Redazionali Terza Categoria

Granrimonta sul Grancona: il Santomio impatta 3-3 dopo 45′ di follia. E annuncia Carollo dal Tresche

Gli ospiti neroverdi allungano sul 3-1 a metà gara contro i padroni di casa, ingenui e nervosi oltre logica. La rimonta albiceleste, in inferiorità numerica, si concretizza nella ripresa fino al 3-3. Finale da brividi con palle gol per tutti.

SANTOMIO-GRANCONA 3-3 (pt 1-3)

SANTOMIO: Galamic, Gecchelin (23′ st 13 Eberle), Jimenez, Marangoni, Lievore, Dalla Vecchia, Mencato, De Zen, Lappo (C) (45′ st 19 F.J. Dalla Cà), Soppelsa (48′ st 16 Trevisan), Pretto. All. Marchioro.  (A disposizione 12 Alfonsini, 14 Grotto, 15 Diquigiovanni, 17 Fochesato, 18 Modesti, 20 G.V. Dalla Cà).
GRANCONA: Fossa, Romio, Maran (33′ st 13 Sandonà), Sartori (18′ st 19 Peruffo), Castagnaro (13′ st 14 Rossetto), Mainente (C), Leorato, Pasqualotto , Zen, Piccottin, Nanfioli (1′ st 17 Valeanu poi dal 25′ st 16 Aiello). All. Federico. (A disposizione 12 Pelizzari, 15 Cazzola, 18 Peotta, 20 Sartori).
RETI: nel primo tempo 27′ Nanfioli (G), 29′ Leorato (G) su rigore, 41′ aut. Pasqualotto (S) e 43′ Zen (G); nel secondo tempo 13′ De Zen (S) su rigore e 18′ Lappo (S).
Arbitro: Ariu di Vicenza.
Note. Spettatori 80 circa; ammoniti Jimenez, Marangoni, Dalla Vecchia, Mencato (S) tutti nel pt, Zen, Castagnaro, Piccottin, Aiello (G); espulsi Marangoni (S) al 44′ pt per doppia ammonizione e V.G. Dalla Cà (S) per comportamento irriguardoso al 45′ pt (dalla panchina); angoli 3-4; falli pt 13-6 e st 7-12 (tot. 20-18)

MALO – Servizio di Omar Dal Maso

Il calcio di Terza Categoria o si ama o ti fa impazzire. Seconda ipotesi per i mister di Santomio e Grancona dopo il frizzante e… schizofrenico 3-3  del big match berico tra maladensi e vallionesi, spettacolare invece per emozioni e spunti divertenti per gli spettatori non tifosi praticanti. Prima frazione con ospiti in pompa magna, che disarticolano con fermezza ogni accenno di trama biancoceleste, approfittano di un penalty farlocco ma poi legittimano il doppio vantaggio al break sul 3-1 affondando stilettate astute e letali. Contro un Santomio immaturo e brontolone, con più lingua (lunga) che testa, ma capace di siglare un record: va in gol nei primi 45′ (al 41′ direttamente su rimessa laterale di Jimenez complice il tocco di Pasquato sulla linea)  senza aver mai tirato una volta nello specchio. Con quattro gialli e due rossi nella fedina penale. Nella ripresa le due vicentine da quartieri altri si scambiano i ruoli: il Grancona giochicchia beandosi del doppio vantaggio, incassa un rigorino anche qui discutibile e si fa gabbare da Lappo in due batter d’occhi. Mentre le rondinelle di casa si travestono da colombe pasquali di pace (zero cartellini) tocca ai neroverdi stavolta incassare gialli e incazzarsi a iosa contro il “giallo” direttore di gara che, se azzecca le espulsioni di Marangoni e Dalla Cà senior, avrebbe pagato oro per un Var sotto l’albero di Natale sui calci di rigore decretati e su un gol (geniale fra l’altro) annullato al Santomio nelle battute finali. In gol sia De Zen per i locali che Zen per gli ospiti, così per dire (o per meditare).

