Serie B

O Lecce o morte… la partita della vita!

IL  PUNTO DI LUCIANO ZANINI SULLA SERIE B

 

 O LECCE O MORTE…LA PARTITA DELLA VITA

 

Parliamoci chiaro, senza giri di parole, con la sola precisazione che stiamo parlando di vita e di morte calcistica, e quindi di battaglia sportiva, di lotta con il pallone su un campo verde, di passione e tifo per una maglia gloriosa. Ciò premesso ribadisco che per noi di una partita della vita si tratta. Quella di sabato prossimo al Menti tra LR Vicenza e US Lecce. Due squadre dal grande blasone (il nostro è più grande e antico) che si giocano il campionato con obiettivi diversi e inconciliabili. Una gara da mors tua vita mea, però decisiva solo per noi, assai meno per loro. Per i salentini, infatti, una sconfitta non sarebbe così preclusiva per il loro salto in serie A, avendo allo stato 68 punti in classifica e un vantaggio di 4 sulla terza, che è il Monza. Poi nell’ultima di campionato ospitano in Puglia nientepopodimeno che … il Pordenone, già retrocesso da tempo. E per quanto il calcio possa essere bizzarro, sarebbe straordinario un successo dei friulani contro il Lecce. In sostanza quindi i giallorossi hanno già il campionato in tasca e se lo meritano pure alla luce dei punti fatti, del gioco espresso, dalla rosa della squadra che è, con alcuni supporti adeguati, pronta per giocare in serie A. Naturalmente verranno a Vicenza per vincere, perchè ne hanno tutte le possibilità, da ogni punto di vista. E in più possono giocare in scioltezza, ossia accelerare o sopire a seconda dell’andamento della gara. Direi che dal punto di vista psicologico si trovano in una condizione ideale: se vincono sono in A direttamente e con una giornata di anticipo; se pareggiano cambia poco; se perdono sono convinto che vinceranno poi contro il Pordenone. E noi invece?

Lecce

 

LA NOSTRA FORZA STA NEL PRONOSTICO AVVERSO

 

Noi ci troviamo esattamente nella situazione opposta, ossia siamo costretti a compiere l’impresa degli ultimi anni, giocare la partita da raccontare un domani ai figli e nipoti, avere fiducia cieca nello spirito biancorosso. Come si vede è tutta “roba” difficile da smerciare, più ipotesi di speranza che sostanza. D’altra parte se un qualsiasi marziano, arrivato ieri, si guardasse i dati relativi all’andamento delle due squadre, gli verrebbe da sorridere. Il Lecce ha, come detto, 68 punti frutto di 18 vittorie, 14 pareggi e solo 4 sconfitte. Il Lane mette sul piatto qualcosa come 7 successi, 7 pareggi e 22 (ventidue !) sconfitte. Il marziano di cui sopra non avrebbe dubbi sull’esito della disfida di sabato, tenuto conto che il Lecce con una vittoria vince il torneo, cosa di estrema forza attrattiva per qualsiasi squadra, in qualsiasi sport e campionato. Per farla breve qualsiasi pronostico oggettivo ci è avverso, da qualunque fonte provenga. Personalmente anch’io sono del parere che il Lecce non si farà mettere sotto dal Vicenza, per quanto sopra indicato.

il gol di Coda nella gara d’andata

Però da inguaribile tifoso mi tengo un 1% di probabilità, il minimo dei minimi, ma me lo tengo stretto e me lo gioco. Nel caso nostro, quando tutto ti è contro e non hai sulla carta alcuna possibilità di farcela, scatta – deve scattare – un meccanismo più o meno inconscio che ti fa intravvedere l’impossibile: la vittoria con v maiuscola. Quella che si raggiunge solo ed esclusivamente scendendo in campo senza riserve mentali, per giocarsi da pari la partita contro avversari che possono anche perdere, come è avvenuto 4 volte in campionato. Perchè no? Già perchè non potrebbe succedere che – come a Como – la dea Eupalla ci aiuti ancora insufflando rinnovata potenza a Nikita (Kruscev) Contini tra i pali, rinnovata classe a Riccardo Meggiorini, autore di un gol che andrebbe rivisto più volte tanto è bello nella sua concezione ed esecuzione (roba da cineteca), rinnovata scioltezza e visione di gioco a Filippo Ranocchia, trasformatosi finalmente in principe, migliore in campo con Meggiorini e Contini. Tutto questo pare un sogno, ma perchè non farlo? Costa poco.

