Prima Categoria

Poleo fa marameo al 95′: agganciato il Summania all’ultimo assalto. E’ 1-1 al Bertoldi

Scritto da Omar Dal Maso

SUMMANIA-POLEO ASTE  1-1 (pt 0-0)

SUMMANIA: Toniollo, Igor Cocco (24′ st Bortoloso), Dal Prà, Zuliani, Manea, Busin, Palmadessa (43′ st Dalla Vecchia), Christian Broccardo (12′ st Simonato), Spanevello, Arras, Radenovic (33′ st Bassan). A disposizione in panchina Matteo Broccardo, Emanuele Grotto, Giovanni Cocco, Giovanni Fabris, Ouzine. All. Silvio Enea.

POLEO ASTE: Pozzan, Alessandro Rossi, Trentin, Tommaso Fabris, Samuele Grotto, Stella, Pendin (43′ st Rotelli), Rocchietti, Martini, Viero (20′ st Daniel Rossi), Scolaro. Bernardi, Zenere, Chioccarello, Angelina, Forson, Torricelli. All. Gianfranco Acciaio.

RETI: nel secondo 18′ Arras (S) su rigore e 50′ Scolaro (P).
ARBITRO: Mattia Marana di Padova.
NOTE. Allo Stadio Bertoldi di Piovene spettatori 150 circa. Clima leggermente nuvoloso e 12° al calcio d’inizio. Ammoniti Dal Prà, Zuliani, Arras e Bortoloso (S), Alessandro Rossi e Trentin. Espulso Enea (allenatore Summania) al 95′. Angoli 3-4 (pt 3-1).

PIOVENE ROCCHETTE
SERVIZIO DI OMAR DAL MASO
(foto di Sergio Galvanin)

Un rigore e una mischia a due metri dalla linea di porta firmano l’uno a uno del big match del girone C di Prima, che vedeva opposti il Summania terzo in classifica e la leader assoluta Poleo Aste in un confronto da “tagadà” sul podio e tutto da Altovicentino in salsa derby. Nessuna delle due squadre cadrà alla fine, con gli scledensi gialloverdi a rischiare grosso e aggrapparsi a Scolaro all’ennesima palla scodellata dentro nel mucchio in un finale di fuoco a Piovene. Un punto per parte che mantiene le distanze tra gli undici di Enea (espulso nel recupero dopo un battibecco con qualcun non identificato) e di Acciaio, che supera il doppio scoglio degli scontri al vertice con Thiene (0-0 casalingo domenica scorsa) e Summania (1-1 fresco) collezionando sì solo due gettoni da mettere nel salvadanaio, ma impedendo alle due inseguitrici di lanciare la rincorsa, con i rossoneri thienesi che però accorciano a -6 con cinque incontri da giocare ancora in calendario.

Due traverse colpite (entrambe da Spanevello, sempre lui si “guadagna” un contestatissimo penalty) da un Summania che non fa incetta di occasioni ma che fa capire di saper far male una volta in area, Poleo che sembra oltremodo guardingo e farà leva ancora una volta su un carattere maiuscolo una volta andato sotto nel punteggio, dominando i 10-12 minuti conclusivi, colpendo una traversa con Martini prima del gol scacciaincubi. Ad esultare ahilui solo dalla tribuna “Leslie” Amankwaah, colonna della difesa dei primatisti, con il ginocchio “saltato” domenica scorsa in un contrasto, a cui Scolaro e compagni dedicano il gol saltando sulla rete sotto a lui e indicandolo nella corsa sotto la tribuna.

Nel derby altovicentino dei cognomi multipli (un Grotto e un Fabris per parte, due Rossi per Poleo, due Broccardo e due Cocco per Summania), padroni di casa con truppa di giovanotti ed età media che si abbassa e soli due over 30 in campo al 1′ (Broccardo, che si farà male nella ripresa, e Spanevello), i “veci” tra gli ospiti ne fanno appena 28 (Trentin e Martini) ma con un pizzico di carta identità in più distinte alla mano. I primi 10′ di gioco promettono bene: al 4′ inserimento toto del 20enne Viero per il Poleo in fascia sinistra, cross morbido in mezzo per Martini che non ci arriva, sbuca Pendin che con un tocco in corsa si accentra e calcia col sinistro, palla larga. Risposta di casa immediata, Spanevello al 7’mette giù in area un servizio alto di un compagno, legnata di destro che sbatte in pieno sul montante. Due tiri da poco fuori il limite da segnalare, di Spanevello al 14′ (deviazione in corner, il primo del match) e di Scolaro in collo pieno dopo un flipper, ben parato a terra da Toniollo (17′).  Si va avanti a botta e risposta, Viero crossa ancora per la testa di Scolaro che va d’anticipo ma fuori target (23′), subito dopo una ripartenza che se conclusa avrebbe strappato applausi (impegnato il trio Arras-Spanevello-Broccardo) viene bloccata dalla difesa gialloverde ieri con il nero in abbinata. Una serpentina di Palmadessa (32′) con conclusione mancina deviata da un difensore in angolo e un’azione personale di Spanevello (41′) con tiro però fiacchetto sul più bello parato bene da Pozzan chiudono un primo tempo da 0-0 con il Summania che he messo qualche pallone in area in più rispetto alla capolista. Tante per non dire troppe, le pause per falli cercati e infortuni immaginari nei contrasti, in tutta onestà non molto edificanti da vedere dalla tribuna.

