Prima Categoria

Azzurra più motivata, Carmenta fuori dai play-off

Netta vittoria dell’Azzurra Sandrigo sul Carmenta nella semifinale play-off del girone F di Prima Categoria. I sandricensi sono apparsi più motivati e più in palla dal punto di vista fisico rispetto ai carmignanesi, in partita soltanto nella prima mezzora. Ora per Maita e compagni la finale contro il Cassola, mentre per gli uomini di Fantinato la stagione si chiude qui, in modo comunque soddisfacente visto il raggiungimento degli spareggi promozione per il terzo anno di fila.

AZZURRA SANDRIGO – CARMENTA 3-1

AZZURRA SANDRIGO: Bogdanic, Vitacchio (23’ st Novello), Peruzzo, Zerbaro, Boscato, Sasso (4’ st Barcaro), Dalla Fina (36’ st Carollo Canale), Camara, Fittolani (16’ st Burti), Maita (39’ st Scanavin), Pasquetti. All. Remonato

CARMENTA: Barci, Piotto (38’ st Bance), Securo, Mascarello, Fiorio, Lago, Bellon (28’ st Venturin), Peruzzi, Popoiu (10’ st Balin), Facchinello (42’ st Bevilacqua), Cherobin. All. Fantinato

Arbitro: Mognato di Mestre (assistenti: Salvagno e Carisi di Chioggia)

Reti. Pt 25’ e 35’ Pasquetti (AS), 46’ Peruzzo (AS); st 52’ Venturin (C)

Note. Ammoniti Vitacchio, Zerbaro, Maita, Novello (AS), Piotto, Securo, Mascarello, Facchinello (C); corner 6-5; rec. pt 1’, st 7’

Servizio della redazione, foto di Debora Giorio

SANDRIGO

In regular season l’Azzurra non era mai riuscita a battere il Carmenta; ce l’ha fatta nella gara in cui le bastava anche il pari per andare avanti. Una vittoria mai in discussione quella dei padroni di casa, che chiudono i conti già nel primo tempo, dimostrando una condizione invidiabile a questo punto della stagione.

Si inizia a ritmi blandi, complice anche il gran caldo, e bisogna pertanto attendere il 17’ per il primo episodio degno di nota: Zerbaro lancia Dalla Fina che buca centralmente la retroguardia ospite, ma si vede respingere il pallonetto dalla tempestiva uscita di Barci. Rispondono subito i rossoblu, con una bella triangolazione Popoiu-Peruzzi-Bellon conclusa da quest’ultimo con un rasoterra mancino a lato (18’). I locali aumentano la pressione e costringono gli avversari nella propria area con una serie di insidiosissimi corner di Pasquetti: sul primo arriva il mancino al volo di Zerbaro, deviato da un difensore di poco sul fondo (20’); gli altri due vedono Barci costretto a salvarsi alla meno peggio sulle violente conclusioni dirette in porta (21’ e 22’).

L’Azzurra passa al minuto 25: Camara intercetta palla su una ripartenza avversaria e mette subito in movimento Pasquetti, il quale avanza fino al limite e insacca con un angolatissimo destro a filo d’erba. È il più classico dei gol dell’ex e il vantaggio meritato per l’undici di Remonato. I rossoblu vanno in tilt e rischiano di incassare il due a zero coi tentativi dalla distanza di Camara e Dalla Fina, rispettivamente a lato (27’) e respinto dall’estremo padovano (28’). Al 29’ i carmignanesi tornano a mettere il naso dalle parti del diciassettenne Bogdanic: lunga rimessa di Securo sulla quale, da due passi, Cherobin non trova la deviazione vincente (29’).

Al 35’ l’episodio che di fatto chiude il match: Piotto perde palla sulla propria trequarti, Peruzzo si invola sulla corsia sinistra mentre gli ospiti reclamano per un fallo sul loro difensore, assist per Pasquetti che ha tutto il tempo di controllare, prendere la mira e scaraventare di prepotenza alle spalle dell’incolpevole Barci. Il numero undici di casa è scatenato e ci prova ancora al 42’: stavolta il portiere avversario è reattivo sul suo destro ravvicinato e sventa in tuffo. Il tre a zero è rimandato però solamente di quattro minuti: Maita inventa, Peruzzo scappa alle spalle di Piotto e fredda Barci in uscita. Mancano 45 minuti e la sensazione è che il verdetto finale sia già stato irrevocabilmente emesso.

Sensazione corretta, poiché la seconda parte della gara non riserva scossoni. L’Azzurra sfiora il poker in apertura con un terrificante destro di Maita che si stampa sulla traversa (9’), ma rischia al 12’ su un traversone basso di Bellon da sinistra: Cherobin è appostato nel cuore dell’area pronto alla deviazione decisiva, ma viene anticipato all’ultimo istante. Al 15’ applausi per Dalla Fina, autore di una splendida conclusione dalla distanza, e per Barci, che con un gran volo va a respingerla; dall’altra parte ci si spella le mani per Bogdanic, che con due interventi prodigiosi impedisce agli ospiti di accorciare le distanze: prima su una deviazione ravvicinata di Cherobin (21’), poi su un colpo di testa di Fiorio su angolo di Facchinello (22’). Lo stesso Fiorio ci riprova al 28’, questa volta con un mancino rasoterra dal limite che crea molti meno grattacapi al giovane portiere sandricense.

Tra molti cambi e alcuni infortuni (Sasso era stato costretto ad uscire nei minuti iniziali della ripresa, mentre Bellon verso la mezzora) si giunge all’epilogo della sfida, col gol della bandiera rossoblu, siglato da Venturin con una pregevole punizione dai 25 metri nell’ultimo degli incomprensibili sette minuti di recupero assegnati dal direttore di gara.

Sull'Autore

Federico Formisano