 

UN BRAVO A FRANCESCO BALDINI

 

A Como abbiamo visto un Vicenza finalmente battagliero, dall’inizio alla fine della partita. Finalmente. E’ vero che è stato pure fortunato perchè, specialmente nel primo tempo, il Como ha fatto il suo, e solo grazie alla buona sorte e alla bravura di Nikita (Kruscev) Contini , le cose non si sono messe al peggio. Ma questo Vicenza comasco ha lottato, ribattuto colpo su colpo, e così anche il famoso adagio fortuna audaces iuvat si è potuto realizzare, proprio perchè se non lotti e non dai tutto, anche la sfiga pretende il suo tributo. Da settimane vado scrivendo che queste ultime partite devono essere giocate come tante finali, senza guardare in faccia a nessuno, senza paura, all’insegna solo del “mangiare l’erba in campo”. Devo dire che Francesco Baldini – rintracciato a Catania solo perchè la società etnea ha avuto i noti grossi problemi – ha da subito messo in chiaro le cose, puntando appunto sugli aspetti psicologici piuttosto che su particolari tattiche o strategie. Da giocatore esperto e combattivo ha saputo trasmettere in pochissimo tempo il suo verbo essenziale, riuscendo ad individuare i punti deboli e forti della squadra. Puntando su gente come Maggio e Meggiorini, anziani ma dalla classe cristallina, su lavoratori come Cavion, Zonta e Giacomelli, su gente di classe come Ranocchia e Contini, senza nulla togliere agli altri che sono spinti a dare il meglio di sè per i colori biancorossi. Piace la sincerità dimostrata a fine partita dal nostro mister che ha tranquillamente ammesso:”Siamo stati fortunati a Como, non posso negarlo, ma ho finalmente visto giocare la mia squadra come volevo, ossia si è visto il gruppo, un gruppo concentrato fino alla fine dell’incontro, che ha saputo lottare e anche soffrire. In queste partite ormai conta più di tutto il giusto approccio, la determinazione e anche la cattiveria sportiva.” Ovviamente mister Baldini è consapevole che la partita contro il Lecce sarà non durissima, ma di più. Tuttavia ha ribadito la sua linea: “Dovremo impedire ai nostri avversari di giocare, perchè se li lasciamo fare anche solo per alcuni tratti della gara, non avremmo speranze di fare risultato.” Più chiaro di così !

Como Vicenza (foto I.Benedetto da Facebook Vicenza)

PISA E PARMA FATE IL VOSTRO DOVERE

 

Se il Vicenza deve pensare solo a se stesso, senza vari calcoli, qualche considerazione rimane tuttavia da fare sulle partite – altrettanto decisive per noi – delle due nostre concorrenti alla salvezza, Alessandria e Cosenza. Tra queste, quella che  ritengo più importante è Pisa-Cosenza, perchè i toscani sono chiamati alla vittoria, dopo la brutta sconfitta subita per mano della capolista (2 a 0) , e un loro successo sarebbe altrettanto ossigeno per i colori biancorossi. Il Pisa viaggia a quota 63, avendo perso l’occasione per salire in vetta proprio contro il Lecce, e solo vincendo può sperare ancora nel salto diretto in serie A. Gioca in casa e gode della spinta di un tifo notevole ed entusiasta, per cui il pronostico è la vittoria pisana. Il Cosenza è a 31 punti e deve essere bloccato. Più problematico per noi è invece l’incontro tra Parma e Alessandria, visto che i ducali non hanno più nulla da chiedere a questo (per loro) disastroso campionato che doveva vederli dominatori sin dall’avvio. Evidentemente la società ha sbagliato i calcoli costruendo una squadra fatta più di nomi che di sostanza, non adeguata per un campionato di B. Ricordo qui con un po’ di dispiacere – trattandosi pur sempre di un grande campione – l’errore nel rinvio di un pallone compiuto domenica scorsa da Gigi Buffon portiere parmense , ciò  che ha consentito al Perugia di vincere la partita. Il Parma a questo punto offre poche garanzie di tenuta e di aggressività, essendo al di fuori da tutti i giochi. Non ci resta che sperare nella sportività di Jachini e dei suoi ragazzi per onorare il proprio campionato.  Oltre a ringraziare la dea Eupalla, generosa con noi a Como,  Le chiediamo di esserlo anche al Menti.

Il Vicenza di Como

 

 

Luciano Zanini

 

 

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Luciano Zanini