Seconda Categoria

Un’impresa a metà: Roberto Baù recrimina ma guarda avanti

Scritto da Federico Formisano

Roberto Baù non riesce ancora a pensarci con serenità e qualche ora di sonno l’ha anche persa. La “mission impossible”  di salvare il Fara da una retrocessione che a novembre sembrava scontata (3 punti dopo 10 partite di campionato) sembrava realizzata ed invece…

Roberto Baù con il Presidente Caretta e due giocatori

Nell’ultima di campionato  la squadra del Patron Francesco Costa e del presidente  Mario Caretta gioca contro il  Pianezze in campo avverso. A due minuti dalla fine i rossoverdi sono in vantaggio per 2-0 ma Frattin del Pianezze trova il gol che accorcia le distanze. Il direttore di gara (Fiore di Bassano del Grappa)  concede 3 minuti di recupero ma racconta Baù “la gara  inspiegabilmente continua fino al 95’ e qui succede l incredibile , viene concesso un rigore clamoroso e inesistente con espulsione diretta di Andrea Mazzola ( il pallone calciato dopo aver preso il piede scivola sull’ avambraccio al limite dell’area di rigore ) Magrin trasforma per il 2 a 2 finale; non si riparte nemmeno da metà campo perché l’arbitro decreta la conclusione della partita”.

Con la vittoria il Fara avrebbe superato il Lakota in classifica e si sarebbe salvato. Così invece la squadra di Baù chiude a 30 punti ma purtroppo a causa “della differenza reti  ereditata – a raccontare è sempre Roberto Baù –  mi trovo svantaggiato rispetto al Lakota ( con me vinto il derby del ritorno 1 a 0 , mentre all’ andata sotto l altra gestione avevano perso 2 a 0 ). E così la mia rincorsa  per la salvezza diretta ( 27 punti in 20 partite sotto la mia gestione ) deve ricominciare dai play-out in cui affronteremo il Novoledo. C’è stato un grande recupero in ogni caso ( media punti da centro alto classifica ), pero ‘ si deve continuare a lottare .

Ma Roberto è un combattente e non demorde  “Sono molto dispiaciuto di quello  successo domenica:  personalmente mi sono sentito umiliato , da uomo di sport provo tristezza nel vedere cosa  è successo e cosa è  stato tolto alla mia squadra dalla direzione di gara che pregiudica una rincorsa favolosa alla salvezza meritata e che avevamo raggiunta. Nel girone di ritorno la mia squadra non ha avuto nessun rigore a favore (anche se in alcune occasioni i falli subiti sembravano evidenti)  , otto rigori contro ( di cui 2 al 95 minuto in partite in cui eravamo in vantaggio) , due gol subiti in fuorigioco netto , punizioni al limite area a gogo che ci hanno tolto punti importanti. Personalmente sono contento del rendimento  dei miei giocatori,   so cosa hanno dato con la mia gestione , pero ‘ troppi torti subiti ci portano a dover ancora soffrire .. Penso che tutti possiamo sbagliare , il primo a commettere errori sono io , spero sempre che gli errori e i torti subiti siano in buona fede. Vedo sempre il calcio con il rispetto e nel fair play, spero sia così , altrimenti è  meglio che ci fermiamo tutti a ragionare e confrontarci ….

Tu, comunque, poi essere soddisfatto di quanto ottenuto nel periodo in cui hai guidato la squadra.Dal 16 novembre abbiamo stravolto tutto e fatto riemergere i valori di questo gruppo fantastico, della squadra più giovane del campionato con una media di 22 anni , squadra composta al 70 per  cento di giocatori stranieri di 10 nazionalità  e culture diverse, giocatori con cui ho stabilito un rapporto molto forte, una sorte di alchimia ,  ma anche amicizia, rispetto,  ottenuto trattandoli  come il buon padre di famiglia e aiutandoli anche fuori del campo da gioco …

Insomma un lavoro eccezionale vanificato solo sul filo di lana. Ovviamente non entriamo nel merito delle decisioni arbitrali. Ma i numeri sembrano deporre per la versione di Roberto Baù. Riprenderemo il filo del ragionamento il 19 maggio.

E salutiamo la grande passione e il grande impegno dell’uomo della montagna-

 

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Federico Formisano