Serie C

Vicenza, un punto d’orgoglio

Dopo una settimana di sofferenza, senza stipendi da mesi, non senza difficoltà logistiche ed economiche, il Vicenza, anzi mister Zanini e la sua pattuglia di giocatori, torna da Gubbio con un punto.

A dirla tutta se c’era una squadra che meritava qualcosa di più era proprio la formazione biancorossa che sotto dopo 7′ per un calcio di rigore provocato per un ingenuità, ha reagito, ha attaccato pareggiando con un bel colpo di testa di Lanini e ha sfiorato il gol della vittoria.

Società in encefalogramma piatto, squadra imbattuta da tre partite e chissà che non sia  finita.

Gubbio: Volpe; Kalombo, Burzigotti, Piccinni, Paramatti; Cazzola (Malaccari dal 46′), Sampietro, Giacomarro, Ciccone (Jallow dal 71′); Casiraghi (Libertazzi dal 87′); Marchi (De Silvestro dal 71′). A disp: Costa, Paolelli, Fumanti, Pedrelli, Conti, Manari. All: Pagliari

Vicenza: Valentini; Malomo, Crescenzi, Milesi, Giraudo; Alimi, Romizi, Tassi (Di Molfetta dal 65′); De Giorgio, Lanini, Giacomelli (Giusti dal 74′). A disp: Costa, Fortunato, Bianchi, Magri, Sbrissa, Tardivo, Turi, Bangu. All: Zanini

Arbitro: Di Cairano di Ariano Irpino

Zanini arriva a Gubbio con mezza squadra (fuori Comi, Ferrari, Beruatto, Salifu, Ferchichi) risolve il dubbio della settimana schierando Tassi al posto di Bangu ed affida a Lanini il ruolo di prima punta con De Giorgio e Giacomelli esterni.  Mister Pagliari del Gubbio schiera Marchi unica punta con Casiraghi d’appoggio.

Parte meglio la squadra di casa che viene da due vittorie consecutive e sopratutto dall’aver battuto la capolista Padova. Casiraghi ha una buona palla ma calcio alto.

Al 7′ colossale ingenuità difensiva di Tassi che stende Ciccone sull’angolo dell’area e rigore inevitabile che Marchi realizza.

Il morale potrebbe finire sotto i tacchi ma la squadra reagisce. Si notano, per la verità,  i consueti difetti del Vicenza : buon palleggio quando si è distanti dall’area avversaria ma scarsa penetratività e si nota l’assenza dei due giocatori di struttura in attacco con Lanini, in grande difficoltà a trovare la posizione e incapace di concludere anche quando gli arrivano palle giocabili. Pur tuttavia Giacomelli ha una buona palla e in rovesciata impegna Volpe in una bella parata plastica, poi Tassi manda fuori di centimetri dal limite.

Nel secondo tempo il Vicenza fa la partita con un Lanini finalmente rinfrancato e capace di trovare posizione e riferimenti e con un De Giorgio molto determinato. La mossa decisiva di Zanini avviene al 64′ quando il mister toglie Tassi (la cui gara comunque non è stata negativa) e inserisce Di Molfetta che va sulla destra con De Giorgio che va a collocarsi in posizione centrale alle spalle di Lanini.

Dopo pochi minuti arriva il pareggio: il determinato Di Molfetta (probabilmente la miglior sua prova da quando è a Vicenza) si guadagna un fallo sulla corsia di destra: De Giorgio calcia morbido e Lanini stacca e va in cielo per cogliere il pareggio.

 

Lo stacco vincente di Lanini

Il pareggio tonifica ancora di più i biancorossi che cercano anche il gol del vantaggio con Alimi e Lanini che hanno buone opportunità per segnare.

Gli ultimi dieci minuti sono giocati un pò in apnea con molti schemi saltati e grandi spazi per tutti ma il tiro di Malaccari esce di poco a lato e gli attacchi del Vicenza risultano abbastanza sterili.

Nulla da dire ai biancorossi che hanno giocato una gara di sostanza. Adesso tocca a quel signore di Torino, tal Sanfilippo,  dimostrare di non essere quello che appare, uno a caccia di un pò di pubblicità e qualche riga sui quotidiani. A meno che gli imprenditori vicentini non ritrovino orgoglio e voglia di dimostrare di non essere solo capaci di emungere dal territorio e di riprendersi la patata bollente. Intanto da dopo Natale il Vicenza dovrà cercarsi anche un campo per allenarsi visto che sono stati cacciati da Isola.

 

Sull'Autore

Federico Formisano