Serie B

La partita del secolo, guai a sprecarla

IL  PUNTO DI LUCIANO ZANINI SULLA SERIE B

 

 LA PARTITA DEL SECOLO, GUAI A SPRECARLA…

 

L’avevo definita “la partita della vita”, quella di sabato scorso tra Vicenza e Lecce. E’ stata di più, semplicemente perché è stata la partita del secolo. Parlo del secolo Duemila ovviamente, cioè di questi ultimi ventidue anni, in cui il Lane è rimasto impelagato tra serie B e C, con l’unico tentativo concreto di risalire nella massima serie maturato nel campionato 2014/’15, sotto la guida di  mister Pasquale Marino. La squadra dell’epoca ci aveva regalato grandi emozioni proprio nella seconda parte del torneo sfiorando –  i tifosi  lo ricordano benissimo con una punta di nostalgia e rammarico – il colpaccio, fallito per poco. Erano i tempi dei vari Cocco, Di Gennaro, Sampirisi, etc. etc. tanto per citare i primi che mi affiorano alla mente. Alcune partite dell’epoca sono rimaste nella testa di molti di noi in virtù del gioco sciorinato dai biancorossi e soprattutto della prospettiva di fare il salto di categoria. Oltre a quel campionato ci sono state ovviamente altre partitone del Lane, ma quella di domenica scorsa contro i pugliesi, mi è sembrata la gara da mettere in bacheca, la più intrisa di pathos e di emozioni forti degli ultimi vent’anni. Opinione personale ovviamente anche se, viste l’ondata di tifo scatenato sugli spalti e l’esultanza senza freni del postpartita, sono convinto di non essere il solo a pensarla così. C’è stato di tutto e di più al Menti tra Vicenza e Lecce. A partire dalla foltissima presenza di tifosi giallorossi giunti dal Salento armati pure di … bombe carta, oltre che di sano tifo per i propri colori.

LA BOMBA CARTA (BRUTTO EPISODIO) SEGNA LA SVOLTA

 

E parto proprio da qui, dall’episodio che ha impresso a mio avviso una svolta determinante a questa gara superimportante per noi. Il momento si situa al 24’ del secondo tempo, dopo che lo scatenato, pressoché infermabile Strefezza  ha messo a segno il gol del vantaggio leccese e con esso – diciamolo pure – la mordacchia a gran parte dei nostri sogni di salvezza.  Succede però che una bomba carta, lanciata in campo da uno dei circa 1300 tifosi pugliesi per festeggiare il gol, finisca vicinissima a Nikita (Kruscev) Contini e metta fuori uso il nostro portierone, procurando danni  anche ad un giovane raccattapalle, costretto ad uscire. Partita bloccata per circa quindici minuti con tutto quello che segue. Nikita deve uscire dal terreno di gioco e viene portato al San Bortolo dove  gli viene riscontrata una labirintosi da trauma barico, ciò che in sostanza implica per lui alcuni giorni di riposo. Meno male, bravo Contini,  che tra l’altro al 16’ aveva sfoderato una grande parata su botta del solito Strefezza. Uscito lui sostituito da Grandi, le cose hanno cominciato a prendere una piega diversa. Sino ad allora, in effetti, il secondo tempo aveva evidenziato  la vera caratura del Lecce, squadra di altra categoria che, solo per l’intervento munifico della dea Eupalla a nostro favore, non era riuscita a mettere a segno il secondo gol (palo di Coda, due occasioni per Strefezza…).

VIENE FUORI IL LAVORO DI BALDINI

 

Mentre i tifosi perdono speranza e fiducia e iniziano a contestare la società, ecco  materializzarsi l’ottimo lavoro svolto da mister Baldini in queste tre ultime settimane. Sarà la bomba-carta che ha scosso i biancorossi, sarà che i leccesi sono rimasti turbati dal fatto, sarà che le cose dovevano andare così, ecco che il Lane comincia a far vedere chiaro e tondo che non intende mollare di un centimetro, giocando niente male e mostrando soprattutto tigna e voglia di combattere fino in fondo. Il mister inserisce prima Meggiorini e poi Jack Giacomelli ( per me ingresso determinante) in avanti per tentare sortite che portino frutto. Che arriva al 93’ quando Helgason stende Meggio: rigore assegnato dal Var, ma lo stesso Meggio calcia maledestramente.  Pare veramente finita e invece la dea Eupalla richiama al Var che fa ripetere il penalty per il movimento anticipato dell’estremo e l’ingresso di giocatori in area. Tira Diaw – e meno male – portando il Vicenza sul pari.

