Serie B

Il punto sulla serie B: Necessario battere l’Entella

Il  punto di Luciano Zanini sul campionato  di serie B

L’appuntamento  con la … 16^ giornata

 

“AVVISO AI NAVIGANTI”:  BISOGNA BATTERE L’ENTELLA!

La partita casalinga del Vicenza contro la Reggina ha lanciato un altro serio “avviso ai naviganti” che non si può assolutamente ignorare: i biancorossi hanno segnato decisamente il passo e lo hanno fatto ancora una volta contro una diretta concorrente che – a dispetto della crisi in cui è precipitata, tanto da arrivare al cambio di panchina con l’uscita di Mimmo Toscano e l’avvento di Stefano Baroni – ha giocato meglio di noi e, per certi tratti della gara, pure bene. E che domenica ha fatto il colpo esterno contro la quasi omonima Reggiana. Che poi Babbo Natale, vestito da portiere reggino Plizzari, abbia confezionato un regalo grosso così per le Festività vicentine, è un altro paio di maniche. E’ pure vero che il Lane ha avuto le sue occasioni per segnare, e magari vincere – come era successo invece contro l’Ascoli –, però gli è mancata quella determinazione e quella fame che proprio all’ultimissimo minuto della partita precedente gli aveva permesso di gustare “l’ascolana”. Si pensava, almeno io,  che una vittoria del genere avrebbe prodotto autostima ed energia tali da consentire di battere subito dopo i calabresi, ma così non è stato. Al contrario, bisogna appunto ringraziare il buon Plizzari, non nuovo a questi regalini, per essersi inventato uomo-dribbling e aver permesso all’attento Longo di rubargli il pallone e bruciarlo senza pietà. Bravo Longo nell’episodio, dove ha dimostrato mestiere e lucidità, meno quando si è fatto espellere mettendo in ulteriore difficoltà la nostra squadra che già non esprimeva il meglio di sé. E che ha dimostrato proprio contro la Reggina di non esserci ancora, sebbene questa volta la prestazione sotto tono sia dipesa pure dalla formazione messa in campo dall’inizio.

Esultanza di Longo dopo il gol

SE UNO SEGNA PUO’ ESULTARE!

Contro la Reggina in effetti è scesa in campo una formazione non calibrata alla necessità di vincerla con priorità assoluta. Sono rimasti in panchina sia Meggiorini che Jallow per “preservarli” in vista delle successive partite ravvicinate. Sarà, però i punti bisogna farli soprattutto quando càpita la squadra più abbordabile, almeno sulla carta, come appunto la Reggina. Era l’occasione giusta per farli, per metterne tre in saccoccia e poi andare a Lecce molto più sereni, magari impostando una partita tutta-difesa così da portarci a casa un punticino che fa classifica e morale, perché conquistato contro una grande.  E anche il discorso del turn-over va bene fino ad un certo punto, è materia da maneggiare con cura, visto che i risultati delle ultime partite di campionato dimostrano che gli uomini di peso di ogni squadra giocano sempre. Prendi Tutino e Djuric nella Salernitana, oppure Mancosu e La Mantia nell’Empoli, e ancora Coda e Pettinari nel Lecce: ci sono sempre, magari per una parte importante della gara, ma ci sono e si fanno sentire a suon di gol e di assist. E’ vero che il calcio di serie B vive un periodo superimpegnativo, tuttavia questo problema riguarda tutte le squadre, chi più chi meno. Bisogna saperlo affrontare al meglio, in attesa di rinforzi, facendo giocare la squadra a corona dei giocatori di categoria che, se ben supportati, il gol lo trovano. E poi, mi permetto una piccola considerazione sulla faccenda del gol dell’ex, ossia esultare o non esultare (vedi Padella contro l’Ascoli, vedi Bianchi contro di noi). A me pare innaturale che un calciatore non possa esultare quando segna alla sua ex-squadra, dove magari ha giocato anni addietro. Che senso ha? Per rabbonire i suoi vecchi tifosi manca di “rispetto” a quelli attuali? Mi pare insomma una forzatura, poi per carità ognuno è libero di segnare e di nascondere la gioia più bella per un calciatore: fare gol.

 

SI BLOCCA L’EMPOLI, CREMONESE CORSARA  (un occhio alla 14^ giornata)

Nella giornata prenatalizia del 22 scorso il pareggio casalingo del Vicenza è stato accompagnato da una serie di risultati prevedibili, sebbene non siano mancate un paio di sorprese. La prima l’ha offerta la Reggiana che ha saputo impattare in casa della capolista Empoli, che si è così vista soffiare la prima piazza dalla Salernitana. La squadra di Castori, superando (seppur con fatica) il fanalino di coda Entella per 2 a 1 con gol dei gemelli campani Tutino e Djuric, ha ripreso quota e la vetta della classifica. Ottima invece la prestazione vittoriosa del redivivo Cittadella che ha liquidato il forte Frosinone per 1 a 0, riconfermando così la sua candidatura alla promozione diretta, dopo un periodo novembrino negativo. Significativo anche il successo della Spal che, contro il Lecce, è riuscita finalmente a vincere (1 a 0), facendo felici i propri tifosi rimasti a digiuno di vittorie per ben sei turni consecutivi. La seconda sorpresa della giornata è stato però il successo esterno della Cremonese, vincente per 1 a 0 sul Pordenone, che veleggia molto distante dai piani alti della classifica, dove sin dall’avvio del campionato aspirava risiedere stabilmente.

