over oppure c’è ancora qualche possibilità di salvezza?

Vicenza Perugia (Da Facebook Perugia)

 

BALDINI DELUSO DALLA PRESTAZIONE DEI SUOI

A fine gara, dopo la contestazione della curva sud e di gran parte del pubblico altro, mister Francesco Baldini ha – forse un po’ a sorpresa – sparato contro i suoi giocatori rei di aver giocato male, di non aver saputo tenersi corti e uniti, di aver buttato via palloni su palloni senza costrutto e pure, dulcis in fundo, di non aver dimostrato coraggio, a parte qualcuno. Come Cristian Maggio, citato ad esempio per i più giovani. Insomma, nonostante le buone intenzioni, la squadra nel suo complesso pare non aver introiettato il verbo calcistico del tecnico toscano che si è dichiarato deciso a trovare soluzioni diverse, andando a pescare se del caso anche tra i giovani della Primavera. Staremo a vedere cosa penserà di fare per la partita sul lago di Como in programma lunedì prossimo. Naturalmente non è che può pensare di giocare per il pareggio, essendo solo la vittoria esterna l’unica opzione accettabile. Dicevo: game over? Tutto porta a dire che ormai è fatta, che la stagione è conclusa e che la serie C è pronta ad inghiottirci. Però noi – non sono solo ma siamo in tanti – fino a che l’aritmetica non chiude i conti, un po’ ci speriamo sempre. Altrimenti che tifosi saremmo? E allora – anche se un po’ da incoscienti – non dobbiamo ancora mollare, ma continuare a sperare. In particolare speriamo che il verbo baldiniano magari faccia effetto proprio a Como, dove ci aspetta una squadra tutto sommato tranquilla e appagata. Mi illudo? Certo ma la speranza del tifoso è l’ultima a morire. E se Eupalla ci desse una mano …

“COMO ESTA’ EL COMO?”

Il Como sta bene a mio avviso. Trattasi di matricola che ha fatto un buon campionato, pur avendo passato qualche periodo di crisi. Non pesante ma c’è stata. Nelle ultimi mesi ha preso a camminare di  buona lena e, a parte qualche battuta d’arresto anche pesantina, si è guadagnato la salvezza con grande anticipo. Viaggia a  quota 44 punti in classifica, equidistante da playoff e playout,  ben 12 lunghezze al di sopra dell’Alessandria che lotta ancora per evitare la roulette dei playout. Insomma quello che si dice “mare di tranquillità”. Una condizione che può essere, come dicono a Roma, fero o piuma, nel senso che può influire sulla squadra in maniera discordante. Può essere una specie di deterrente, nel senso che non ci sono traguardi importanti da raggiungere, ma può essere un alleato per poter giocare in tranquillità, scioltezza e all’insegna dal classico “non abbiamo nulla da perdere”. Che Como troveremo? Speriamo il primo, poco motivato, ma ho i miei dubbi che giocatori del calibro dei vari Cerri, Lagumina, Gliozzi, Parigini (gente che ha giocato in serie A) si lascino sfuggire l’occasione per segnare qualche rete in più. Prendiamo i bomber della formazione lariana. Cerri ha segnato 9 reti, Gliozzi 9 e Lagumina 8.

Biancorossi nel riscaldamento della gara d’andata (Foto da Facebook /Lr Vicenza)

Scommettiamo che ognuno di loro cerca di chiudere, per evidenti motivi, il torneo a doppia cifra? E quale migliore occasione per farlo proprio con il “derelitto” Vicenza che ha collezionato sin qui la bellezza di 22 (ventidue) sconfitte, 7 pareggi e sei vittorie, segnando 33 gol e subendone 58? Già, quale migliore occasione? Ancora una volta, visto il nostro ruolino di marcia, non sarà per nulla facile giocare contro il Como che farà sicuramente la propria partita per vincere. E che dispone non solo di buoni attaccanti ma anche di gente in gamba in mezzo al campo e in difesa, come Arrigoni, Bellemo, Scaglia e Vignali, tanto per citarne alcuni. Forza Baldini, forza biancorossi, non affondate nel lago !

Luciano Zanini

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