Nella ripresa non si ammira un (ri)avvio della contesa come nei minuti frizzanti inaugurali del primo tempo. A parte una conclusione da fuori a impegnare Pozzan nei primi minuti non succede praticamente nulla fino. Brividi sanremesi un anno dopo sulla punizione ben calciata da Spanevello che Pozzan a metterci la punta dei guanti spostando la sfera sulla traversa (14′), suspense poco dopo a quando Spanevello e Trentin si contendono una palla sul lato destro dell’area per chi attacca, lontanuccio dalla porta. L’ariete di casa con il n°9 sulla schiena sicuramente e furbescamente va in cerca del contatto, i due intersecano le proprie esistenze in un attimo di slancio opposto lasciando tutti con il fiato in sospeso, anzi in realtà uno solo: il direttore di gara, impavido a fischiare quei “due destini che si uniscono, stretti in un istante solo”, non gradendo affatto. Un Tiromancino che non piace per nulla al Poleo, che le “canta” al direttore di gara ma senza fargli cambiare musica, è rigore nonostante il coro di proteste e un paio di gialli che sventolano.

Palla assegnata allo specialista Arras che batte un… tiro mancino solido e angolato non concedendo la gloria della parata allo spilungone Pozzan, il quale si allunga dalla parte giusta ma senza arrivarci. Seconda “rata” di proteste ospiti, per la duplice entrata in area anticipata dei “rossi” di Piovene, ma l’1-0 viene convalidato dal direttore di gara. Poleo che deve rincorrere e deve farlo con testa, onde evitare che le affilate punte di casa raddoppino il carico. Al 22′ bravo Pendin, il più attivo dalla cinta in su tra gli ospiti, che riesce a stoppare un cross, ruotare su se stesso e calciare un buon destro rasoerba parato dal portiere del Summania, un minuto dopo Scolaro reclama un penalty invocando la par condicio per un contrasto di poco conto in area, poi per dieci minuti il Poleo non combina un granché, ridestandosi dal 35′ in poi, mentre ora i locali badano solo a difendere il tesoretto di un gol. Al 34′ nella palla scodellata dentro (sarà la prima di 4 punizioni battute intorno all’area e gettate dentro nel finale) da Rocchietti, irruzione di D. Rossi che devia sottoporta ma la palla schizza alta.

Dopo quest’occasione evidente, bravo Tonioll in uscita alta sopra il mucchio a far sua la palla di nuovo calciata dentro su punizione (36′), mentre al 42′ poco avrebbe potuto dopo un batti e ribatti in zona rossa con sfera che capita ancora al giovane cursore Pendin, abile a sferrare il colpo di controbalzo in un amen ma il sinistro non centra il rettangolo retato. Ora siamo davvero agli assalti, al 45′ appena scoccato Fabris si vede la palla sfilare via da tutti e arriva in corsa all’arrembaggio in piena area, da dimenticare il destro d’impatto che finisce altissimo. Altra occasione, e qui è clamorosa, al 47′ ancora in mischia con Martini che da due passi, imbeccato da Rossi, si vede la palla rimbalzare sulla traversa sul tocco acrobatico, con deviazione di riflesso di Toniollo qui con parata superstar.

Dall’altra parte Arras cerca di sorprendere Pozzan fuori dai pali da centrocampo ma il tiro da 40 metri e passa è “sgonfio” al 4′ di recupero, ce ne sono ancora due però: ennesimo fallo sulla tre quarti di chi sta difendendo l’1-0, ennesima palla calciata col taglio a ridossso dell’area piccola da Rocchietti che ormai ha il piede rovente, tutti “saltano a ballare sul cubo” ma la mossa vincente è di Scolaro in mezzo a tre, che dopo la zampata infallibile fa scattare in piedi tutta la ciurma Poleo dalla panchina con mister Acciaio in versione Ceccarelli sui 60 indoor (ci perdoni Jacobs per la citazione mancata) a tentare di abbracciare e placcare il suo n°11, salvatore della patria domenicale e, forse, se il Poleo si confermerà fino in fondo, di qualcosina di prezioso in più.

 

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Omar Dal Maso