Siamo egualmente ancora in serie C, ma il tifo scatenato sugli spalti riesce a spingere i biancorossi come il vento la vela. Dài e dai, a due minuti dal termine del recupero ( al 102’ e spiccioli) ecco il miracolo di Filippo Ranocchia, in versione principe di Galles: Dalmonte entrato da poco la tocca a Da Cruz che rimette la sfera a Filippone-eroe. Sono momenti indimenticabili: il giovane talento fa qualche passo, guarda la situazione davanti a lui, vede uno spiraglio. Poi chiude gli occhi e spara. Bum bum, altro che bomba carta! Il Menti viene giù e non ci sono commenti da fare. E’ delirio, apoteosi, follia buona. Gente in trance, alcuni piangono. Mi fermo qui, del resto è la partita del secolo…

 

NON CI SONO ALTERNATIVE ALLA “CONQUISTA” DI ALESSANDRIA

Nel corso della conferenza stampa post-partita, mister Francesco Baldini, su mia precisa domanda circa la buona dose di fortuna che ha accompagnato il Lane nella prima parte del secondo tempo, come del resto era successo anche a Como, ha risposto paro paro:”Si, ci sono stati episodi fortunati a nostro favore, vanno ammessi. Ma si tratta di fortuna che ci sta in partite come queste dove oltre a dare tutto, è necessario e fisiologico che ci sia anche il colpo di fortuna, l’errore dell’avversario. Questa buona sorte, del resto, spesso e volentieri accompagna chi si batte fino alla stremo, non molla mai fino all’ultimo minuto, come abbiamo fatto noi nelle due ultime partite.” Musica per le mie orecchie, che da mesi scrivo sulla necessità che la squadra scenda in campo con la fame d’erba, visto e considerato che gran parte delle formazioni del torneo ci sono tecnicamente superiori ( ulteriore conferma la gara contro il Lecce). Insomma la ricetta Baldini, è quella giusta, l’unica che può darci la sorpresa più bella. Per sottolineare la determinazione del tecnico evidenzio anche un’altra frase pronunciata, che ritengo ineccepibile: “E’ stata una vera impresa la vittoria contro il Lecce. Ma non abbiamo fatto ancora nulla rispetto all’obiettivo finale che mi sono posto. Da lunedì mattina questa partita deve essere  dimenticata, dico dimenticata. Tutti i nostri pensieri, le nostre attese, le nostre energie devono essere indirizzate alla partita di venerdì sera contro l’Alessandria.” Amen.

COME ARRIVANO I GRIGI ALLA SFIDA?

A questo punto ci affidiamo a mister Baldini che, parole sue, non ci dorme la notte per cercare di raggiungere intanto i playout e poi si vedrà. Un passo alla volta. Certo è che anche questa partita, sebbene non ci troveremo di fronte ad una grande del torneo cadetto, presenta indubbie difficoltà. Non da poco. Anche i grigi alessandrini metteranno in campo tutto quello che hanno, perché non vogliono retrocedere. A nostro favore gioca però un aspetto non secondario: si trovano loro a mettere in gioco un intero campionato dopo che sembrava ce l’avessero fatta. Avevano vinto a Cittadella ( che favore gli hanno fatto i cugini padovani, però…) e sabato pareggiato con il Parma. Alla fine dell’incontro al Tardini – mentre noi eravamo intenti a recuperare lo svantaggio – i giochi parevano fatti. Vicenza retrocesso e Alessandria salva a quota 34. Sappiamo come è andata, il calcio è straordinario. Per un’Alessandria “recuperata” c’è un Lanerossi Vicenza dannatamente voglioso di fare il tris. Forza Vicenzaaa …

Luciano Zanini

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