A LECCE IL VICENZA PRIMA BRILLA, POI SI SGONFIA (15^ giornata)

Alla vigilia di Lecce-Vicenza (e siamo così alla 15^ giornata, passata anch’essa in archivio) il tecnico biancorosso aveva lanciato un forte incitamento alla squadra, dicendosi convinto di poter battere una delle big del campionato. “Andiamo per vincere. Sono convinto che faremo una grande partita. I ragazzi sono concentrati e sicuri dei propri mezzi.” Così Mimmonostro alla vigilia e, in effetti, la squadra scesa in Salento ci aveva subito piacevolmente sorpreso rispetto alle ultime prestazioni, sciorinando buon gioco e non  mostrando alcun vero differenziale tecnico-agonistico rispetto ai giallorossi leccesi, probabilmente ancora titubanti dopo i rovesci subiti nelle ultime gare. Pareva insomma che la cura post-Reggina propinata da MN ai suoi potesse finalmente funzionare. Peccato però che l’effetto “antistaminico” sia durato solo per un tempo e poco più. Peccato proprio, perché si era visto un Lane all’altezza, un Lane in gol con una punta, il redivivo Marotta, e soprattutto in grado pure di fare il botto di fine anno. Invece poi, le forze e l’entusiasmo hanno cominciato a scemare, anche per il graduale ritorno del Lecce, che ha mostrato maggiore freschezza e tenuta del campo. Dài e dài, nel giro di tre minuti (dal 76’ al 79’) sono arrivate le reti di Delgado e Rodriguez, e con esse una sconfitta prevedibile sulla carta per via della caratura dell’avversario, ma che magari si poteva evitare. E come? Cambiando tempestivamente gli uomini cotti, appena ci si accorge che cominciano a  mollare vistosamente. Peccato proprio e così rimane senza risposta il quesito che continuo a propormi: “Ma qual’ è il vero Vicenza?” Quello di Empoli, Monza e Lecce ( nei primi 60’), oppure quello visto contro Cittadella, Ascoli e Reggina? Prima o poi lo sapremo. Forse…

LA SALERNITANA FA SUL SERIO, L’ENTELLA PURE

Prima di presentare la partita di mercoledì prossimo al Menti, diamo uno sguardo alla classifica attuale, frutto dei risultati della 15^ giornata. C’è una squadra sola in fuga e si chiama Salernitana. La squadra amaranto ha ormai assorbito – e lo era visto anche a Vicenza – il dna del proprio allenatore Fabrizio Castori, il quale fa della grinta e del gioco speculativo, seppur poco appariscente, la propria ragion d’essere calcistica. Chiamata alla probante verifica sul non facile campo di Venezia, i campani hanno giocato come sanno e hanno espugnato il Penzo: 31 punti e consolidamento del primato. Impossibile almeno per ora non chiamare prima della classe la Salernitana. L’Empoli comunque è lì ad un punto e le due squadre cominciano fare gara a sé. Rinviata causa nebbia-Covid l’importante sfida tra Citta e Chievo, le altre sorprese della domenica le hanno regalate proprio due squadre (per ora) del fondo classifica: Ascoli e Virtus Entella. La prima ha battuto la grande Spal per 2 a 0 con due reti gioiello realizzate da una recente “conoscenza” del Menti, vale a dire Abdelhamid Sabiri. A Vicenza aveva segnato un gol meraviglioso su punizione da distanza siderale (di punizioni ne ho viste a migliaia, bella come questa poche). Contro gli spallini ha fatto un bis incredibile, roba da cineteca, più una seconda rete. In pratica Sabiri batte Spal per 2 a 0. E l’Entella? Si è svegliata, neanche farlo apposta in queste ultime giornate. Contro la Salernitana ha perso immeritatamente, contro il Pescara ha fatto tris. Ora arriva al Menti caricata a mille.

ENTELLA CARICATA A MILLE, VA PRESA CON LE MOLLE!

Eccoci già proiettati a mercoledì sera, in quella che sarà l’ultima partita casalinga del Vicenza dell’anno 2020, indimenticabilmente horribilis. Spero proprio che non finisca male questo 2020 biancorosso, perché l’Entella è una brutta gatta da pelare.  Neanche farlo apposta, arriva a Vicenza caricata a mille dopo aver fatto una gran partita contro la capolista Salernitana, mercoledì scorso (giocando alla pari se non meglio), e aver battuto domenica con un secco 3 a 0 il Pescara, che era tornato in corsa dopo la cura Breda. “La formazione chiavarese gioca la partita perfetta, senza la minima sbavatura, schianta il Pescara con un secco 3-0 e lancia a tutti il segnale che è ancora in piena lotta per la salvezza”: ecco uno dei vari commenti della stampa nazionale dopo l’exploit dell’Entella che ha visto grande protagonista Giuseppe De Luca, l’uomo guida della squadra, inserito nella formazione dei top 11 della giornata. Figuriamoci quindi con quale spirito l’Entella scenderà al Menti: era spacciata ed è improvvisamente rinata, ha affrontato la prima della classe giocando meglio, ha stracciato una diretta concorrente per la salvezza. Giocherà col coltello tra i denti puntando alla vittoria, non avrà secondi fini, sarà libera di mente, non ha nulla da perdere. Se poi aggiungiamo che ha ritrovato pure il gioco e che annovera tra le sue fila gente come De Luca, Schenetti, Crimi, Poli, Paolucci, Mancosu, Cleur, Costa (vicentino di Noventa, già Chievo e Spal) il quadro è completo. Cosa facciamo? Dobbiamo aver paura? Nooo… certo, ma dobbiamo affrontarli come si affronta una big del campionato. Solo così possiamo batterli.

La Virtus Entella

Luciano Zanini

 

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Luciano Zanini