Redazionali

E’ polemica dura fra Belvedere e Lamonese

Scritto da Federico Formisano

Non cessano le polemiche del giorno dopo su Belvedere – Lamonese.

 

Non cessano le polemiche del giorno dopo su Belvedere – Lamonese.

 

L’esperienza dei gironi misti di terza categoria si avvia verso una fine ingloriosa: ma a mettere la parola fine potrebbe essere la polemica rovente scoppiata fra Belvedere e Lamonese, dopo la ripetizione della gara vinta dalla squadra di Lamon.

Alla conclusione della partita sul proprio sito la Lamonese posta un commento: “Vinto il recupero con il Belvedere 1-0 ….. giustizia è fatta …”

Lamonese

Il commento che personalmente riteniamo del tutto inappropriato fa saltare la mosca al naso ai giocatori e ai dirigenti del Belvedere che replicano per le rime parlando di antisportività ma i commenti vengono tolti mentre rimangono solo quelli positivi dei tifosi della Lamonese.

Per proseguire è necessario ricostruire gli avvenimenti per come si sono svolti. E per farlo prendiamo a prestito quanto ha scritto ieri sul Giornale di Vicenza, Francesco Meneguzzo: La telenovela è iniziata il 29 gennaio quando il Belvedere s’impose per 1-0. Successivamente la Lamonese, lamentando un’irregolarità nell’altezza delle porte, presentò reclamo alla delegazione bassanese che in prima istanza lo respinse ma sorprendentemente in un secondo momento la Corte sportiva d’appello ribaltò la sentenza disponendo la ripetizione del match. «Comunque vada a finire – spiega il ds del Belvedere Stefano Olivo – quanto successo è stato senza dubbio un qualcosa di inconcepibile: a fine partita, infatti, l’arbitro in presenza di quattro commissari ci aveva assicurato l’omologazione del risultato visto che la Lamonese aveva espresso le sue lamentele solo a fine gara tanto che la delegazione bassanese respinse il ricorso. A Mestre, invece, è stato poi cambiato tutto e la cosa peggiore è che nessuno ci ha mai dato una motivazione” .

giudice
In realtà le motivazioni della Corte d’appello sono state pubblicate sul Comunicato n. 67 del 22 febbraio: “verificato che dagli stessi atti risulta, inequivocabilmente, che la riserva in ordine alla regolarità dell’altezza è stata presentata dalla società ricorrente, al direttore di gara prima dell’inizio dell’incontro e che era dovere dello stesso direttore di gara , come previsto dal Regolamento del Gioco Calcio e dalla Casistica, procedere all’accertamento della regolarità delle porte alla presenza dei capitani delle due squadre; constatato che l’arbitro non ha provveduto in conseguenza e con ciò incorrendo in errore tecnico…”

Qui apriamo una piccola parentesi: nel comprendere che un arbitro rappresenta una risorsa per il mondo del calcio ci chiediamo perché l’arbitro Marco Scomazzon di Bassano del Grappa, autore di un pataracchio del genere non sia stato fermato. Dopo quel clamoroso errore rafforzato dal fatto sostenuto dai dirigenti del Belvedere di aver negato di aver ricevuto una riserva scritta prima dell’inizio della gara, e ulteriormente aggravato dalla clamorosa ignoranza di non aver permesso al Belvedere di intervenire per sanare l’irregolarità, ha continuato imperterrito a dirigere gare dirigendo tra l’altro anche 5 partite in seconda.

A questo punto s’innesta la seconda polemica di giornata innescata sempre dalle dichiarazioni di Olivo “ Siccome diversi ragazzi non possono assentarsi dal lavoro avevamo chiesto alla squadra avversaria di giocare alle 20,30 ma loro non hanno accettato la richiesta; vedremo se riusciremo a risolvere i problemi di rosa chiamando ragazzi della juniores anche se sarebbe davvero un peccato compromettere una stagione per una cosa del genere. Ai ragazzi ho detto di pensare solo a giocare”.

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Fatto sta che si va in campo e si gioca con la Lamonese che vince scatenando le reazioni del Belvedere “ Vicenda scandalosa – scrivono su Whatsapp  –  e non dico altro” In realtà sollecitato da altri del gruppo tornano sull’argomento “Un’ingiustizia incredibile: la partita non era da rigiocare resto ancora chocchato come da Mestre abbiano dato consenso a far ripetere la partita. Stiamo a misurare tutte le porte dei campi dove giocano squadre di terza categoria ?

Su questo commento ci sarebbe da discutere una settimana ma in realtà ha ragione il presidente dell’Arten, De Nato, quando obietta  “Non c’entra se terza categoria o serie d le regole sono regole altrimenti si può giocare in mezzo ai prati…lo sbaglio è stato dell’arbitro.”

Lo sfogo del Belvedere peraltro è comprensibile perché anche ammettendo che la porta fosse effettivamente più bassa visto che ogni squadra gioca un tempo su un lato del campo e un tempo sull’altro non ne trae alcun vantaggio.

Ed in effetti arriva la replica “ Se gioco con un giocatore squalificato ne traggo un vantaggio ed è giusto che perda ma così veramente ingiustizia è fatta.”

Concludendo:

          la Lamonese aveva tutto il diritto di chiedere la verifica delle porte ed il fatto che l’arbitro non abbia provveduto ad inizio gara ha comportato un errore tecnico che ha portato alla ripetizione della gara; grave e antisportivo sarebbe stato che la Lamonese dopo aver perso la gara sul campo avesse cercato presentando una riserva a fine gara di far ripetere la partita. Ma la Corte d’appello sbugiardando apertamente il direttore di gara ha sostanzialmente certificato che la Lamonese la riserva la presentò ad inizio gara. Si può discutere all’infinito se sia corretto chiedere che una partita non si disputi per pochi centrimetri di altezza in meno o in più visto che non se ne trae un vantaggio.

          La Lamonese aveva tutto il diritto di opporsi alla richiesta di giocare in notturna perché l’orario stabilito per i recuperi è alle 15.00 . Generalmente in questi casi è buona prassi andare incontro alle richieste della squadra avversaria e trovare un’intesa e qui non ce la sentiamo di non condividere il giudizio negativo del Belvedere. La Lamonese non ha guadagnato con quel rifiuto punti sul piano della buona collaborazione e, soprattutto, della simpatia!!

          La Lamonese doveva evitare di farsi andare ad atteggiamenti del tipo “ Giustizia è fatta !” “ Non sapete perdere…” ecc. Pur essendo nel lecito hanno usato tutte le scorciatoie procedurali possibili per ribaltare un verdetto del campo ed in questo caso un buon tacer non fu mai scritto.

Il Belvedere, stamattina a mente serena scrive “ Non si deve rovinare questo bellissimo sport degenerando in rabbia e tensione ( e si scusa per alcune espressioni forti usate il giorno prima) “Serve la giusta sportività. Complimenti alla Lamonese che ieri ha meritato la vittoria. Ora il campionato sarà ancora più emozionante ed avvincente!”

Ci sentiamo di sottoscrivere l’auspicio. Ma per l’anno prossimo se non vogliamo che la terza categoria sparisca veramente del tutto evitiamo di commettere ulteriori errori. La terza è un campionato di base dove vanno fatto giocare formazioni viciniori che pensano sopratutto a far giocare i giovani con lo spirito della partecipazione più che dalla competività esasperata. ( dopo di che non è detto che facendo un girone con squadre vicentine queste non si massacrino per vincere una partita…)

Federico Formisano

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