Editoriali

La sconfitta? perdere non è un fallimento..

LA SCONFITTA ? PERDERE NON E’ UN FALLIMENTO.

NELLA SCONFITTA MAI CERCARE ALIBI.

Una riflessione di Maurizio Lissandrini

Nello sport e in particolare nel gioco del calcio non si vince sempre, questa è una certezza, anche i numeri uno, anche i più forti del mondo sbagliano e finiscono per perdere. Sarà capitato anche a voi, nella vostra storia di giocatori o allenatori di sentirvi delusi per come è andata una partita o un campionato, succede anche quando ai curato i minimi dettagli e lavorando sodo, di perdere e rimanere deluso. In generale nello sport, nel calcio in particolare, la sconfitta è parte del sistema dove gioia e delusione si mescolano di volta in volta a seconda del risultato. Certo che la sconfitta è dolorosa, a volte cocente, a volte incredibile da non credere ai tuoi occhi e provocare quasi un dolore fisico, però lo sport è questo e anche nel nostro meraviglioso sport del calcio viviamo queste emozioni a volte senza una ragione precisa, o ragionevole. Credo che la gioia per una vittoria sia gratificante per tutti, ma noi dobbiamo convivere spesso con la sconfitta che lascia un segno indelebile nel cuore e nello stato d’animo degli atleti o allenatori. Allora il primo consiglio è quello di accettare la sconfitta senza appellarti alla sfortuna o crearti alibi, vietato dare colpe ai compagni, all’allenatore o arbitri, ma solo responsabilità da assumersi, mantenere la fiducia e riprovare, riprovare, solo così avrai l’approccio che ti porterà al successo.

Un secondo passo è prendersi cura della ferita che la sconfitta ha lasciato, trattala con riguardo, donale un bel po’ d’entusiasmo, nutrila della maturità che hai raggiunto come giocatore o allenatore, incoraggia, e non piangerti addosso. Un altro passo importante è dare fiducia con animo positivo e leggero, spronare a dare di più attraverso il divertimento, senza divertimento perdo i miei giocatori e perdo l’essenza principale del nostro sport.

Va bene festeggiare il successo, ma è più importante ascoltare le lezione della sconfitta.( Bill Gates)

Nella nostra società e soprattutto nei più giovani ( personalmente lo vedo anche nel mondo della scuola ) sembra essersi persa la cultura della sconfitta, la sconfitta che spaventa, spaventano le insufficienze, spaventa perdere una partita, spaventa il non passare un esame, pensare sempre alla vittoria è ingenuo e fuorviante: la vita di ciascuno si svolge principalmente in un lungo elenco di sconfitte, figuriamoci nel calcio.

Se perdiamo, non è un fallimento, ci ho provato,  a patto che ho messo tutto quello che potevo dare, non è qualcosa di degradante o qualcosa di cui mi devo vergognare, anzi dalla sconfitta riparto con più energia e voglia di migliorarmi, solo allora la sconfitta sarà…. un successo del quale andrò fiero ed orgoglioso.

“Non c’è nulla di disonorevole nell’essere ultimi. Meglio ultimi che senza dignità e coraggio(Zdenèk Zeman) 

 

Sull'Autore

Maurizio Lissandrini