Si affrontano le due migliori difese del torneo, che si prendono una “licenza” nella domenica di gelo incassando ciascuna un tris di reti che scombina le previsioni e scombussola le certezze dei reparti arretrati. Calcio d’inizio posticipato di 20′, l’arbitro era a spasso per l’Altovicentino causa un difetto di designazione.

Si parte con prima avvisaglia ospite su colpo aereo di Nanfioli (7′) che, contrastato, non indirizza come vorrebbe, palla fuori. Partita bloccata, il Santomio prova a tessere ma i blacks sbrogliano ogni matassa, facendosi insolenti al 23′ sulla punizione mancina a giro dall’estrema banda destra di Piccottin che plana sopra il montante. Fin qui partitaccia da 0-0, poi lo scossone arriva al 27′ sulla prima vera palla gol ospite: assist pregevole in profondità di Leorato per Nanfioli che mette il turbo e di punta anticipa di un nanosecondo l’uscita bassa di Galamic, siglando lo 0-1. Tilt Santomio: passano 90 secondi e Zen si ritrova solo davanti al portiere in area, bravo a murarlo in uscita, l’azione prosegue con l’episodio clou della domenica: Jimenez si getta in scivolata su Leorato pronto a ribadire in rete, centrando la sfera in modo pulito ma per l’arbitro del capoluogo c’è del marcio nell’intervento e si va sul dischetto. Batte lo stesso numero 7  val lionese che ruggisce insaccando il 2-0.

Reazione Santomio sottozero in ossequio alla termometro, tutte le energie sono dedicate a discussioni e battibecchi mentre i minuti scorrono: da segnalare una buona azione al 40′ con Dalla Vecchia a crossare in area da sinistra senza trovare amici, un minuto dopo giunge il gollonzo che porta i maladensi sull’1-2: Jimenez sfrutta la “catapulta” da rimessa laterale, Fossa mette un piede nel suo cognome e si fa scavalcare, al resto ci pensa Pasqualotto che a metà tra l’ingenuo e il generoso si lancia sulla palla ormai sulla linea di porta deviandosela in rete, rendendo valido un gol altrimenti annullato. Per il Santomio manna dal cielo, prima di darsi la mannaia sui piedi: passano 30” e Marangoni stende un avversario in mediana guadagnandosi la collezione anticipata di cartellini gialli che dà diritto al rosso (42′). Giusto il tempo di uscire dalla recinzione e i compagni incassano il terzo gol, un altro mezzo regalo impacchettato da Dalla Vecchia che tenta un tocco balordo in area per intercettare un lancio, sfera sbucciata e Zen è rapace ad artigliare il pallone del 3-1 sbattendolo in rete “dritto per dritto”. Come non bastasse, Dalla Cà senior, rientrato di recente dopo un anno di stop per infortunio, si prenota (almeno) un’altra domenica di ferie bisticciando con l’arbitro e poi prendendo a calci le borracce. I compagni rimangono così assetati, oltre che con un uomo in meno sia in campo che a bordocampo. E così il Grancona gongola. Fin troppo.

Mister Marchioro nei 15′ di break smonta e rimonta la sua squadra, trasformando una banda di capricciosi in arditi conquistadores nella ripresa nonostante l’inferiorità numerica. Dalla Vecchia avanzato con Lappo in prima linea, e le due torri funzionano. Il Santomio avanza e, dopo la punizione dalla distanza di Mencato (4′) parata facile, si fa vedere prima con Soppelsa fermato in area in scivolata temeraria (intervento molto simile a quello del rigore concesso al Grancona nel primo tempo, bravo l’arbitro stavolta a non commettere per due volte lo stesso errore) e con un diagonale mancino fuori misura di Pretto. La spinta c’è e al 10′ ecco la prima palla gol clamorosa: lo stesso Pretto lavora bene una palla sul fondo sinistro, servizio in mezzo per De Zen (di gran lunga il migliore dei suoi) che di primo impatto calcia a botta sicura, però a fil di palo con tutti impalati a guardare. Grancona non pervenuto, alle corde, impalpabile in questa fase. Dai e dai da un caos in area salta fuori un braccio galeotto al 13′, dopo un rimpallo dal fianco di un difensore in nero all’arto del compagno a due passi. Penalty non proprio solare, ma inutile disquisire su regolarità o meno, fatto sta che De Zen realizza e fa detonare il pubblico di casa e tutti gli albicelesti. Tempo 5’che la gioia si quintuplica, mentre i bassovicentini sembrano un pugile suonato alle corde: al 18′ Soppelsa si lancia verso la porta trovandosi lo scoglio Fossa in uscita vincente, la sfera schizza via dai due trovando Lappo in picchiata a gonfiare la rete del 3-3.

I due sberloni ravvicinati sconquassano il Grancona che si ricorda di poter contare su un uomo in più e reagisce: paratona di Galamic in tuffo basso alla sua sinistra sul piatto telecomandato dal limite di Leorato destinato in gloria (21′). Simpatico siparietto al 25′: un neroverde si fa male a centrocampo, il gioco è fermo più lontano, un compagno dell’infortunato chiama a gran voce per tre volte il direttore di gara che non ode il richiamo acustico educato ma al più dirompente richiamo blasfemo – che definire colorito sarebbe riduttivo… – accorre in soccorso infondendo la benedizione al derelitto Valdeanu a terra (costretto a uscire) e l’assoluzione dal peccato dell’imprecatore solidale. In tribuna si sorride ma intanto riprende la battaglia, con Dalla Vecchia che impegna il portiere altrui e guadagna un corner, poi si fa vedere Eberle con una sortita sulla destra ma c’è anche un potenziale altro gol di Lappo annullato dopo un contrasto in uscita del di Fossa con De Zen, un faccia a faccia giudicato falloso. Doppio match point per il Grancona, però, che nel finale ha più benzina, al 42′ con punizione servita perfetta sulla testa di Leorato che però incoccia male indisturbato nel cuore dell’area, palla sul fondo. Anche Peruffo per un pelo non arriva (49′) su un pallone che sfila sul secondo palo, me in mezzo alle due chance ospiti si erge un altro episodio sospettissimo: al 47′ De Zen realizza il 4-3 beffando con una scodellata all’indietro in lob (in pratica un sombrero di spalle) l’estremo in uscita agghiacciante, la sfera lo scavalca e rotola verso la rete ma l’arbitro ravvisa un offside che probabilmente non c’era. Guadagnandosi un surplus di complimenti e di auguri di buone feste.

Finisce così sul pazzo 3-3 un incontro divertente da vedere e con episodi esilaranti a condire la domenica pallonara. Con un Grancona che, probabilmente, avrebbe gradito alla vigilia un punto nel campo minato dello stadio Gastone Zerbato di S. Tomio di Malo, ma che al 90′ si frusta e si frustra per aver scialacquato un doppio margine di gol e un uomo in più. Due jolly che potevano valere un’ipoteca e un piazzamento più prestigioso al giro di boa. Per la squadra di Marchioro, invece, visita guidata nel pollaio per 45′, prima di alzare la cresta e “risarcire” di carattere e cuore gli affezionati dopo le marachelle del primo round.

A fine partita, poi, si viene a sapere che Giuliano Carollo, bomber del calcio dilettantistico vicentino classe ’81, non assisteva dalla tribuna per fare gli auguri di buone feste agli ex acerrimi nemici sportivi del Santonio dopo un anno e mezzo di battaglie in maglia Tresche Conca (da dove si è svincolato): ufficializzato l’acquisto, in campo in biancoceleste dal 2019.

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Omar Dal Maso